Archivio per tag: Fondazione Roi
Categorie: Politica
Fondazione Roi: il nuovo statuto per motivi anche "estetici" andava elaborato non da cda di Diamanti ma da terzi coinvolgendo Comune di Vicenza, una banca e Sovrintendenza
Sabato 28 Luglio 2018 alle 04:42
Il 30 luglio si svolgerà un Consiglio di Amministrazione della Fondazione Roi particolarmente significativo per la storia di questa nobilissima iniziativa del Marchese Boso Roi. Vi sarà all'attenzione dei componenti il CdA un corposo Ordine del Giorno. Ma non mi soffermo su questo. Sparita dall'orizzonte la Banca Popolare di Vicenza, grande punto di riferimento per il Marchese, ora è necessario che un altro soggetto proceda con l'indicazione dei compenti del prossimo CdA. L'attuale infatti è l'ultimo che ha utilizzato la Banca Popolare, o meglio quello che poteva ancora apparire per tale, per costruire l'organismo di gestione della Fondazione.
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Categorie: Fatti
Fondazione Roi, lo statuto di Diamanti non rispetta mission originaria. Appello a Rucco: prenda in mano la situazione!
Giovedi 26 Luglio 2018 alle 10:00
La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma la sua mission, chiaramente delineata nello statuto originario voluto dal fondatore Marchese Giuseppe Roi, era tutta rivolta a curare i musei civici di Vicenza. Per questa sua funzione, la Fondazione è stata un elemento importante della storia culturale di Vicenza negli ultimi venti anni. Purtroppo, nell'ultimo decennio essa ha dovuto subire le conseguenze della drammatica gestione della Banca Popolare di Vicenza trovandosi coinvolta in uno strano e incauto acquisto di azioni che oggi non valgono più nulla.
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Categorie: Politica, Fatti
Ilvo Diamanti completa opera di Gianni Zonin: il vignaiolo espropriò la Fondazione Roi di 30 mln di €, il politologo toglie a Vicenza la Roi. Rucco, Regione, magistratura intervengano
Mercoledi 25 Luglio 2018 alle 22:45
Ieri notte ("Giovanni Carlo Federico Villa "fuori" dalla Fondazione Roi, lo comunica Rucco: dove la porterà il nuovo statuto con cda in parte uguale al vecchio? E azioni di responsabilità ?"), a margine della notizia della tardiva "uscita" di Giovanni Carlo Federico Villa dal cda della Fondazione Roi, scrivevamo che "nella convocazione dell'ultimo cda dell'era segnata da Gianni Zonin e, purtroppo, in buona parte perpetuata dall'ultimo presidente Ilvo Diamanti, che ha dovuto, volente o nolente, gestire un consiglio a maggioranza zoniniana, viene data conferma implicita dell'approvazione del nuovo statuto della Roi, già avvenuta senza aver sentito il Comune di Vicenza di fatto destinatario e beneficiario unico con i suoi Musei Civici delle volontà del marchese Giuseppe Roi".
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Categorie: Politica, Fatti
Il prossimo cda della Fondazione Roi non sarà espressione delle volontà del marchese Roi. Nuovo statuto lo riscriva la regione con un magistrato o il sindaco di Vicenza titolare del beneficiario unico della Roi: il Museo civico
Venerdi 22 Giugno 2018 alle 21:21
La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma che doveva rivolgere, da quanto si legge nello statuto originario, tutta la sua attenzione ai Musei civici di Vicenza (anzi Museo Civico al singolare, ndr). Quindi, in qualche misura, svolgeva una attività pubblica. Poi tenendo, giustamente, conto degli accadimenti della ormai scomparsa Banca Popolare di Vicenza che hanno influito non poco sulla stessa Fondazione, non si può non riconoscere che in buona misura questa Fondazione diviene un elemento importante della storia di Vicenza degli ultimi 20 anni (nella foto da sx Diamanti, Grossato e Valmarana i tre ultimi membri desiganti dalla BPVi insieme agli altri 4 scelti da Zonin, ndr).
