La lista "Insieme" di Vicenza ha inviato oggi al candidato del centrosinistra Otello Dalla Rosa le proposte programmatiche (allegate a seguire) elaborate nei giorni scorsi dai compagni del Direttivo cittadino (nella foto). Direttivo cittadino che ha preso atto con dispiacere della rinucia del compagno Giovanni Coviello al ruolo di Coordinatore cittadino. Coviello nelle trascorse elezioni politiche ha lavorato per il partito senza secondi fini, con grande spirito di sacrificio e parte dell'aumento di consensi ottenuti è da ascriversi a tale impegno.
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Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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Cesare Borgia, che voleva costruire un principato nell'Italia centrale è certo il riferimento per alcuni dei tre candidati alla poltrona di sindaco di Vicenza alle primarie, acopo Bulgarini d'Elci, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai. Ognuno di loro è forte di appoggi, ma uno solo del padre papa, pardon, dell'attuale sindaco Achille Variati. Ciascuno presenta la propria candidatura con proclami, progetti, coinvolgimenti, adunate ecc., cercando di dare la migliore immagine di se stesso, anzi la bellezza di se stesso e della sua possibile amministrazione, che certo sarà la migliore delle amministrazioni possibili, secondo quello schema che Voltaire prese molto in giro nel suo famoso libro Candido.
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Le prossime elezioni amministrative iniziano ad entrare nel vivo. Le primarie sono alle porte, i contendenti si misurano in tantissimi modi, e tutti protesi ad avere la nomination, tanto per essere americani soprattutto in una zona politica che ha fatto da sempre dell'antiamericanismo, scimmiottadolo però! Le parole spese in ogni dove, particolarmente nei teatri più che nell'agorà (piazza dove si intrecciavano le relazioni e si discuteva dell'avvenire della città ), danno modo di conoscere e valutare coloro che si contendono il palmarès (lista dei successi) tra cui quello per cui lottano, la designazione.
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Oggi, 2 ottobre 2017, in una splendida giornata di sole a Piazzale della Vittoria ho ascoltato, da direttore responsabile e continuatore, ad ogni costo, di VicenzaPiù, Jacopo Bulgarini d'Elci presentare la sua candidadura alla primarie di coalizione del centrosinistra del 3 dicembre prossimo, a cui partecipa come indipendente e non certo del centrosinistra che fu, così come il 23 febbraio 2008 andai sempre in quel piazzale ad ascoltare Achille Variati che lanciava la sua sfida, che io abbracciai fiducioso, in una atmosfera uggiosa e nebbiosa e sotto una veste un po' diversa.
Il 16 settembre ha fatto tappa a Vicenza, presso l'Antico Caffè Scrigni in piazza Duomo, il tour nel Veneto di presentazione del libro "La spallata - Il referendum sull'autonomia e il futuro del nostro Veneto" scritto dall'on. Simonetta Rubinato, avvocato e parlamentare trevigiana del Partito Democratico, insieme al giornalista Gianni Montagni. Gli autori ne hanno parlato insieme con il prof. Andrea Giovanardi, docente di diritto tributario presso l'Università di Trento, il prof. Giancarlo Corò, docente di economia presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e Raffaele Consiglio, segretario della Cisl a Vicenza.
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"Mercoledì sera 10 maggio alla presentazione presso la Sala Lampertico del cinema Odeon di Vicenza di "Roi. La Fondazione demolita" organizzata direttamente da Media Choice, editrice del network multimediatico VicenzaPiù e della sua collana Vicenza Papers, di cui, con "Vicenza. La città sbancata", fa parte il libro dossier sulla cupola che sovrasta la città e che è plasticamente rappresentata dal caso Roi, c'erano in tanti se rapportati a una città anestetizzata da decenni e tutti non più disposti a girare le spalle dall'altra parte. Sono quelli a cui Giovanni Coviello, nostro direttore e autore del libro, ha dedicato, oltre che a se stesso, la nuova denuncia del sistema, a cui pure Jacopo Bulgarini d'Elci ha fatto riferimento anche se poi subito zittito proprio da tutto il sistema politico, associativo e mediatico". Così scrivevamo a ridosso dell'evento di cui oggi pubblichiamo il video dell'intervento di apertura dell'autore e a seguire la sua prefazione al libro.
Una mano che innalza con orgoglio un cartello al cielo, sullo sfondo il Torrione di Piazza Castello e la Porta attraversata da un vecchio tram. "Fiera campionaria di Vicenza. 1-15 settembre 1946" è la scritta stampata a caratteri cubitali al centro del cartello. Era con questa cartolina che il comune di Vicenza pubblicizzava la sua Fiera. La Fiera Campionaria del '46. La prima Fiera in Italia dopo la conclusione della guerra. L'evento che avrebbe dovuto rilanciare la città , martoriata dai bombardamenti, che avrebbe dovuto incanalare la voglia di riscatto dei vicentini, umiliati dall'occupazione tedesca. La Vicenza del dopoguerra è una città viva, capace nel volgere di un decennio di trasformare le macerie di un centro contadino in uno dei più importanti poli industriali d'Italia. Sergio Ortolani e Antonio Cattaneo sono i nomi della ricostruzione: l'architetto e l'ingegnere ai quali venne affidato il compito di dare forma all'ambizione della nostra città .
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