Veneto, bilancio 2016 attento ai servizi bibliotecari
Venerdi 19 Febbraio 2016 alle 09:55 | 0 commenti
Regione Veneto
È un bilancio di previsione 2016 attento ai servizi bibliotecari e al polo regionale delle biblioteche quello approvato nell’ultimo Consiglio regionale. Il sistema dei servizi bibliotecari disporrà di una dotazione economica per l’anno in corso di 150 mila euro. All’interno di questo, il polo regionale, il secondo per grandezza in Italia, fornisce servizi a 280 biblioteche di diverse province venete.
“Abbiamo raccolto le esigenze e le preoccupazioni degli operatori del settore – spiega l’assessore regionale alla cultura. Cristiano Corazzari –. Parliamo di un servizio capillare e fondamentale per la crescita civile, minacciato anche dal riordino delle funzioni non fondamentali delle Province, tra cui appunto la cultura, conseguente a una riforma promossa e gestita con scarsa capacità e lungimiranza da parte del governo nazionaleâ€.
“Se da una parte sono drasticamente diminuiti i trasferimenti statali – prosegue l’assessore –, dall’altra non è certo diminuita la domanda di servizi da parte dei cittadini e dato che i contributi ordinari alle biblioteche sono ormai ridotti ai minimi termini, per salvaguardare la loro operatività abbiamo deciso di stanziare a bilancio una somma che ci consenta di continuare a organizzare dignitosamente l’attività , in vista anche di interventi di miglioramento che come Regione stiamo programmando per i prossimi anni e che riguardano in particolare l’aggiornamento delle infrastrutture informatiche, l’incremento delle banche dati e delle informazioni offerte dal sistema bibliotecario. Inoltre, a breve cominceremo a discutere delle opportunità offerte dalle risorse comunitarie del POR FESRâ€.
“Il riordino complessivo del settore cultura – conclude Corazzari – è comunque un obiettivo al quale guarda la Giunta veneta. Vogliamo dotare il settore di una normativa snella e aggiornata, in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro. La proposta di legge dovrà prevedere anche una maggiore integrazione tra gli archivi, le biblioteche e i musei, attraverso un sistema informativo che coinvolga tutti gli ambiti operativi culturali e permetta di offrire in ogni momento i dati e le informazioni di cui gli enti locali e i privati hanno bisognoâ€.
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