Categorie: Politica
Mercoledi 12 Dicembre 2018 alle 22:59
Dopo le laboriose trattative che hanno portato alla cooptazione nel cda della Fondazione Roi di Paola Marini, poi diventata degnissima presidente dal 27 novembre 2018, è stato nominato suo vice mons. Francesco Gasparini, il direttore del museo diocesano, cooptato in cda da Gianni Zonin ma che, ora in quota diocesi di Vicenza, nulla aveva e ha a che vedere con i musei civici, a cui deve dedicarsi per statuto la fondazione voluta dal marchese Giuseppe Roi. Si dice che il monsignore sia stato gratificato dalla vice presidenza per frenarne gli eccessi anti azione di responsabilità contro il suo sponsor precedente, Zonin.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 28 Novembre 2018 alle 21:26
Quando i 19 novembre titolavamo "Paola Marini chiude la cinquina del cda della Fondazione Roi: speriamo che con lei, Menti e Passarin si apra una nuova era nonostante Gasparini e Rossi di Schio griffati Zonin" all'interno dell'articolo richiamavamo chi di dovere a un minimo di senso di dignità scrivendo: "vedremo quanto vorranno veramente voltare pagina i 5 consiglieri ora in carica fin dai primi atti dopo la nomina del presidente (si spera che il Comune di Vicenza recuperi almeno il suo ruolo centrale con Passarin al vertice della Roi anche se i titoli accademici di Marini sono notevoli)".
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Categorie: Politica
Lunedi 19 Novembre 2018 alle 22:53
Dopo mille trattative (mercanteggiamenti?) oggi con la cooptazione all'unanimità di
Paola Marini (in fondo* le sue "referenze" di prestigio) si è finalmente completata la cinquina dei membri del cda della
Fondazione Roi ingabbiata in uno statuto a dir poco riprovevole, che è stato lasciato in eredità dall'ultimo cda, i cui due membri più discutibili in quanto griffati
Gianni Zonin, sono ancora lì (di fatto autonominatisi) e che mette ai margini, con un solo membro nel consiglio, il
Comune di Vicenza, proprietario di queiÂ
musei civici a cui cui unicamente dovrebbe essere dedicata la creatura del
marchese Giuseppe Roi:
palazzo Chiericati,
Museo del Risorgimento e della Resistenza e
Museo Naturalistico Archeologico, a cui si possono aggiungere le attività museali del Teatro Olimpico, della chiesa di S. Corona e quelle della basilica Palladiana.Â
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Venerdi 16 Novembre 2018 alle 11:25
«
La prima non è buona. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Roi, chiamato ieri a nominare i nuovi ruoli di presidente e vice, ha prodotto una fumata nera. Ovvero, nessuno dei quattro componenti del nuovo cda è stato indicato nelle figure di vertice, segno di uno stallo, che si è verificato in occasione dell'indicazione di un quinto componente»: così scrive il collega
Gian Maria Collicelli sul CorVeneto facendo intuire, come previsto da noi su queste pagine in tempi non sospetti, che i due ex-consiglieri già in quota Zonin e ora imprudentemente (e impudentemente) rinominati, cioè
Giovanna Rossi di Schio (
Fai - Fondo ambiente italiano) e
Mons. Francesco Gasparini (Diocesi di Vicenza), hanno fatto blocco "contro" i nuovi, il direttore dei musei civici del Comune
Mauro Passarin (membro di diritto) e
Paolo Menti (in quota Accademia olimpica).Â
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Categorie: Politica
Mercoledi 17 Ottobre 2018 alle 18:46
I mass media ci informano che da una ottantina di giorni, cioè da quando si è svolta l'ultima seduta del CdA della
Fondazione Roi, retta dal presidente
Ilvo Diamanti, l'organo di governo della istituzione non è stato completato. Infatti molto rapidamente è stata rinominata per conto del
FAI Giovanna Rossi di Schio, per conto della
Diocesi di Vicenza Mons. Francesco Gasparini. Solo ora, dopo la conclusione del concorso svoltosi in Comune, è stato possibile indicare, da statuto, il componente di diritto in rappresentanza dei
Musei Civici Mauro Passarin.
