Coltura e cultura della vite nel Veneto di Galliano Rosset a Monticello Conte Otto: La Voce del Sileno, anno 2
Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 09:52Novità a Monticello Conte Otto. Giovedì 15 giugno Sala Civica Bressan a Cavazzale via Leonardo da Vinci, 37 alle ore 20,30 presentazione del nuovo volume di Galliano Rosset Coltura e cultura della vite nel Veneto. Ospitiamo il diciottesimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto. La coltivazione della vite e la produzione del vino compaiono nella storia dell'umanità fin dalle epoche più remote. Noè, dubito dopo la fine del diluvio universale piantò una vigna e, raccolti i frutti, produsse il "nettare" che dà allegria, talora perfino troppa. Nelle mitologie indiana, egiziana e greca la coltivazione della vite e la produzione del gustoso liquore sono attribuiti alla divinità . Some in India, Osiride in Grecia e Dioniso in Grecia che ebbe in Sileno il suo più famoso seguace. Proprio nel mondo greco il simposio, che deriva da syn + pìnein, bere insieme, designava la riunione di amici, nella quale si beveva il vino.
Continua a leggereIl viaggio nel tempo di un contemporaneo: La Voce del Sileno, anno 2
Domenica 21 Maggio 2017 alle 11:38"Quelli che s'innamoran di pratica sanza scienza, son come ‘l nocchiere, ch'entra in navilio sanza timone o  bussola, che mai ha certezza dove si vada" (Leonardo)
L'uomo viaggia, il suo stesso concepimento inizia con un viaggio, paradigma di tutti quelli che potrà compiere: "L'uomo non già centro statico del mondo - com'egli per molto tempo ha creduto di essere; ma asse e freccia dell'evoluzione"- il che è assai più bello" come sosteneva lo scienziato-teologo e gesuita. Teilhard de Chardin. Questo viaggio continua ancora oggi e come uomo contemporaneo vivo il viaggio come ricerca di conoscenza, come viaggio di piacere, semplicemente per andare in qualche luogo per trovare amici, parenti, per assaporare un museo o una bellezza, sempre libero di decidere, forse con l'unico ostacolo del denaro, che serve per muoversi.
Continua a leggereGiacomo Zanella e il lavoro: La Voce del Sileno anno 2, 1° maggio
Lunedi 1 Maggio 2017 alle 12:45Aboliamo il termine intellettuale, anche a Vicenza
Domenica 2 Aprile 2017 alle 11:30La Voce del Sileno: la preghiera del sacerdote Zanella
Venerdi 31 Marzo 2017 alle 11:17Ospitiamo il quattordicesimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto.
Non bestemmiate! Preghiera di Giacomo Zanella.
Nel Veneto, e non solo, purtroppo ancora oggi e addirittura in qualche scritto o film di noti intellettuali, vi è il pessimo costume della "Biastéma" o "rasìa, pòrco, mòcolo" e i relativi verbi:" Porchezà re, biastemà re, smocolà re, ostià re" e nemmeno i giovani studenti e non ne son o immuni. Un tempo si affermava che la "rasìa" fosse il frutto di ignoranza, ma non è così ahimè. Sacerdoti, maestri hanno sempre indicato nel costume del "mòcolo", un costume negativo, offensivo di Dio e dei suoi attributi, tanto che"rasìa" ben s'intende anche come "eresia" visto che non vi è certo affermazione valida dottrinalmente della divinità . Non solo dal lato religioso, ma anche da quello civile, bestemmiare è sommamente negativo, perché un cittadino è sempre rispettoso delle religioni, dei loro contenuti e dei loro riti.
Continua a leggereAnniversario trattati di Roma. Tradizione, alla radice delle radici: Marguerite Yourcenar e Mario dal Pra
Sabato 25 Marzo 2017 alle 10:01Ospitiamo il tredicesimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto", in occasione dell'anniversario della firma dei trattati di Roma per la costruzione dell'Europa unita e riflettendo sulla crisi odierna delle istituzioni europee dovuta alla mancanza di una vera forte identità di base, al di là delle differenze per ricordare dei maestri che hanno riflettuto sul continente europeo e i suoi valori.
