Utente: francescoparuta

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Ultimi commenti di francescoparuta

Inviato Mercoledi 5 Marzo 2014 alle 22:45

Forse gli uni saranno dei pacifinti, ma di sicuro gli altri sono dei fasciveri. Compresi i Fratell(astri) d'Italia.
Inviato Lunedi 27 Gennaio 2014 alle 23:52

Gentile Edoardo Andrein, condivido il significato di fondo del suo articolo. Certo è più facile fare della politica-spettacolo che studiare seriamente i problemi, chiedere consulenza ad esperti disponibili a farla gratuitamente, avviare delle soluzioni serie e condivise dai diretti interessati (in questo caso i sinti e i rom dei campi "per" sinti e per rom). Ma ritorno sulla questione della definizione delle minoranze in questione: non è una banale formale, ma usare un corretto linguaggio per definire la realtà di cui si parla è un primo passo per conoscerla e farla conoscere. Intanto le propongo una domanda: perchè la regione Toscana non ha intitolato la sua iniziativa "Tavolo per l'inclusione degli Zingari"? Passo ad una seconda: su quali basi lei giudica "corretta" la definizione di "zingari" per denominare le minoranze dei Sinti e dei Rom? Ha mai letto qualcosa a riguardo nei lavori di Santino Spinelli o di Leonardo Piasere? Le posso anticipare che si tratta di una definizione che ha un significato solamente storico e che, nell'oggi, è gravemente connotato in senso dispregiativo. Troverebbe giusto usare il termine "terroni" per definire i pugliesi e i siciliani? Si ricorda come venivano definite le persone diversamente abili solo qualche decennio fa? Minorati, invalidi, handicappati, portatori di handicap... tutte denominazioni che via via sono state deformate dal disprezzo e dall'esclusione di cui erano (e sono) oggetto e che oggi nessuno più accetta. Quindi, gentile Andrein, sapendo che lei è in buona fede, non sostituisca il falsamente politicamente corretto "nomadi" con l'apertamente dispregiativo "zingari" ma, suvvia!, scriva sinti e rom: farà un servizio ai suoi lettori e anche a quelle persone che così si autodefiniscono e desiderano essere riconosciuti. Con simpatia. Francesco Paruta
Inviato Domenica 5 Gennaio 2014 alle 12:53

Egregio Direttore, fermo restando il mio apprezzamento per quanto sta facendo nel campo dell?informazione locale, mi permetto di farLe presente che non sempre alle buone intenzioni corrispondono poi delle pratiche congruenti. La questione del linguaggio nella professionalità del giornalista non mi sembra di poco conto. Le parole sono, infatti, la materia prima con cui i fatti si descrivono e si interpretano. La Carta di Roma ? Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti ? che lei certo conoscerà, raccomanda di ?adottare termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore ed all?utente la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l?uso di termini impropri?. Ora, definire ?nomade? chi non lo è, costituisce l?esercizio di uno stereotipo che sottintende l?idea che i Sinti e i Rom siano di passaggio, con residenza precaria e priva di legame con l?esercizio della cittadinanza. Il nomadismo, per queste persone, non esiste ed è bene che ce lo ricordiamo: a meno che non si debbano considerare ?nomadi? anche tutti quelli che, per lavoro, debbano spostarsi di frequente dalla loro residenza: rappresentanti di commercio, onorevoli, musicisti e attori, militari in missione, insegnanti precari con famiglia fuori regione ecc. Le persone sinte e rom non sono di ?origine nomade?, a meno che non ci rifacciamo ad un?epoca storica in cui larga parte dell?umanità lo era. Perché seicento anni di presenza in Italia non danno il diritto a chiunque di essere ricondotto non ai costumi dei propri antenati ma al suo reale contesto di vita nel presente? Spero Le sia chiaro che le mie osservazioni hanno lo scopo di contribuire ad un'informazione più corretta e rispettosa di tutti i protagonisti. Cordiali saluti
Inviato Venerdi 3 Gennaio 2014 alle 09:37

Insomma il buon Andrein ha scritto per niente, se anche i suoi colleghi insistono con i luoghi comuni sui Sinti! Ancora una volta si etichetta con l'aggettivo "nomade" un ragazzo nato a Vicenza e residente dalla nascita nella nostra città. Per il resto, Sedrik è solo da ammirare.
Inviato Mercoledi 4 Settembre 2013 alle 09:13

D'oro, la medaglia al valor militare concessa alla città di Vicenza nel '95 dal Presidente Scalfaro è d'oro, non d'argento.
Inviato Domenica 18 Agosto 2013 alle 18:47

Mentre invece del povero Pietro Nicolati, di professione muratore, ce ne possiamo dimenticare tranquillamente. Morti entrambi nella stessa circostanza e per gli stessi motivi, ma uno degno e l'altro no...
Inviato Sabato 17 Agosto 2013 alle 15:56

A proposito di peccati di conoscenza: 1"guardare con gli occhi dell'altro" è empatia, non entropia che è tutt'altra cosa! 2 refuso=errore di stampa (refuso storico è un'espressione priva di senso). 3 maluche=manouches 4 kornachè=korakhanè
Apprezzabile l'intenzione di Alessandro Pagano ma, per favore, basta con quest'uso totalmente improprio e confusivo della parola "nomadi". Non solo i Rom e i Sinti italiani (i manouches non sono in Italia, ma in Francia) non sono "nomadi"(a meno che non vengano continuamente cacciati o privati di un lembo di terra dove vivere), ma è scorretto scambiare un aggettivo con una denominazione etnica. Sinti e Rom: due paroline brevi brevi...è così difficile ricordarsi di usarle?
Inviato Venerdi 16 Agosto 2013 alle 01:00

Concordo! Più che informazione, è propaganda.
Inviato Venerdi 16 Agosto 2013 alle 00:56

Il signor Andrein dovrebbe sapere che Malga Zonta non è un"santuario" (tipo Monte Berico o Lourdes) ma, caso mai, un "sacrario" (definizione che più si attiene ai luoghi dove sono stati sepolti combattenti o vittime di guerra).
Inviato Martedi 13 Agosto 2013 alle 23:55

Ma cosa vogliamo pretendere da una che durante un gay pride ha esposto una cassa di finocchi lungo il percorso, accompagnandola con un cartello che diceva :"Questi sono gli unici finocchi che vogliamo"?
E che per anni ha passato il 25 aprile a commemorare a Lusiana i soldati tedeschi e le spie fasciste giustiziate dai partigiani? La cosa davvero schifosa è che ancora ci siano tanti nostalgici della Repubblica Sociale Italiana che ancora la votano. Decisamente è a questi cui fa riferimento quando dice : "chiedo con forza rispetto per la nostra terra, la nostra religione, la nostra civiltà".


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