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Assemblea BpVI, l'intervento di Zonin: obiettivo 100.000 soci e 1.500.000 clienti

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 27 Aprile 2013 alle 12:34 | 0 commenti

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Trascriviamo l'intervento introduttivo all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza del suo presidente Gianni Zonin che propone anche la sua visione sintetica dell'attività dell'Istituto, su cui, a fine assemblea proporremo le considerazioni del nostro Giancarlo Marcotti dopo il nostro primo lancio di cronaca.

Gentili Socie, Egregi Soci, prima di passare alla trattazione dei punti all'ordine del giorno della parte ordinaria di questa Assemblea vorrei, come consuetudine, condividere con Voi alcune considerazioni.
C'è una parola che ho richiamato spesso in questo ultimo periodo.

Una parola che ho ricordato anche nella lettera che ho inviato ai Soci, come ogni anno, per preannunciare i risultati del bilancio e invitarli all'Assemblea.
Questa parola è "sicurezza".
E' una parola che sembra in contraddizione con i tempi di incertezza e di confusione che stiamo vivendo: anni difficili, come tutti sappiamo, forse i più difficili che l'Italia e l'Europa abbiano attraversato dal dopoguerra ad oggi.
Eppure, nonostante lo scenario economico, sociale e politico complesso, è stata proprio "la sicurezza" il valore che ha guidato l'operato della nostra Banca in questi anni.
Ed è la sicurezza che la Popolare di Vicenza si è impegnata in modo crescente a perseguire nonostante il periodo di crisi.
Il nostro impegno è stato quello di offrire sicurezza: ai nostri Soci, ai nostri Clienti, alle famiglie ed alle imprese dei territori in cui operiamo.
La nostra missione è stata quella di dare sostegno all'economia locale, di proteggere il risparmio delle famiglie, di assicurare il credito alle imprese avendo sempre presente la qualità del credito.
I risultati del bilancio 2012, che oggi portiamo alla Vostra approvazione, evidenziano che abbiamo ricercato innanzitutto la sicurezza e che il nostro Istituto è stato anche in grado di raccogliere una crescente fiducia.
Abbiamo dato sicurezza, continuando a garantire credito alle imprese meritevoli, alle famiglie ed all'economia del territorio in una misura largamente superiore alla media delle banche italiane.
E' un trend che, anche in questi 5 anni di crisi, ha visto gli impieghi della Banca Popolare di Vicenza crescere ad un ritmo tre volte superiore a quello del nostro sistema bancario.
La sicurezza che abbiamo continuato a dare, trova conferma anche in un altro dato.
I nostri clienti sono aumentati di quasi il 30%.
Erano poco sotto il milione quando la crisi è iniziata, nel 2007.
Oggi, sono quasi un milione e trecentomila, e il nostro obiettivo è quello che presto diventino un milione e mezzo.
Abbiamo dato sicurezza anche ai nostri Soci, sapendo che per loro è più importante proteggere il valore dell'investimento, piuttosto che rischiare avventure speculative e correre dietro a chimere di redditività.
Le azioni della Banca Popolare di Vicenza sono sempre state e debbono continuare ad essere il salvadanaio delle famiglie che hanno creduto nella nostra Popolare.
I Soci hanno corrisposto a questo nostro impegno, confermandoci la loro fiducia e continuando a crescere di numero anche in quei territori in cui siamo presenti da meno tempo, come la Lombardia o il Centro Sud.
Solo negli ultimi 5 anni i nostri Soci sono aumentati di oltre il 30%.
Erano 56.000 alla fine del 2007. Oggi sono oltre 73.000.
E siamo fiduciosi che in tempi non lunghi la nostra compagine sociale toccherà il numero di 100.000 soci.