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Categorie: Fatti
Martedi 9 Ottobre 2018 alle 09:59
Categorie: Politica, Fatti
Giovedi 2 Agosto 2018 alle 22:53
L'attività del Cda della
Fondazione Roi, presieduto dal prof.
Ilvo Diamanti, si è conclusa la scorsa settimana con l'abbandono, momentaneo, dei lavori da parte di tre suoi componenti i quali, facendo mancare il numero legale, hanno chiaramente manifestato l'intenzione di boicottare la decisione di avviare un'
azione di responsabilità nei confronti del precedente presidente
Gianni Zonin per i gravissimi danni causati a quella istituzione culturale benefica fondata dal
marchese Giuseppe Roi (foto). Tra l'altro il presidente Diamanti ci aveva provato, dice lui, anche in precedenza ma sempre invano.
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Categorie: Politica, Fatti
Mercoledi 25 Luglio 2018 alle 22:45
Ieri notte ("
Giovanni Carlo Federico Villa "fuori" dalla Fondazione Roi, lo comunica Rucco: dove la porterà il nuovo statuto con cda in parte uguale al vecchio? E azioni di responsabilità ?"), a margine della notizia della tardiva "uscita" di
Giovanni Carlo Federico Villa dal cda della
Fondazione Roi, scrivevamo che "
nella convocazione dell'ultimo cda dell'era segnata da Gianni Zonin e, purtroppo, in buona parte perpetuata dall'ultimo presidente Ilvo Diamanti, che ha dovuto, volente o nolente, gestire un consiglio a maggioranza zoniniana, viene data conferma implicita dell'approvazione del nuovo statuto della Roi, già avvenuta senza aver sentito il Comune di Vicenza di fatto destinatario e beneficiario unico con i suoi Musei Civici delle volontà del marchese Giuseppe Roi".
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Categorie: Fatti
Martedi 12 Dicembre 2017 alle 14:13
Mercoledì 13 dicembre alle ore 16,30 prende avvio una nuova iniziativa al
Museo Diocesano di Vicenza dal titolo "
1 Libro+1 Dipinto", promossa dal Museo in collaborazione con l'Ufficio per l'Insegnamento della Religione Cattolica. Alla presentazione del libro seguirà l'illustrazione del ritratto del
vescovo vicentino Matteo Priuli, (nella foto un suo "particolare", ndr) opera del 1595 di un pittore della cerchia del Veronese, conservato al Museo Diocesano (e
acquistato anche con i fondi della Fondazione Roi, elargiti da Gianni Zonin lecitamente o no sarebbe bello che qualcuno lo stabilisse, ndr).
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Categorie: Fatti
Sabato 2 Settembre 2017 alle 00:55
Palazzo Chiericati ha restituito oggi il "
Gioiello di Vicenza" al
Museo diocesano che lo ha gentilmente concesso in prestito per quasi un anno (nella foto il giorno della visita di mons. Pietro Parolin) . Realizzato su progetto dell'architetto
Romano Concato, il "Gioiello di Vicenza è la ricostruzione dell'antico e perduto manufatto in argento ex voto raffigurante il centro storico cittadino, costruito nel 1578 e distrutto dai francesi nel 1797. Il Museo diocesano lo ha concesso in prestito alla pinacoteca cittadina in occasione della riapertura dell'ala novecentesca, nell'ottobre 2016, prolungandone la permanenza fino ad oggi. Il Gioiello veniva ammirato nella sala dei lunettoni, in dialogo con i grandi dipinti di Bassano, Carpioni e Maffei che raccontano il periodo d'oro della città tra '500 e '600, sotto il dominio della Serenissima.
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