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Fondazione Roi, Andrea Valmarana: "bilancio 2016 verrà votato il 7 giugno ma noi tre nuovi membri non c'eravamo". Discontinuità reale con Gianni Zonin è solo andare poi in Procura ... col nostro libro che Valmarana ha letto

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 26 Maggio 2017 alle 00:22 | 0 commenti

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Quello del 2016 sarà il primo bilancio della Fondazione Roi firmato dal nuovo presidente del Cda Ilvo Diamanti e costruito sotto la guida del neo vice presidente Andrea Valmarana che con Giovanna Grossato completa la terna indicati dalla nuova BPVi di Gianni Mion per fare un'inversione di rotta della gestione fallimentare e forsanche illegittima (il dubbio è solo formale per molti tra cui Ubaldo Alifuoco oltre che chiaro nel nostro libro dossier "Roi. La Fondazione demolita") dell'era segnata per molti anni da Gianni Zonin con i suoi più stretti scudieri Marino Breganze e Annalisa Lombardo e per una parte del 2015 e 2016 dagli altri quattro membri attuali del Cda (Giovanni Villa, Emilio Alberti, Giovanna Rossi di Schio e mons. Francesco Gasparini) che non hanno voluto dimettersi, lo ha detto Valmarana, e, quindi, hanno rifiutato di dare un segno di discontinuità reale.

I problemi del bilancio 2016, la cui approvazione era prevista per fine aprile ma che, come leggerete a breve, è stata posticipata, li abbiamo riassunti nell'articolo del 29 aprile in cui abbiamo evidenziato "la mancata denuncia dei conti dei Cda Zonin" e i rischi che corrono proprio Diamanti, Valmarana e Grossato.

Abbiamo, quindi, chiesto lumi al vice presidente Valmarana visto che Ilvo Diamanti, che, dopo una vita cristallina, si è andato a cacciare in un buco nero, rimane silente di fronte alle nostre domande da quando gli abbiamo rimproverato l'adesione, sfruttata pubblicitariamente dalla Banca Popolare di Vicenza, all'Offerta Pubblica di Transazione per 455.000 azioni della BPVi, quelle che l'avv. Enrico Ambrosetti e il vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci negavano fossero state acquistate/sottoscritte da Gianni Zonin in palese conflitto di interessi e con scarsi (nulli?) appigli nello statuto sulla loro acquisizione.

La domanda è stata semplice: "Egregio dr., Lei Mi aveva detto un mese fa che il 19 aprile avreste approvato e poi illustrato il bilancio Roi del 2016. Nessuna novità al riguardo?".

La risposta, di cui ringraziamo Andrea Valmarana, è stata chiara, o facilmente leggibile, sulle date e sui dubbi: "Egregio direttore, il Bilancio è stato presentato lo scorso CdA e verrà approvato definitivamente il 7 giugno perché abbiamo lasciato al Consiglieri (e al sottoscritto) dei giorni per valutare la parte descrittiva, ovvero le relazioni accompagnatorie. Personalmente mi piacerebbe molto illustrarlo a Voi e a chi potrà essere interessato (anche se si tratta di un bilancio di una gestione alla quale non ho partecipato). Devo attendere comunque le indicazioni del Presidente e le sue disponibilità e volontà".

Fissata la data del 7 giugno come d-day e preso atto dello scrupolo, oltre che dei nuovi, dei vecchi consiglieri, forse in passato disabituati ad esercitarlo nel controllo di conti e relazioni zoniniane, colpisce il distinguo di Valmarana, ovvio ma netto e atipico quando i conti sono chiari: se "si tratta di un bilancio di una gestione alla quale non ho partecipato" questa, vice presidente e altri due membri nuovi del cda è una ragione in più, secondo noi, per presentare un esposto sui dati dubbi del 2016 e degli anni precedenti.

Il vice presidente, poi, nel rispondere anche al nostro invito a un pubblico dibattito, che segue quello di presenziare alla vernice del 10 maggio in Sala Lampertico del nostro libro dossier, ci dà altre chiavi di lettura: "Ho anche recepito il Vostro invito che concorderò con il mio Presidente. Magari sarà sufficiente l'incontro di presentazione del Bilancio 2016 che di fatto esprime la consistenza patrimoniale della Fondazione e il risultato dell'esercizio 2016".

Sperando che la presentazione del Bilancio 2016 non ci rappresenti solo "la consistenza patrimoniale e il risulato d'esercizio" ma anche i fatti contabili e le scelte decisionali che quel patrimonio e quel risultato hanno determinato, siamo confidenti che questa speranza diventi realtà visto che Andrea Valmarana conclude il suo intervento così: "Ho terminato di leggere il Suo libro, nel quale, come supponevo, ho estratto alcuni spunti molto utili per i restanti 9 mesi del mio mandato. Cordiali saluti Andrea Valmarana".

Siamo certi, egregio vice presidente, che i prossimi 9 mesi potranno essere di vera rifondazione della... Fondazione e di buon auspicio per una Vicenza anch'essa da rifondare e per la quale quello che avverrà in Roi avrà un valore maggiore del fatto specifico solo se, approvato il bilancio per obblighi di legge, lei si recherà, magari con tutto il Cda, presso un ufficio della Procura per chiedere che venga fatta luce sul passato e solo se chi non la accompagnasse in Procura fosse gentilmente invitato a stari fuori dalla porta della Roi.

Grazie, penso, anche a nome del marchese Giuseppe Roi. 

 

 


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