L’inaugurazione della nuova base americana a Vicenza chiude un' era. Una situazione che la città mai aveva vissuto prima, tra manifestazioni, tensioni, dibattiti, atti dimostrativi. Un risveglio delle coscienze vicentine di una parte della città che ha rappresentato in alcune persone un sentimento di partecipazione mai provato in passato.
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Presidio Permanente No Dal Molin - "Vicenza libera dalle servitù militari: non è uno sogno, è una pratica". Con queste parole d'ordine martedì 2 luglio alle 20.30 a Piazza Castello tornano in piazza i NoDalMolin, per una fiaccolata che rappresenta un momento di costruzione della campagna d'estate iniziata domenica con lo smontaggio delle recinzioni e l'open day di Site Pluto.
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Comune di Vicenza - “Il non rispetto verso l'altro ha poco a che vedere con la pace e non ha niente di cristiano. Così rispondo all'accusa di viltà che mi ha rivolto un esponente del movimento Cristiani per la Pace. Nelle mie scelte amministrative non ho mai lasciato nulla al caso e non sono mai fuggito dalle mie responsabilità â€.
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Presidio Permanente No Dal Molin - Chi passa in rassegna le truppe non tiene rapporti istituzionali, china la testa di fronte al comandante della guarnigione occupante. E' quel che ha fatto il sindaco di Vicenza Achille Variati in questi giorni e che rifarà il suo vice Bulgarini martedì all'inaugurazione della nuova base Usa al Dal Molin.
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Lucio Zoppello,Roberto Cattaneo, Michele Dalla Negra, PDL -Dopodomani verrà ufficialmente inaugurata la nuova base "Del Din" e conseguentemente dopo quelli cantieristici i flussi veicolari lungo viale Ferrarin nord saranno progressivamente sostituiti da quelli funzionali alle attività ; i cittadini residenti lungo la via negli anni precedenti hanno in più occasioni segnalato e denunciato i pericoli derivanti da questo stato di cose*
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Cristiani per la pace - Lunedì 1° luglio alcuni rappresentanti delle undici associazioni promotrici consegneranno al Prefetto di Vicenza le firme raccolte con l'appello alle autorità a non partecipare all'inaugurazione della base USA Dal Molin di Vicenza. In particolare, dal Prefetto si attende di conoscere la risposta del Governo in merito alla richiesta sulla quale si era registrata piena concordia in città di conservare il nome originario 'Dal Molin'" alla nuova base USA.
No Dal Molin - Alla vigilia dell'inaugurazione della nuova base Usa al Dal Molin 300 operai dell'Altrocomune hanno smontato la base Usa Pluto rimuovendo centinaia di metri di recinzioni e filo spinato. L'iniziativa apre la campagna d'estate intitolata "Vicenza libera dalle servitù militari" (foto qui). Trecento persone con casacche e caschetti da operai hanno raggiunto alle 14.00 l'ingresso di Site Pluto, l'installazione militare sotto i Colli Berici. Con cesoie hanno rimosso circa 300 metri di rete e filo spinato riaprendo di fatto un'area sottratta ai vicentini da decenni.
Valentina Dovigo, consigliere comunale lista civica e Sel - Leggo con rammarico della decisone dell’amministrazione di essere presente al passaggio di consegne militare in vista dell’inaugurazione della base. Prendere atto che la base esiste non significa rinunciare alla propria autonomia di pensiero o alla possibilità di manifestare le proprie convinzioni.
Presidio Permanente No Dal Molin - Gli statunitensi non negano gli allagamenti all'interno della nuova base al Dal Molin, ma li giustificano con le precipiazioni piovose. I militari mentono e, ancora una volta, nascondono la verità ai vicentini. Le fonti interne che abbiamo citato conoscono approfonditamente il cantiere e ci confermano che gli allagamenti dell'area sono un problema permanente, non legato alle pioggie di questi giorni, che gli stessi progettisti non sono riusciti a risolvere.
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Presidio Permanente NoDalMolin - Fonti interne riferiscono che la nuova base Usa al Dal Molin ha seri e costanti problemi di allagamento dovuti all'affioramento della falda acquifera. La notizia conferma i danni prodotti dalle strutture realizzate dai militari, attraverso una folle palificazione, sul sedime dell'ex aeroporto Dal Molin e che crea allagamenti continui ai residenti della zona (nella foto un allagamento dell'area).
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