Il grido di dolore dei rom, dal campo di concentramento
Domenica 26 Gennaio 2014 alle 13:06 | 2 commenti
Figuriamoci se i giornali di centrodestra non coglievano la palla al balzo. La vicenda delle bollette pagate dal Comune di Vicenza al campo Rom e Sinti di via Cricoli finisce sul quotidiano nazionale Libero, diretto da Maurizio Belpietro, con un articolo a tutta pagina nel quale si riprendono le dichiarazioni rilasciate da Davide Casadio Presidente “Federazione Rom e Sinti insieme†alla cacciatrice di dichiarazioni ad effetto de Il Giornale di Vicenza Chiara Roverotto che bissa la recente mazza nella macchina contro i tifosi veronesi del neo Prefetto di Vicenza.
“Grido di dolore dei rom: non potete farci lavorare†è la sintesi utilizzata da Libero nel titolo dell’articolo (foto) di Alessandro Gonzato nel quale si spiega che:
“Insomma, i rom come al solito hanno soltanto diritti e nessun dovere. Vivono negli accampamenti per una scelta di vita, devono essere serviti e riveriti dalle amministrazioni locali e, si capisce, devono anche essere equiparati a quelle migliaia di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e che per riuscire a pagare le bollette di casa - quando ci riescono - fanno i salti mortali.â€
Ora non vogliamo di certo riaprire il perenne dibattito sugli zingari (li chiamiamo in questo modo e non “nomadi†non certo per spregio, ma perché è un termine che identifica e raggruppa in modo corretto le etnie principali Rom e Sinti che da decenni oramai sono per la maggior parte divenute stanziali), sul loro modo di vivere o se rubano tutto e fanno i furbi come ... quei furbetti degli evasori che, pur non avendone alcun diritto, usufruiscono di sconti su asili nido, mense scolastiche e libri di testo, servizi socio-sanitari a domicilio, agevolazioni su luce, gas, trasporti, senza che si aprano pagine e pagine di polemiche sui giornali e senza monti l’indignazione tra i cittadini.
Quello che invece ci teniamo a evidenziare, visto che domani 27 gennaio come ogni anno ricorre in tutto il mondo la Giornata della Memoria, sono le iniziative adottate dalla Regione Toscana per ricordare le persecuzioni e i massacri dei rom e dei sinti sotto il nazismo: per gli storici 500 mila vittime durante la seconda guerra mondiale. Iniziative che prevedono un convegno in più giorni all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze per fare seguito all’istituzione del “Tavolo per l’inclusione e l’integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinte e Caminantiâ€, un’esperienza finora unica in Italia che rappresenta il punto di incontro con enti locali, istituzioni pubbliche e organismi del terzo settore attivi nel territorio regionale nella promozione dei processi di inclusione e integrazione sociale e che, tra le altre cose, punta a raccogliere atti normativi, verbali delle riunioni, iniziative e materiali di approfondimento.
Magari l’assessore Isabella Sala, invece di passare gli ultimi giorni a giustificare sui giornali il pagamento delle bollette del campo zingari, avrebbe potuto pensare a organizzare iniziative come quelle di Firenze, visto che tra tanto ciarlare nessuno mai di centrodestra o centrosinistra ha indicato una soluzione per risolvere l’annoso problema dei campi zingari in tutte le città italiane.
A meno che non si voglia tornare al metodo nazista, che, magari, non dispiacerebbe a più di qualche vicentino, magari frequentatore assiduo di funzioni in cui si predica l'amore cristiano.
A proposito, la chiesa vicentina dov'è?
grazie per la sua riflessione
EA
http://www.vicenzapiu.com/leggi/zingari-froci-negri-e-terroni-quando-le-parole-a-vicenza-e-ovunque-contano-piu-dei-diritti
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