Traggo da un articolo di Cesare Galla, attento osservatore e acuto commentatore delle vicende vicentine, e non solo di quelle relative alla musica, pubblicato su VVOX il 23 luglio 2015 questo capoverso: "Marchingegno: "ordigno ingegnoso, congegno complicato; in senso figurato, espediente abile e astuto, trucco ingegnoso" (Vocabolario Treccani online). Il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci usa questa parola, "marchingegno", per definire con manifesta soddisfazione la complessa operazione che ha portato ad avere dopo due anni di "vacanza" un direttore scientifico per il Museo Chiericati. Complessa cioè complicata: probabilmente astuta, di certo ingegnosa."
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"C'eravamo tanto amati" ma, inevitabilmente, dopo il divorzio, per giunta non consensuale. arriva il momento di fare i conti. Succede anche per la lunga relazione tra l'ex presidente di tutto Gianni Zonin e la Fondazione Roi, che, pur avendo voltato pagina, si trova alle prese con un pesante passato. Andando oltre la più che comprovata capacità di Zonin di condizionare le decisioni del Cda e le regole dello statuto (cfr. "Roi. La Fondazione demolita"), ci concentriamo, in attesa che il nuovo cda almeno presenti il bilancio 2016 come promesso e mai fatto dal 7 giugno quando sarebbe stato approivato, su altri misteri dei conti della Roi. In quanto fondazione, la Roi non ha gli obblighi di trasparenza a cui sono tenuti gli enti pubblici e anche lo strumento delle visure camerali risulta inutile.
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Quello del 2016 sarà il primo bilancio della Fondazione Roi firmato dal nuovo presidente del Cda Ilvo Diamanti e costruito sotto la guida del neo vice presidente Andrea Valmarana che con Giovanna Grossato completa la terna indicati dalla nuova BPVi di Gianni Mion per fare un'inversione di rotta della gestione fallimentare e forsanche illegittima (il dubbio è solo formale per molti tra cui Ubaldo Alifuoco oltre che chiaro nel nostro libro dossier "Roi. La Fondazione demolita") dell'era segnata per molti anni da Gianni Zonin con i suoi più stretti scudieri Marino Breganze e Annalisa Lombardo e per una parte del 2015 e 2016 dagli altri quattro membri attuali del Cda (Giovanni Villa, Emilio Alberti, Giovanna Rossi di Schio e mons. Francesco Gasparini) che non hanno voluto dimettersi, lo ha detto Valmarana, e, quindi, hanno rifiutato di dare un segno di discontinuità reale.
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Terza presentazione pubblica e prima a Vicenza di "Roi. La Fondazione demolita", il secondo libro dossier della collana Vicenza Papers di VicenzaPiù a firma del Giovanni Coviello. Ad organizzarla ieri sera a Villa Lattes davanti a un folto numero di partecipanti, nonostante l'ora tipica della... cena, è stata Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle Vicenza che già aveva portato "Vicenza. La città sbancata" a consoscenza della ritrosa città ufficiale addirittura in sala Stucchi a Palazzo Trissino. Quel giorno c'era anche, tra gli altri ospiti prestigiosi, il senatore M5SEnrico Cappelletti che, assente questa volta, ha fatto pervenire al nostro direttore un messaggio letto in sala e pubblicato a seguire. Â
Il professor Giovanni Carlo Federico Villa assumeva nella seconda metà del 2015 la direzione "tecnica" della pinacoteca di palazzo Chiericati come stabilito il 14 luglio di quell'anno dalla convenzione stipulata tra Comune di Vicenza e Fondazione Roi che dovrebbe avere a cuore per statuto la valorizzazione dei musei e delle opere d'arte della città (nella foto Giovanni Villa con Jacopo Bulgarini d'Elci alla nomina come direttore onoraio del Chiericati, ndr). Il condizionale è a dir poco d'obbligo vista tutta la vicenda che stiamo raccontando dal 21 luglio di quell'anno, con delle "prefazioni" di fine 2013, con una serie di articoli ora raccolti in un libro/dossier "Roi. la Fondazione demolita", che presenteremo in anteprima il 26 aprile alle 18 a Bassano presso la libreria Palazzo Roberti.
Pubblichiamo la serie di domande sul prof. Giovanni Carlo Federico Villa, dal 2013 operante al Chiericati per conto dell'Università degli Studi di Bergamo, che per questo aveva firmato una convenzione retribuita con 40.000 euro dal Comune di Vicenza, e poi in proprio, dal 2015 come direttore tecnico pagato 30.000 euro dalla Fondazione Roi e, ora, direttore onorario e volontario con diritto, stabilito dallo Statuto della Roi per il direttore, di sedere nel Cda della Fondazione stessa. Le domande all'Università di Bergamo sono state inviate il 2 aprile 2017 al Direttore generale dr. Marco Rucci, al Dir. Risorse Umane e formazione dr. William Del Re e p.c. al Magnifico Rettore Prof. Remo Morzenti Pellegrini e all.mo Direttore Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione Prof. Enrico Giannetto. Sugli stessi punti abbiamo contemporaneamente chiesto un'intervista al professore (nella foto Giovanni Villa con Jacopo Bulgarini d'Elci alla nomina come direttore onoraio del Chiericati).
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Un calendario fittissimo di esposizioni, ricco di ben una decina di appuntamenti, è quello che segnerà il prossimo anno e mezzo a Vicenza. Il programma è stato presentato stamani nel salone della Basilica Palladiana dal vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci, e dal referente scientifico di Palazzo Chiericati, Giovanni Carlo Federico Villa. Quelle presentate, come è evidente, sono le mostre nate nel territorio e quelle pensate esplicitamente per raccontare e promuovere il territorio vicentino. La programmazione si completerà con l'attesa indicazione di un'ulteriore importante esposizione che sarà proposta a partire dall'autunno insieme ad altrettanto prestigiosi eventi collaterali.
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Forse dovremo pagare un milione di euro di danni alla Fondazione Roi, dopo la relativa citazione del suo ex presidente Gianni Zonin, per averla difesa dal dissesto causato dal suo vecchio Cda, ai cui vertici c'erano oltre all'imprenditore vitivinicolo, rimasto ora senza vigne per averle prudenzialmente donate ai figli, Marino Breganze e Annalisa Lombardo nominati dallo stesso Zonin, come allora presidente della fu (in tutti i sensi) Banca Popolare di Vicenza. Forse dovremo pagarli, anche se dopo la prima udienza già tenutasi il 25 ottobre scorso la seconda è stata fissata per il 27 settembre 2018 (veloce la giustizia, eh?, e poi ci lamentiamo delle indagini in procura...!) ma se, invece, potremo rivalerci per una cifra analoga (o maggiore così come ha chiesto il Cav. Lav. Dott. di Gambellara) per lite temeraria da domani finalmente conosceremo i tre nomi del nuovo Cda in quota BPVi, a cui rivolgerci per i "contro danni".
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