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Presidio per Gaza a Vicenza, la lettera di Farina "oltre l'incoerenza, oltre la verità"

Di Edoardo Andrein Mercoledi 30 Luglio 2014 alle 11:07 | 0 commenti

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"Abu Bakr al Baghdadi (uno dei capi anticristiani del terrorismo islamico ndr) ascolta la mia preghiera e vieni a Vicenza perché ci saranno un sacco di odiatori di Israele disposti ad accogliere te ed i tuoi sudditi a braccia aperte, la Basilica Palladiana sarà la vostra casa e voi non pagherete nemmeno il biglietto d’ingresso". Con queste parole Paola Farina accoglie il presidio organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil questa sera in piazza dei Signori a Vicenza su quanto sta accadendo a Gaza.

"Vedi Abu - continua nella sua "preghiera" Farina - gli odiatori di Israele non si preoccupano di analizzare, di stendere uno sguardo oltre l’arcobaleno, a loro non gliene frega una mazza, l’importante è combattere lo “stato sionista” e profondere antisemitismo".

 Di seguito pubblichiamo il testo completo della lettera e poi le quattro caratteristiche per riconoscere un antisemita tratte da un articolo apparso su “Die Welt" quotidiano tedesco del 29 luglio con traduzione presa da qui.
(nella foto un cristiano crocefisso in Siria)

 

Oltre 2.300 persone sono rimaste uccise in Siria solo durante il mese sacro di Ramadan, che - iniziato il 28 giugno - è terminato domenica scorsa per lasciar posto alle celebrazioni dell'Eid al-Fitr. Lo denuncia la Rete siriana per i diritti umani, che afferma di aver documentato la morte durante il Ramadan di 2.378 persone, almeno 1.932 delle quali - secondo l'organizzazione - sarebbero state uccise dalle forze fedeli al presidente Bashar al-Assad, compresi 350 donne e bambini. Stando all'organizzazione, le cui notizie non possono essere verificate in modo indipendente, i miliziani dello 'Stato islamico dell'Iraq e del Levante' (Isil) sarebbero responsabili dell'uccisione di almeno 273 persone, compresi 62 civili e 21 donne e bambini. Di fronte a un video terrificante come questo clicca qui mi domando perché mai il mondo si preoccupi tanto di Israele e Gaza … antisemitismo? Giammai rispondono. O è antisemitismo o è grande ignoranza!

Dopo 2000 anni l’ultimo cristiano è stato forzato il 25 luglio a lasciare Mosul, in Iraq. Mosul era la più antica comunità assiro cristiana del mondo. Venerdì scorso l’ISIS ha dato il seguente ultimatum:

  • Convertirsi all’Islam

  • Pagare una tassa impossibile in oro per la protezione

  • Lasciare o restare e morire

  • E sabato notte anche l’ultimo cristiano se n’è andato.

Spero si voglia davvero pregare per la pace, pregate pure per la democrazia dell’Islam affinché scene come queste qui non abbiano accadere mai più. Pregate per cristiani, che sono in grave pericolo e privati della loro libertà qui .

Abu Bakr al Baghdadi, capo di ISIS e neo-califfo dello “Stato Islamico” che ha occupato tra l’Iraq e la Siria, ha promesso di conquistare Roma, lanciando un appello ai musulmani di tutto il mondo perché si uniscano a lui nel jihad globale. “Coloro che possono immigrare nello Stato Islamico dovrebbero farlo perché l’immigrazione nella casa dell’Islam è un dovere” ha dichiarato al Baghdad in un messaggio audio. “Affrettatevi o musulmani a venire nel vostro Stato. E’ il vostro Stato. La Siria non è per i siriani e l’Iraq non è per gli iracheni. Questa terra è per i musulmani, tutti i musulmani”, ha detto ancora, citato dal “The Telegraph”.

Ed io aggiungo, Abu Bakr al Baghdadi, ascolta la mia preghiera e vieni a Vicenza perché ci saranno un sacco di odiatori di Israele disposti ad accogliere te ed i tuoi sudditi a braccia aperte, la Basilica Palladiana sarà la vostra casa e voi non pagherete nemmeno il biglietto d’ingresso. Vedi Abu, gli odiatori di Israele non si preoccupano di analizzare, di stendere uno sguardo oltre l’arcobaleno, a loro non gliene frega una mazza, l’importante è combattere lo “stato sionista” e profondere antisemitismo.

 
Per riconoscere un antisemita non ci vogliono grandi indagini.

  • Chi rimprovera agli ebrei qualcosa che non rimprovera ai non ebrei, è un antisemita.

  • Chi si scaglia contro gli "speculatori ebrei", ma non si indigna quando parla di speculatori non ebrei, è un antisemita.

  • Chi può osservare senza partecipazione emozionale lo spargimento di sangue in Siria, ma esce dal suo letargo soltanto quando sente dire al giornale radio che "Israele ha attaccato obiettivi nella striscia di Gaza", è un antisemita.

  • Chi dice, senza impaurirsi di se stesso, che in un paese libero si deve poter mettere in dubbio il diritto all'esistenza di Israele senza averne conseguenze non è soltanto un antisemita vecchio stampo, è uno che prepara verbalmente la prossima soluzione finale della questione ebraica. Ma questa volta in Medio Oriente. Anche l'antisemita ha bisogno di una prospettiva.

 


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