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Categorie: Fatti
A palazzo Chiericati grazie alla Roi la mostra collezione dei 5000 giocattoli industriali d'epoca della collezione Cavalli-Rosazza
Domenica 3 Giugno 2018 alle 11:30
È stata inaugurata venerdì 1 giugno nelle sale ipogee di Palazzo Chiericati a Vicenza, e sarà  aperta al pubblico da domani sabato 2 giugno negli orari di visita del museo, l'esposizione della prestigiosa collezione di giocattoli industriali di piombo e latta d'epoca dei coniugi torinesi Anna Rosazza e Giancarlo Cavalli. L'iniziativa, voluta e promossa insieme all'Assessorato alla Crescita del Comune di Vicenza, è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Roi.
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Categorie: Politica
Jacopo Bulgarini d'Elci, il signore della (de)crescita
Lunedi 21 Maggio 2018 alle 09:41
Questo è il periodo delle esternazioni tramite una serie di interviste che i vari assessori della giunta uscente di Achille Variati rilasciano al Giornale di Vicenza. Evidentemente ognuno di loro non può far altro che esaltare la propria opera e, magari, sotto traccia, lamentarsi di qualche sconfitta o errore, ma senza esagerare. Questo è umano e quindi comprensibile, ma non è esattamente quello che ci si aspetta da un rendiconto finale di una gestione pluriennale che ha coinvolto, nelle scelte fatte dal singolo assessore o dalla giunta nel suo insieme, le sorti della città .
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Categorie: Politica, Fatti
Diocesi di Vicenza e Fai sceglieranno futuri cda Fondazione Roi? I motivi di inopportunità per rispetto del marchese Roi a cui è dovuta azione responsabilità contro "ex amico" Zonin
Martedi 15 Maggio 2018 alle 15:31
Non è da ora, dopo aver letto quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa le scelte, già ventilate nel passato e ora ritrovate nell'articolo sopra citato. La mia visione di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il rispetto assoluto della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.
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La Fondazione Roi contro VicenzaPiù e il prof "pro tempore" Giovanni Villa contro l'evidenza: caso oscurato a Vicenza, Ossigeno per l'Informazione lo divulga anche in inglese. Dalla Rosa sta con Bulgarini anche su questo?
Domenica 18 Marzo 2018 alle 12:15
Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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Categorie: Fatti
Bulgarini esalta gli incassi dei musei civici ma cerca il 30% di spese non coperte... Dalla gratuità della Basilica per Linea d'Ombra?
Lunedi 22 Gennaio 2018 alle 17:07«I nostri musei crescono più di quanto abbiano fatto i musei statali... con un raddoppio degli incassi in quattro anni... Per far si che i musei possano offrire sempre di più ai turisti, con la possibilità di aumentarne il numero, ritengo che sarebbe opportuno che gli incassi potessero essere reinvestiti nell'ambito di una gestione autonoma cosa che oggi non avviene perché il denaro rientra nel bilancio generale dell'intero Comune. Ricordo, comunque, che l'attuale gestione ha consentito di coprire le spese per oltre il 70%»: questo dichiarava Jacopo Bulgarini d'Elci il 18 gennaio scorso.
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Categorie: Fatti
Anche dopo la "censura" comminata a Giovanni Villa non si riesce a fare trasparenza sulla gestione della Fondazione Roi: perchè?
Mercoledi 17 Gennaio 2018 alle 18:15
Continuo a non capire perché non si riesce a fare trasparenza sulla gestione passata della Fondazione Roi e sul ruolo vicentino del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Può sembrare una questione marginale rispetto ad altri problemi della città . Ma proprio per questo, per la semplicità tecnica delle vicende citate, non si comprende perché non si reagisca con chiarezza agli errori del passato e non si volti pagina. Leggo l’articolo del direttore Giovanni Coviello e, sobbalzando sulla sedia, apprendo che il prof. Villa ha mentito a tutti (visto che lo ha detto anche alla stampa) quando ha pubblicamente sostenuto di aver chiesto alla Università di Bergamo, dalla quale dipende, l’autorizzazione ad assumere gli incarichi vicentini. Per tale fatto ha anche subito un provvedimento di “censuraâ€.
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