Lavoratori Metalba, Pantano: appello a Ministero Sviluppo Economico e Regione
Venerdi 13 Giugno 2014 alle 23:55 | 0 commenti
Continua il "calvario" dei 186 lavoratori della Metalba, oggi, 13 giugno, al quarto giorno di lotta per il proprio posto di lavoro, una scena che va in onda oggi a Bassano ma che si replica puntualmente nel Vicentino con frequenza crescente. I sindacati hanno chiesto ora l'interessamento del Ministro dello Sviluppo Economico dal quale stanno attendendo una convocazione e, martedì pomeriggio, saranno in Regione per cercare di dimostrare che è possibile risollevare le sorti della grande azienda del territorio bassanese e quindi tentare il salvataggio dei posti di lavoro.
"L'azienda potrebbe lavorare a ciclo continuo, i problemi sono stati presumibilmente degli investimenti sbagliati quando la crisi era agli inizi nel 2007/08 e le speculazioni erano al massimo. Ora il debito dell'azienda ammonta a 40 milioni di euro. Stiamo aspettando le dimissioni di questo cda che doveva salvare la situazione ma che non ha prodotto i risultati attesi" dichiara il sindacalista CISL Massimo Pantano che sottolinea anche che "la delusione dei lavoratori per un calvario che non si meritano è tanta. Ma c’è la volontà di sindacati, lavoratori e istituzioni, di non demordere nella ricerca di una soluzione"
La conference call tra banche e CDA Metalba si è conclusa con un nulla di fatto. Non c’è stata una presa di posizione ufficiale delle banche, che doveva arrivare oggi, ma di cui non c'è traccia. Ora non vi è altro da fare, continuano dal sindacato, che attendere le risposte che si aspettano dalla Regione e da Ministero dello Sviluppo Economico: "FIM e FIOM regionali del Veneto hanno inoltrato una richiesta di incontro al MISE con carattere di urgenza e siamo in attesa di una convocazione entro qualche giorno. Non lasceremo nulla di intentato per ottenere il salvataggio dell'azienda".
Anche il sindaco neo eletto di bassano Riccardo Poletto ha fatto visita il 10 giugno ai lavoratori della Metalba in sciopero e radunati davanti all'azienda: "Mi è sembrato un gesto doveroso quello di testimoniare solidarietà ai dipendenti di quest'azienda. Ho incontrato operai e rappresentanti sindacali, esprimendo vicinanza e assicurando loro sostego e diponibilità ".
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