Vicenza è una città che conserva come Mantova, Ferrara, Parma, Piacenza, per fare dei paragoni, una suggestione tipica delle piccole città , "teatrali" ma vivibili. Quattro secoli e mezzo fa Andrea Palladio ne fece una città ad esatto specchio delle sue ambiguità : ionica, dorica, rinascimentale. Laica ma anche controriformista, con cappelle tempietti, colonnati. Una città scissa in due, dunque, che ha mantenuto tuttora questa scissione, dove il cattolicesimo scorre nelle vene, ma dove i costumi si laicizzano; dove forte è l'iniziativa privata ma quella pubblica permane, sia pur flebile.
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Spesso mi accade di esprimere opinioni che all'interlocutore paiono essere in disaccordo con quelle sue, quando invece ne potrebbero essere spiegazione, completamento od evoluzione, venendo così frettolosamente respinte e catalogate come avversarie. Sto meditando a cosa sia dovuto questo automatismo, che invero assistiamo ripetersi sistematicamente in tutte le reti di comunicazione e confronto, qualsiasi sia chi vi partecipi.
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Troppe volte i politici si circondano di servi, cui fanno credere di essere loro "uomini di fiducia". Costoro in cuor loro fanno proprie le parole che Leporello, il servo di Don Giovanni (Libretto da L. Ponte, musica di W.A. Mozart), canta: " O Notte e giorno faticar per chi nulla sa gradir; piova e vento sopportar, mangiar male e mal dormir... Voglio far il gentiluomo, e non voglio più servir.", ovvero voglio anch'io fare il politico e godere i suoi privilegi. Per questo danno ad ogni piè sospinto ragione al potente, e vantano ogni sua azione, per porla nel Catalogo e menar vanto, e talora anche loro "esibiscono la loro protezione" (nel video "Madamina, il catalogo è questo" con Leporello interpretato da Ferruccio Furlanetto, dal Don Giovanni de Mozart)..
Di sicuro la compagnia del Magnagati ha fatto sorridere e ridere con le sue rappresentazioni migliaia di vicentini. E di sicuro sarà all'altezza della sua vis comica anche con Banche Palanche Rotte che staserà replicherà anche al Teatro Comunale di Vicenza rivelandovi, così leggiamo in una delle sue promozioni, "rivela tutto quello che non avreste mai voluto sapere sulla reale consistenza del vostro risparmio e che vi conferma, se mai non lo aveste saputo prima, che il denaro non dà la felicità , specialmente quando è poco!"...
Che Luigi Di Maio e gli eletti del Movimento 5 Stelle siano capaci di governare un Paese, per giunta, complesso come l'Italia è da dimostare e forse a breve lo sapremo. Che siano "ingenui" lo dimostra il niet per la presidenza del Senato opposto a Paolo Romani, condannato, per carità , per aver fatto usare il cellulare comunale alla figlia, e la successiva valanga di schede che hanno riempito col nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati (per brevità di cotanto nome MEAC) il cui curriculum, da avvocato, prima, e da membro del Csm, poi, è arrichito dalla costante difesa del pluricondannato più famoso d'Italia, Silvio Berlusconi.
Io ho tre figlie "adottive", si fa per dire... Sono tre ragazze che hanno i loro genitori, due le ho conosciute viaggiando, una è quasi autoctona. Con loro si è instaurato un rapporto speciale, io sono un'altra mamma, "sbiologica" che dà un quid in più e non si sostituisce alla mamma biologica e loro sono la mia famiglia. Non cercano lavoro nei piani alti degli uffici centrali della città ed io non ho bisogno di collocarle. Yoki vive a Hong Kong ed è una poliziotta di frontiera ed ha sposato un poliziotto.
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La politica locale, in questa fase, sostanzialmente tace. Al massimo bisbiglia. Appare del tutto assente (ben più del solito) stretta tra l'incudine e il martello delle elezioni che verranno: politiche prima, amministrative poi. Un anno impegnativo per Vicenza. Meglio prepararsi. Chi non è del mestiere, e si occupa del quotidiano, guarda con occhi profondamente perplessi, quando non proprio irritati, certamente disillusi, i continui scatti di velocità che segnano il dibattito pubblico in tema di governo della città . Un andamento scomposto amplificato dai giornali, in particolare quelli cartacei, che non solo registrano le notizie, ma anche e soprattutto le veicolano con arguzia giocando tra titoli, catenacci e contenuti veri e propri degli articoli.
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