A questi Soci, che hanno creduto nella Popolare di Vicenza, il nostro Consiglio di Amministrazione ha garantito in modo costante il valore del loro investimento.
Negli ultimi dieci anni il valore delle nostre azioni è cresciuto del 35,9%.
Mentre la Borsa Italiana nello stesso decennio ha perduto mediamente il 30,8% Se vogliamo soffermarci su questi ultimi cinque anni, mentre la Borsa Italiana ha perduto il 57,8%, il valore delle azioni Banca Popolare di Vicenza è cresciuto del 7,8%.
E' un risultato che spiega meglio di ogni parola :
• la validità delle politiche di prudenza attuate dal nostro Consiglio
• la sicurezza che la Banca ha offerto ai propri Soci
• la salvaguardia del risparmio investito in azioni della Popolare di Vicenza
Ci sono anche altri elementi che mi spingono a dire che la nostra è una Banca straordinaria.
E' una Banca che - nonostante la crescita sul territorio - ha saputo mantenere la sua dimensione umana, il suo carattere famigliare, il suo rapporto di attenzione verso ogni cliente.
E' una Banca che continua ad essere vicina alle famiglie ed alle imprese, e che pone al centro della sua preoccupazione il cliente, che è seguito sempre grande attenzione.
"Gentili e veloci" non è solo uno slogan felice che si legge spesso unito al nome della Banca Popolare di Vicenza.
Sono caratteristiche distintive dei nostri Dipendenti e del nostro modo di essere Banca, che i clienti ci riconoscono e che le banche concorrenti ci invidiano.
Siamo una Banca straordinaria anche perché abbiamo saputo mantenere, e continuiamo a mantenere forte, il legame con il territorio e con le nostre radici di vera Banca popolare.
Essere "al servizio del territorio " - come da anni ripetiamo - significa per la nostra Banca essere parte della comunità e condividerne le speranze e le sfide.
Sosteniamo le imprese e la loro capacità produttiva, anche perché il bene primario per ogni comunità e di ogni società, è il lavoro.
"Lavoro" da un lato e "salute" dall'altro sono due valori primari, della cui importanza fondamentale ci si accorge solo quando li abbiamo perduti.
Per questo, come Banca che si sente parte attiva della comunità, operiamo perché non si perdano posti di lavoro, nella nostra Banca in primis e nel tessuto economico in generale.
Per quanto attiene l'altro bene irrinunciabile, oltre il lavoro, e cioè la salute, ci siamo sempre impegnati perché una parte del "Fondo per interventi di utilità sociale e culturale" - il cosiddetto Fondo Beneficenza stanziato dall'Assemblea - fosse destinato al settore medico e sanitario.
Il "Plafond Sanità" della Banca Popolare di Vicenza ha in questi anni consentito:
* di destinare alle nostre strutture ospedaliere apparecchiature mediche di ultima generazione, laboratori d'avanguardia e dotazioni operatorie specializzate
* e di assegnare borse di perfezionamento a giovani medici destinati ad operare nei reparti dei nostri ospedali.
Abbiamo aiutato la Sanità ad assicurare standard di eccellenza nella cura dei malati.
Certo della solidale generosità dei Soci, propongo quindi anche quest'anno all'Assemblea, che la Popolare di Vicenza destini un congruo sostegno al settore medico e sanitario, con lo stanziamento di uno speciale Plafond Sanità a valere sul Fondo Beneficenza.
E' anche per questo suo essere, anche nella solidarietà, una grande famiglia unita, che la Banca Popolare di Vicenza è una realtà straordinaria.
Insieme la abbiamo difesa e sostenuta, perché restasse autonoma e radicata sul territorio.
Sono sicuro che Vicenza, il Veneto e il Nord Est oggi sarebbero diversi se in quest'area del Paese non fosse rimasta la nostra Popolare:
* forte ed efficiente
* vicina al territorio, alle famiglie e alle imprese
* capace di rimanere legata ai propri valori e nello stesso tempo impegnata a guardare con coraggio e prudenza al futuro.

"Tradizione e futuro " è il motto della bella campagna pubblicitaria che, tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, ha riportato la Popolare di Vicenza sulle reti televisive nazionali.
"Tradizione e futuro" è il motto che accompagnerà la nostra Banca verso il traguardo dei suoi primi 150 anni di vita, ormai alle porte.
Nel 2015 ci siamo prefissi di essere presenti in tutta Italia, e almeno in tutti i capoluoghi di provincia.
Festeggeremo così la dimensione nazionale della nostra Banca.
Ma, frattanto, non ci accontentiamo di essere presenti solo in Italia.
Non si tratta di motivi di prestigio o di orgoglio di bandiera, ma si tratta di ragioni pratiche, concrete, operative.
Perché il nostro impegno - lo ripeto - è quello di essere vicini all'economia del territorio, alle imprese e agli imprenditori.
Dovunque vadano le nostre imprese e i nostri imprenditori, noi siamo al loro fianco e ci muoviamo con loro.
Questa è la ragione per cui, accanto alla crescita sul territorio italiano, la Popolare di Vicenza ha continuato a rafforzare in questi ultimi anni la sua presenza all'estero.
Nei paesi di maggiore interesse per l'export italiano, contiamo già oggi su 5 importanti uffici che sono di appoggio e di riferimento per i nostri imprenditori.
Abbiamo aperto i nostri uffici di rappresentanza in Cina, India, Brasile, ben prima che la stampa economica riunisse proprio questi Paesi sotto la sigla "BRICS" per indicare le aree del pianeta più promettenti per l'esportazione ed a maggiore tasso di sviluppo.
Nel 2012 si è aggiunto il nostro ufficio di New York.
E fra qualche settimana sarà operativo anche quello di Mosca.
In ognuno di questi uffici i nostri clienti trovano un supporto professionale e specializzato per le loro attività.
Ma trovano anche la loro "casa".
E' la casa della Banca Popolare di Vicenza, pronta ad accoglierli ed aiutarli con la disponibilità, la vicinanza e la cordialità che è l'inconfondibile stile del nostro Istituto.
Mi avvio alla conclusione di questo intervento, anticipando qualche considerazione sul primo punto all'ordine del giorno, la nomina di amministratori.
Anche quest'anno proponiamo ai nostri Soci un piccolo ricambio nel nostro consiglio di amministrazione.
Si tratta di 2 amministratori, alla scadenza del loro mandato, che per lunghi anni hanno condiviso il cammino di sviluppo della Banca.
Sono:
l'avvocato Ugo Ticozzi, che per 19 anni ha ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione con lealtà, trasparenza, saggezza e prudenza. Ho piacere di ricordare di lui anche il ruolo di presidente della allora Banca Popolare di Venezia che nel 1994, sotto la sua guida, decise di unirsi alla nostra Popolare, contribuendo al processo di crescita della Banca fuori della originaria provincia di Vicenza. A Ugo Ticozzi esprimo con amicizia e stima, sentimenti di gratitudine ed il saluto cordiale di tutto il Consiglio e dell'Assemblea
Lascia l'incarico, per scadenza di mandato, anche il consigliere Zeffirino Filippi, imprenditore vicentino che ha sempre portato alto e difeso la "vicentinità" della nostra Banca ed il suo radicamento sul territorio.
Per 17 anni è stato valido ed apprezzato consigliere di amministrazione, assicurando il suo contributo di conoscenza del territorio, e di esperienza ed impegno attivo per il progresso dell'Istituto. Anche all'amico Ceo giunga da parte del consiglio e dei Soci un grato pensiero di saluto.
Al posto dei due consiglieri uscenti. il nostro Consiglio vi propone di nominare due nuovi consiglieri.

