Inaugurazione Dal Molin, Dovigo: l'assenza è un gesto politico di costruzione di pace
Venerdi 28 Giugno 2013 alle 21:32 | 0 commenti
Valentina Dovigo, consigliere comunale lista civica e Sel - Leggo con rammarico della decisone dell’amministrazione di essere presente al passaggio di consegne militare in vista dell’inaugurazione della base. Prendere atto che la base esiste non significa rinunciare alla propria autonomia di pensiero o alla possibilità di manifestare le proprie convinzioni.
E’ una decisione che non posso capire e neppure condividere. Concordo con la proposta delle associazioni pacifiste, rivolta alle autorità , di non partecipare alla cerimonia ufficiale di inaugurazione della base, e per quanto mi riguarda sarò presente alle iniziative organizzate dal movimento ed all’orazione civile promossa dal prof. Emilio Franzina.Â
L’assenza dei rappresentanti della nostra amministrazione non sarebbe stato un segno di rifiuto del dialogo, ma un gesto politico significativo di “costruzione di pace†e di diverse relazioni internazionali. In un mondo sempre più globalizzato e sempre più piccolo, dove ogni azione ha riflessi immediati in ogni angolo del globo, il dichiararsi estranei ad una logica di un equilibrio internazionale mantenuto grazie ad una militarizzazione continua, avrebbe contribuito a far crescere relazioni politiche fondate sulla comune responsabilità per i destini del pianeta e le sue risorse ed a prefigurare un diverso modello di sviluppo.Â
Dal rispetto per le vicende storiche che narrerà Emilio Franzina ad una visione di futuro, il passo è breve, anzi è lo stesso passo di coerenza e dignità . Qui a Vicenza oggi, anziché di cerimonie in pompa magna, ci sarebbe bisogno di un po’ di verità , di abbandonare definitivamente il gioco delle ambiguità e dei rimpalli di responsabilità di cui si sono ampiamente rivestiti tanti rappresentanti delle istituzioni per tutto il periodo della realizzazione della base e trovare il modo di risolvere tutte le problematiche scaricate sul territorio e sulla comunità vicentina, dal mancato rispetto delle regole alle trasformazioni e degradazioni irreversibili alla rete di drenaggio. E torno a chiedere a tutti una corretta informazione, una piena trasparenza ed adeguate soluzioni.
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