"Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", dopo "Vicenza. La città sbancata" e "Roi. La Fondazione demolita", è il terzo volume della collana Vicenza Papers che nasce all'insegna dell'informazione indipendente "firmata" VicenzaPiù, che è stato presentato ufficialmente a Vicenza, prima di un tour in Italia, Praia a Mare inclusa, venerdì 1° settembre alle Fornaci Rosse a Vicenza (il giorno stesso dell'annuncio di nuove indagini per altri morti, ndr) e che vi proponiamo nelle migliori librerie ed edicole di Vicenza e della zona (chi ne fosse sprovvisto può chiedercelo scrivendo a [email protected]), sul nostro shop, in versione cartacea a 12 euro e come eBook a 3.99 euro, oltre che su Amazon (versione cartacea, eBook).
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"Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", dopo "Vicenza. La città sbancata" e "Roi. La Fondazione demolita", è il terzo volume della collana Vicenza Papers che nasce all'insegna dell'informazione indipendente "firmata" VicenzaPiù e che vi proponiamo sul nostro shop, in versione cartacea a 12 euro e come eBook a 3.99 euro, oltre che su Amazon (versione cartacea, eBook), è ora disponibile anche nelle migliori librerie ed edicole di Vicenza e della zona (chi ne fosse sprovvisto può chiedercelo scrivendo a [email protected]). La drammatica vicenda, senza lieto fine se non come monito presente e futuro, racconta della Marlane Marzotto, l'azienda tessile di Praia a Mare in cui oltre 100 lavoratori hanno perso la vita per malattie molto probabilmente legate all'ambiente di lavoro.
Il Torrione di Porta Castello è al centro di un dibattito  in una città , Vicenza, che è stata abituata, da diversi anni, ad essere oggetto della attenzioni di un vicesindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, che non riesce ad affrontare le diverse problematiche se non su un terreno di sfida e di un concetto che, un tempo, era patrimonio di ideologie a dir poco centralistiche: ho la verità in tasca e chi non la pensa come me è in errore. In verità il linguaggio usato, seppur da qualche tempo, di recente, direi da quando ha avviato la campagna elettorale in modo palese, epurato dai toni eccessivamente forti, rimane robusto. Vi sono due posizioni su questo tema.
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"C'eravamo tanto amati" ma, inevitabilmente, dopo il divorzio, per giunta non consensuale. arriva il momento di fare i conti. Succede anche per la lunga relazione tra l'ex presidente di tutto Gianni Zonin e la Fondazione Roi, che, pur avendo voltato pagina, si trova alle prese con un pesante passato. Andando oltre la più che comprovata capacità di Zonin di condizionare le decisioni del Cda e le regole dello statuto (cfr. "Roi. La Fondazione demolita"), ci concentriamo, in attesa che il nuovo cda almeno presenti il bilancio 2016 come promesso e mai fatto dal 7 giugno quando sarebbe stato approivato, su altri misteri dei conti della Roi. In quanto fondazione, la Roi non ha gli obblighi di trasparenza a cui sono tenuti gli enti pubblici e anche lo strumento delle visure camerali risulta inutile.
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Giorgio Langella, segretario del PCI Veneto, ci invia la risposta, che pubblichiamo, all'invito al convegno promosso da ANPI e Giuristi Democratici di Venerdì 23 giugno ore 17.00 in Sala Stucchi, Palazzo Trissino, Vicenza su "Resistenza e diritto di resistenza. Dalla lotta antifascista all'esperienza No Dal Molin a Vicenza. Con quali mezzi i cittadini possono opporsi alla violazione dei diritti costituzionali?")
Approfitto per esprimere un pensiero (che poi è una richiesta esplicita). Tra i diritti costituzionali violati ogni giorno penso si debbano tenere in debito conto quelli del lavoro, a partire da quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno sono morti oltre 300 lavoratori (è il dato più alto dal quando l'Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro - che documenta i caduti sul lavoro, anche quelli "non assicurati Inail" - operai).
Un breve ricordo di Francesco Rosi, un grande regista, è quello che ci ha inviato ieri Giorgio langella, segretario del PCd'I – Comunisti Italiani di Vicenza. Condiviamo con i nostri lettori un saluto che viene da un partito, ma, a nostro parere, non è di parte.
Domani, 28 giugno inizia il contro semestre europeo con una manifestazione a Roma. Per l'occasione PdCi e USB di Vicenza lanciano un appello richiamando l'attenzione sul silenzio che avvolge il processo Marlane-Marzotto e quanto è successo nello stabilimento di Praia a Mare. La recente perizia sembra confermare una relazione tra condizioni di lavoro e malattie e decessi che hanno colpito i lavoratori della Marlane. L'appello dovrebbe essere letto domani dal palco della manifestazione come esempio delle condizioni di lavoro che anche nella "ricca", "civile" e "austera" Europa i lavoratori devono subire.
Riceviamo da Francesco Cirillo e pubblichiamo - Se ce ne fosse stato ancora bisogno, dopo le altre perizie lette precedentemente nel Tribunale di Paola, la superperizia, presentata il 6 giugno scorso, ordinata dal Presidente Introcaso ha nuovamente e tragicamente riconfermato la presenza dei veleni dentro e fuori la fabbrica Marlane-Marzotto di Praia a Mare che hanno provocato le morti degli operai.
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