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La Spv tra mancanza del progetto esecutivo e la campagna elettorale del M5S

Di Citizen Writers Giovedi 17 Aprile 2014 alle 16:39 | 0 commenti

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Riceviamo da Francesco Celotto del Movimento 5 Stelle Del Grappa e pubblichiamo - Nonostante le tante rassicurazioni che tutto va bene, che le regole sono state rispettate, non posso non notare come ad oggi il percorso, in senso burocratico, su cui procede la Superstrada Pedemontana Veneta sia ancora impervio e pieno di incognite. Di fatto ad oggi non conosciamo nei dettagli il progetto esecutivo della piu' grande opera pubblica in costruzione oggi nel Veneto e particolare ancora piu' grave, seri dubbi riguardano la parte idraulica della stessa come ci conferma il portavoce del Covepa Massimo Follesa.

Ricordo che la Spv riceverà cospicui finanziamenti pubblici (per un importo pari a circa 1 miliardo sui 2,3 previsti nonostante sia, a detta del commissario Vernizzi, una opera in project financing) ma la questione della definizione del progetto esecutivo non e' cosa secondaria.

Il decreto cosiddetto del Fare del luglio scorso ha infatti subordinato il pagamento del contributo statale pari in prima istanza a 370 milioni di euro ( a cui se ne aggiungeranno in un secondo tempo 244 ) alla definizione del progetto esecutivo. Che ad oggi pare non sia completo... Anzi nel caso di Cassola pare, da fonti autorevoli, che non sappiano ancora dove far passare la strada. Sembra che le tavole vengono continuamente aggiornate e nonostante il commissario Vernizzi affermi il contrario in piu' punti del tracciato la V.I.A. ( valutazione di impatto ambientale ) andrebbe rifatta perche il progetto sarebbe cambiato in modo sostanziale.

Una situazione insomma ai limiti dell'assurdo: una strada che riceve un sostanzioso finanziamento pubblico a fronte di un progetto che in piu' punti manca o e' continuamente cambiato.

Per non parlare dei problemi idraulici e della falda sollevati dal Covepa e che a quanto pare ad oggi non hanno ancora trovato soluzione.

Chiediamo quindi che la situazione venga immediatamente chiarita.Rilevo infine come nelle more di un giudizio ancora pendente presso la Corte Costituzionale che deve definire la costituzionalità della nomina del commissario e la eventuale validità ( o nullità ) dei suoi atti la Sis, concessionaria dell'opera, si sia impegnata a sospendere i lavori almeno fino a giugno. Cosa che puntualmente non si e' verificata. Perche' la Sis afferma una cosa e poi fa il contrario?

Rilevo infine come alcuni parlamentari del m5s siano andati a Venezia a chiedere i documenti sulla Spv e anche il progetto esecutivo o almeno parte di esso.

I nostro volonterosi cittadini a 5 Stelle Federico D'Incà, Emanuele Cozzolino, Gianni Girotto e Marco Brugnerotto (forse ne scordo qualcuno, non me ne vogliano per la dimenticanza) hanno ottenuto un secco rifiuto dal commissario e solo una promessa di consegna fra 30 giorni.

Ma come non sono cittadini-parlamentari della Repubblica? Il bravo eurodeputato Andrea Zanoni ha ottenuto in tempi rapidi qualche mese fa la convenzione economica e il piano economico finanziario della SPV con tutti gli aggiornamenti. Come mai i cittadini a 5 Stelle tornano a chiedere lo stesso? Forse sono un po' in ritardo o non sanno che qualcuno ha già quelle carte? Per completezza dobbiamo dire che la assistente del senatore vicentino Cappelletti ha ottenuto la convenzione o meglio parte di essa senza gli ultimi aggiornamenti. Come mai Zanoni ha ricevuto tutta la documentazione e la assistente del senatore m5s solo una parte?

Da mesi attendevamo questa azione. Ci complimentiamo anche con i rappresentanti a 5 Stelle per aver fatto visita al procuratore della Repubblica di Venezia a cui pensiamo abbiano chiesto lo stato delle inchieste sulle grandi opere nel Veneto.

I cittadini a 5 Stelle hanno promesso battaglia ed esposti in procura su questo.

Attendiamo fiduciosi le loro denunce sul malaffare veneto, certi che sapranno stare dalla parte del cittadino facendosi portatori di un modo nuovo di far politica per una volta tanto non solo urlato ma anche reale. Non devono aprire come una scatoletta di tonno le istituzioni? Come mai sollevano proprio ora questi problemi a un mese dalle elezioni europee e amministrative?


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