Fondi europei, Fracasso: quanto (non) fatto dalla Regione sia di lezione
Mercoledi 30 Ottobre 2013 alle 18:27 | 0 commenti
Stefano Fracasso, consigliere regionale PD - "Sui fondi europei la Regione deve imparare la lezione da quanto (non) è stato fatto nella programmazione 2007-2013". Così il vice capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Stefano Fracasso commenta i numeri emersi dalla rendicontazione sui fondi europei della programmazione 07/13 che si avvia a conclusione.
"I fondi europei sono un motore strategico per lo sviluppo e le opportunità di crescita in Veneto. Basti pensare che, nella rendicontazione 07/13, parliamo di oltre 2 miliardi 200 milioni di euro di risorse (il 90% impegnato e quasi il 70% pagato) sui 4 fondi: fondo di sviluppo regionale, fondo sociale europeo, fondo agricolo per lo sviluppo rurale e la cooperazione territoriale europea - spiega Fracasso - Numeri sicuramente importanti, che lasciano per questo ancor più l'amaro in bocca se guardiamo a quello che poi è stato lo sviluppo reale della nostra regione. Nel 2007 il Veneto si era dato l'obiettivo di diventare una 'regione attrattiva per le imprese e i cittadini'. Una regione in grado di portare a una crescita dei settori produttivi ad alto valore aggiunto, con maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, con più brevetti. E ancora: una regione con un'accessibilità migliore (corridoi europei, ferrovia, SFMR, 100% banda larga). Sei anni dopo i numeri ci dicono tristemente che la spesa per ricerca e sviluppo non ha raggiunto il target (1,5% del PIL regionale) fermandosi all'1%; lo stesso è successo per i brevetti. Ci dicono che il digital divide per la rete fissa è ancora del 14%: un dato che ci lascia molto indietro rispetto alla media italiana. Che sullo sviluppo della mobilità ferroviaria siamo fermi al palo". "Una lezione chiara per la Regione - conclude Fracasso - in vista della nuova programmazione 14/20 che potrebbe portare altri 2,2 miliardi di euro da investire per i tre nuovi obiettivi europei: sviluppo sostenibile, intelligente e inclusivo. Obiettivi sui quali in questi 6 anni il Veneto non è riuscito a mettersi al passo con le migliori regioni europee. Anche per questo sarà importante trovare una rapida soluzione ai problemi del personale dedicato ai fondi che la Regione si troverà davanti dal 30 novembre".
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