Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

Trasporto pubblico ago del...bilancio, Fracasso: Vicenza non è provincia da serie B

Di Filippo Zenna Martedi 19 Marzo 2013 alle 20:38 | 0 commenti

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Si batterà per un aumento in bilancio e farà forza pure perché Vicenza, nell'attribuzione dei fondi regionali per il trasporto pubblico, non sia considerata più provincia di serie B. Stefano Fracasso, consigliere regionale del Pd, farà nuovamente la voce grossa da mercoledì quando riprenderà la maratona per il bilancio, sospesa la scorsa settimana dall'assessore Ciambetti causa approvazione del cosiddetto emendamento "vongole".

Il vice presidente del gruppo dei democratici ha particolarmente a cuore la questione dei trasporti pubblici, già oggetto di diatribe tra i partiti di maggioranza per la spartizione dei 406 milioni di euro disponibili: l'assessore Chisso vorrebbe destinarne 256 al trasporto su gomma e 150 a quello su ferro, il presidente della commissione trasporti, il leghista Bassi, preme invece perché ne siano sottratti altri 8 al ferro per destinarli alla gomma. Fracasso va, invece, oltre ed è già pronto alla battaglia, insieme ai partiti di minoranza, perché vengano reperiti altri 23 milioni di euro, "necessari - spiega - per migliorare un sistema ormai fermo a quaranta anni fa. L'epoca di strade ed autostrade è finita, il trasporto pubblico in Veneto è obsoleto ed è tra i peggiori non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Occorre una sterzata decisa". Il discorso vale ancora di più per la Provincia di Vicenza, destinataria di risorse ancora minori per una suddivisione non proprio equa delle risorse: "Proprio per questo - rincara la dose Fracasso - la nostra battaglia, a suon di emendamenti, sarà sviluppata su un punto fondamentale: abbiamo chiesto che il finanziamento diventi standard e che non discrimini nessuna delle provincie del Veneto a discapito di altre". Tanto per intendersi, allo stato attuale i fondi vengono calcolati in base ai chilometri: ci sono Provincie alle quali viene riconosciuto un euro a chilometro ed altre - come Vicenza - alle quali è attribuito un "tot" più basso. La vicenda è seria e coinvolge milioni di veneti: "Ormai ogni giorno c'è un bollettino da guerra tra ritardi, sovraffollamenti, soppressioni. Per i pendolari la vita s'è fatta impossibile. Tra l'altro - aggiunge Fracasso - la richiesta aumenta a dismisura, sempre più persone utilizzano treni o autobus per spostarsi e non possiamo pensare di continuare ad offrire un servizio indegno". Ne va dell'intero sistema regionale e, a ruota, di quello dei trasporti urbani. A Vicenza Ftv beneficerà di circa 12 milioni di euro, ad Aim ne andranno otto. A Bassano 726mila euro, a Schio 292mila euro, a Valdagno 348mila euro. Cifre che devono lievitare - secondo Fracasso - sia attraverso criteri standard nel riparto dei finanziamenti che con un aumento di spesa in bilancio che si sposti dai 406 milioni attuali a 429 milioni. Altri due sono i passaggi fondamentali, secondo Fracasso, per il miglioramento del servizio: "Prima di tutto bisogna procedere verso l'unificazione perché ci sono troppi operatori e la razionalizzazione è più difficile. In secondo luogo serve una politica di sincronizzazione tra il trasporto su ferro e quello su gomma. Non è possibile che un treno faccia su e giù la tratta Schio-Vicenza contemporaneamente con l'autobus. Senza sinergie c'è soltanto spreco".


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