Erano tempi belli quelli in cui l'Europa si riconosceva cristiana, ricordava all'inizio dell'Ottocento il poeta tedesco Novalis. Oggi l'Europa non solo dimentica le proprie radici, ma addirittura nega che uno Stato possa utilizzare simboli che non vengono graditi più dai giudici della Corte di Starsburgo che non dalla popolazione italiana.
Continua a leggereLa Voce del Sileno: è un idiota... magari è meglio!
Domenica 19 Febbraio 2017 alle 16:08Ospitiamo il dodicesimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Nel linguaggio comune il termine "idiota" non ha un significato positivo, e indica o meglio vuole designare una persona di scarsa intelligenza, stupido deficiente. Nel linguaggio politico (Lenin) e giornalistico è stata usata talvolta la locuzione di "utile idiota" per indicare chi assume posizioni che fanno, anche indirettamente, il gioco degli avversarî (di partito o d'ideologia) favorendone le manovre. Nell'ambito medico "l'idiozia "è intesa come un'insufficienza mentale molto grave. Nell'idiozia si osservano molto spesso gravi deficit neurologici, come conseguenza di danni più o meno estesi del sistema nervoso e talora manca anche l'utilizzo proprio del linguaggio. (Fonte. Vocabolario Treccani)
Ma...
Continua a leggereGiornata della memoria per La Voce del Sileno
Sabato 28 Gennaio 2017 alle 00:01Ha ancora la terra il sapore amaro
Se hanno seminato odio
Intriso di sangue,
Tra i campi il dolore
Tracimato da milioni di uomini
Avanza utile per il potere,
Là dove la vita è solo numero
Legato ad un'idea troppo umana,
Era infelice quella che vide
In ogni momento
Ridotta in fumo l'anima,
Negato perfino il cielo. Continua a leggere
La Voce del Sileno, Italo Francesco Baldo: Interpretare e interpretare, una babele
Venerdi 27 Gennaio 2017 alle 14:27“L’uomo è uomo in quanto parla†sosteneva Wilhelm von Humboldt, ma un uomo che è suo vicino, lo interpreta. Questo il destino delle umane genti, parlare e interpretare, anche quando il parlare fosse scritto (M. Heidegger)
Tutti parlano e soprattutto tutti interpretano, nei più svariati modi e spesso con poche conoscenze nel merito e ciò avviene soprattutto in argomenti molto delicati che esigerebbero oltre alla conoscenza, anche prudenza e soprattutto attenzione a non “pasticciare†o addirittura mettere in confusione. Se nella matematica nessuno quasi oserebbe “dire la sua†o interpretare, in altri argomenti che coinvolgono maggiormente, ecco che si osa dire di tutto e di più e pensare che il grande filosofo Eraclito ammoniva:†Non giudichiamo come capita delle cose più grandi.†Continua a leggere
Capolavori restituiti: in margine alla attuale mostra alle Scuderia del Quirinale nel maggio 1818 l'orazione del vicentino Carlo Bologna
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 21:56Ospitiamo il decimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Grande successo sta riscuotendo la mostra alle Scuderia di palazzo del Quirinale a Roma che propone la conoscenza e la visione di opere d'arte che furono trafugate - oggi si dice diplomaticamente "prelevate" - dal 1796 al 1814 dalla Francia rivoluzionaria prima (Campagna d'Italia) e poi dal Consolato e Impero di Napoleone Bonaparte nelle città , nei musei dei vari Stati italiani occupati all' insegna di "W la libertè", che trovò molti fautori, i prototipi degli intellettuali che sentono tintinnare il sant'oro, soliti ad essere proni al vincitore e nemici tra molti popolani, si ricordino le Pasque Veronesi. Nel periodo napoleonico non solo l'Italia, ma tutti gli Stati vinti (Regno di Sardegna, Repubblica di Genova, di Venezia, i Ducati, e il Granducato di Toscana, gli Stati Pontifici, Paesi Bassi, Prussia, Austria, Spagna, ecc.) videro la spoliazione di opere d'arte portate a Parigi per formare il grande Museo in onore dell'Imperatore.
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