Inciucio sanitario: da Santorso a Roma via Venezia, da Carraro a Moretti via Zaia
Lunedi 3 Giugno 2013 alle 09:48 | 0 commenti
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Dopo le rivelazioni di VicenzaPiù sul mancato completamento del collaudo per l'ospeale di Santorso il M5S annuncia battaglia, la Fds spiega di volerci vedere chiaro, mentre Pd e Pdl tacciono
«Le notizie di queste ore però gettano ancora una volta una luce sinistra sul cosiddetto sistema veneto delle grandi opere pubbliche, ricordiamo che attualmente si trova agli arresti l'ingegner Piergiorgio Baita Baita della Mantovani, e sull'eredità che questo ha lasciato rispetto alla cosiddetta finanza di progetto. Una luce sinistra che si estende alla Lega, che comunque facendo parte della medesima maggioranza, ha sempre condiviso tali scelte».
Va giù pesantissimo il M5S che in una nota diramata da Francesco Celotto il 17 maggio (Vicenzapiu.com dello stesso giorno) per conto del "Gruppo grandi opere Veneto", si rivolge direttamente alla giunta regionale.
Il 17 infatti sono ancora nell'aria le tensioni dovute alla pubblicazione su VicenzaPiù del giorno prima (a pagina 6) dei contenuti di una lettera scottante del segretario generale della sanità veneta Domenico Mantoan. Il quale senza tanti giri di parole precisa al governatore Luca Zaia del Carroccio che su uno dei nosocomi più chiacchierati del Veneto addirittura i collaudi sarebbero incompleti a fronte di una struttura che è già in esercizio. Il M5S per di più attacca ad alzo zero anche il grosso della politca veneta puntando l'indice anche contro Pdl e Pd: «E non può essere sottaciuto anche il sostanziale silenzio col quale i vertici del Pd, hanno avallato tali scelte, giacché tanto per essere chiari, nel raggruppamento d'impresa che ha ottenuto la concessione per la realizzazione e gestione dell'ospedale di Santorso nel Vicentino non mancano le coop della cosiddetta area rossa. Il Movimento Cinque Stelle non rimarrà in silenzio e il nostro gruppo chiederà l'intervento dei nostri deputati e senatori affinché con tutti mezzi a disposizione dei parlamentari sia fatta chiarezza sulla vicenda, costi in primis. Vogliamo sapere se per esempio al concessionario siano state applicate salate sanzioni per eventuali ritardi nella consegna del manufatto».
Sul versante del consiglio regionale non manca la presa di posizione di Pietrangelo Pettenò della Fds il quale spiega di essersi già messo al lavoro sulle carte e che prestissimo farà sentire la sua voce. Frattanto però i silenzi che contano rimangono tali. Daniela Carraro, direttrice generale della Ulss 4 Alto Vicentino tace anche se formalmente interpellata. Lo stesso dicasi per Mantoan.
Ma per capire lo stato d'animo della politica regionale su un argomento «che scotta» basta dare una breve sbirciata sul portale veneto degli azzurri e dei democratici. Se gli azzurri affrontano nell'ordine: sondaggio sullo ius soli; sondaggio sull'Imu; considerazioni dei parlamentari sull'economia; considerazioni dei parlamentari sull'Imu; elucubrazioni di Maurizio Sacconi sulle proposte in materia di lavoro lette sul Corsera; Dennis Verdini scosso dalle violenze di piazza; considerazioni dei parlamentari sul femminicidio; considerazioni dei parlamentari sulla sospensione dell'Imu come «vittoria di Silvio Berlusconi», considerazioni parlamentari sull'Imu; dichiarazioni di Verdini che smentisce di avere riferito a chicchessia degli stati d'animo di Berlusconi; Carlo Giovanardi il quale precisa che precisa che la Camera non ha riconosciuto l'assistenza sanitaria integrativa alle coppie gay; Silvio Berlusconi che vaticina una lunga durata del governo bypartisan.
Durerà per caso fino al momento in cui i big del Partito democratico non metteranno il becco su questioni spinose come l'affaire Santorso, in cui non mancano i soggetti vicini al Pdl, ma pure al Pd? Sì perché a sfogliare il portale dei democrat veneti, l'ottimismo azzurro sembra sostituito dalla «viva e vibrante» preoccupazione circa il meteo e la bretella nord di Vicenza. Il capogruppo in consiglio regionale Lucio Tiozzo di Santorso sembra non avere sentore e preferisce esternare sul maltempo. Gli fa eco il collega di banco, nonché arzignanese doc Stefano Fracasso, che chiede un piano straordinario. La deputata berica Daniela Sbrollini chiede urgentemente il bacino di Caldogno contro le piene, dimenticandosi però l'Ulss, nel cui comprensorio, a Cogollo del Cengio, c'è un invaso che potrebbe contenere molta più acqua di quello di Caldogno. I deputati Andrea Martella e Michele Mognato assicurano che faranno la loro parte nel chiedere gli stanziamenti per la messa in sicurezza idraulica in salsa veneta, mentre l'onorevole Alessandra Moretti, che incidentalmente è anche vicesindaco di Vicenza, chiede al ministero delle infrastrutture lumi sulle risorse per la tangenziale o bretella Nord Vicenza. Tutti a chiedere soldi. Ma su Santorso, e magari sulla possibilità di risparmiare soldini, magari tagliando eventuali inefficienze, nulla c'è. Forse Santorso, chissà se così la pensa il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, è un argomento «divisivo». A Roma alle divisioni preferiscono le somme? Intanto di vedere la versione integrale del contratto di affidamento della realizzazione e della gestione della struttura da parte dell'Ulss ai privati non se ne parla più.
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