Il loro profilo ben si conforma all'immagine della nostra Banca Popolare, ricca di tradizioni ed esperienza, ma nello stesso tempo giovane e protesa verso nuovi obiettivi e sfide importanti anche sui territori di più recente radicamento.
Sono: la professoressa Giovanna Dossena di Bergamo, già docente all'Università Bocconi di Milano e attualmente ordinario di economia e gestione delle imprese all'Università degli Studi di Bergamo. Affermata commercialista, la professoressa Dossena ha maturato anche in questo campo esperienze di rilievo.
Ricopre tra l'altro da 2 anni la carica di presidente del Comitato consultivo della nostra Banca per la provincia di Bergamo.
Per provenienza territoriale e competenze professionali, sono sicuro che rappresenterà al meglio le istanze economiche del territorio lombardo, che sta diventando sempre più importante per presenza di soci e di clienti, nonchè per il ruolo che siamo chiamati a svolgere in questa regione.
Proponiamo inoltre alla carica di consigliere, l'avvocato cassazionista Paolo Angius, giovane e stimato professionista con studi legali a Roma, Palermo e Cagliari. E' stato docente a contratto in diverse università italiane. Nel nostro Gruppo ricopre già incarichi di responsabilità: quello di vice presidente di Banca Nuova, la banca del Gruppo che opera nelle regioni del Sud; quello di vice presidente di
Prestinuova, la nostra società specializzata in prestiti contro cessione del quinto; e quello di vice presidente della nostra Nord Est Merchant SGR.
Anche l'avvocato Angius, per le specifiche competenze e conoscenze professionali, darà sicuramente un valido contributo allo sviluppo del ruolo della nostra Banca soprattutto nel Centro Sud.
Concludo dedicando una parola ai risultati del bilancio 2012.
Si tratta di risultati che si commentano da soli e la cui dettagliata illustrazione lascerò al direttore generale Samuele Sorato.
A me sta a cuore interpretare ed esprimere, in questa sede, il plauso del consiglio di amministrazione per tutti i dipendenti dell'Istituto.
So con quanto impegno, passione, costanza e dedizione essi hanno lavorato per portare oggi alla vostra approvazione risultati che vorrei definire lusinghieri.
I nostri dipendenti e il nostro management vanno giustamente orgogliosi di questi risultati.
E a loro va il meritato e sentito applauso del Consiglio e dell' Assemblea dei Soci.
Ma c'è un'altra cosa di cui il Consiglio di amministrazione è ancora più orgoglioso.
E' il merito - che va ascritto al nostro Consiglio - di aver costruito una squadra di dirigenti giovane, competente, coesa, che ha saputo realizzare questi risultati.
A loro ed a tutti i collaboratori, funzionari e dirigenti, ed in particolare all'Alta Direzione della nostra Popolare, un rinnovato sentito grazie.
Con questo top management impegnato e competente, con questi dipendenti leali, motivati e
affezionati al nostro Istituto, e con un consiglio di amministrazione che si rinnova nella continuità, la Banca Popolare di Vicenza puo' guardare con serenità al suo futuro. Abbiamo la consapevolezza di vivere in anni difficili.
Ma abbiamo la certezza che - in un prossimo futuro - anni più facili torneranno. La nostra Banca sarà pronta a coglierne tutte le opportunità per dare ai Soci le soddisfazione che meritano.
Grazie per la vostra attenzione.


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