Quotidiano | Categorie: Politica, Interviste

Berlusconi "nomina" Zanettin ma il suo "eletto" è Berlato. Che punge "il genero di Coppi"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 4 Marzo 2014 alle 02:23 | 0 commenti

ArticleImage

Le "nomine" del senatore Pierantonio Zanettin come uno dei vice presidenti regionali e di Dino Secco, capo di gabinetto della provincia dopo esserne stato vicepresidente, come coordinatore provinciale della rinata Forza Italia sarebbero bastate a relegare l'ex coordinatore dell'ora defunto Pdl, Sergio Berlato, al ruolo di "desaparecido" politico nelle nuove gerarchie berlusconiane tanto più che, si leggeva lunedì sul GdV a firma Marco Scorzato, l'eurodeputato ieri (domenica, ndr) non era «raggiungibile, ma sarà interessante capire come si sente in questa "nuova" Forza Italia».

Si leggeva infatti e sempre sul quotidiano di Via Fermi: «nell'organigramma fin qui disegnato - mancano ancora i nomi della squadra provinciale - non c'è traccia di Sergio Berlato, l'eurodeputato ex An e poi Pdl che, al momento di aderire a Forza Italia, aveva spiegato quella scelta con due argomenti principali: la continuità con il Pdl con cui è stato eletto a Strasburgo, e la speranza che la vita interna al partito fosse improntata a nuovi metodi di selezione della classe dirigente, a partire dal basso, secondo il modello delle primarie». 

Abbiamo parlato oggi (lunedì, ndr) senza apparenti difficoltà con Berlato da tempo sotto tiro, lui leader dei cacciatori, per le accuse e l'inchiesta in corso per la vicenda delle loro tessere precongressuali e molto di più, lui assaltatore delle procure venete sulla trasparenza negli appalti, per le ben più gravi accuse, prima e a supporto della maxi inchiesta in corso sugli appalti "ripetitivi" nelle infrastrutture venete, da lui apertamente mosse al malaffare trasversale ai partiti, ma che nella sua area politica di riferimento si identificherebbe col potente "sistema Galan-Sartori".
E Berlato replica con parole misurate ma di peso a chi lo dà per impallinato da Berlusconi: «Sono delle nomine temporanee perché nel sito di Forza Italia c’è scritto tutto sulla stagione dei congressi: entro fine giugno si raccolgono le adesioni a Forza Italia e a luglio ci sono i congressi,. Ciò significa che sono sempre per le nomine gli aderenti al partito dei nominati, mentre noi siamo per il partito degli eletti. Se anche hanno (Zanettin, Secco, Ceretta & c., ndr) questa nomina verticistica, temporanea poi noi li aspettiamo al varco. Saranno gli iscritti ad eleggere i propri rappresentanti, l’ultima volta abbiamo vinto con il 94% e quindi non c’è problema su questo». 
Dopo di che c'è un’altra tappa, le elezioni Europee
«Anche in quelle li aspettiamo al varco. Berlusconi la scorsa settimana ha incontrato tutti i parlamentari europei uscenti a palazzo Grazioli, mancava solo la Sartori, e ha detto “ho esaminato ad una ad una le vostre schede personali e per quello che mi riguarda vi confermo che sarete tutti riconfermati". Non ha detto candidati ha detto riconfermati per due questioni: "per il lavoro che avete svolto in Europa (e io ho anche più del 90% delle presenze in aula) e per la lealtà che avete dimostrato nel momento in cui dovevate scegliere se stare con me o stare con altri. Quindi per questi due principali motivi per quel che mi riguarda voi sarete riconfermati quindi preparatevi già. Ha voluto che ci facessimo la foto vicino a lui per usarla nel materiale elettorale quindi aspettiamo al varco le europee»
Che Berlato sia una potente macchina da guerra elettorale in un momento in cui il presidente di Forza Italia non può perdere voti è risaputo ma a scanso di equivoci e illusioni degli avversari ecco i numeri che ci sciorina, sicuramente pesanti in una tornata elettorale, quella europea, che fa vincere i votati e non i privilegiati di inesistenti listini bloccati cari all'italico ... porcellum
«L’ultima volta che il mio gruppo si è confrontato col gruppo degli avversari interni a Vicenza io ho raccolto 29000 preferenze e il candidato del gruppo antagonista ha preso 18000 preferenze. Quindi 11000 preferenze in meno sono la differenza tra me e il riferimento politico di Zanettin e Secco, cioè Lia Sartori. Da allora ad adesso le mie strutture sul territorio si sono notevolmente rafforzate quindi credo che sarà ancora più incrementato il distacco»
Basta citare poi quanto ha detto su di lui il senatore Piero Zanettin a Marco Scorzato («come in altre occasioni: per quanto mi riguarda non so neanche chi è, e non intendo avere alcun rapporto con lui») per far ripartire a molla lo "sconosciuto" che dopo l'invenzione della denominazione di "vergine di Pove" da lui associata a Elena Donazzan rivendica un nuovo copyright 
«Al di là di tutto la cosa invece fondamentale è il fatto che il, io non lo chiamo Zanettin, il genero del famoso avvocato Franco Coppi, che è l’unica qualità che lo ha portato a fare il senatore, il genero di Coppi dice nell’intervista al GdV “io quello lì, riferendosi a me, neppure lo conosco, non voglio avere nulla a che fare con quello lì". Lui pensa, dicendo queste cose, di farmi un dispetto invece in realtà mi fa un grandissimo favore perché tutta la gente deve sapere che Sergio Berlato e la comunità umana che gli sta intorno vogliono mantenere questa distinzione perché  non si confondano i due gruppi»
In effetti, gli facciamo notare, i passi che ha fatto nell’ultimo anno vanno in questa direzione
«Esatto, e lui pensando di farmi un dispetto dicendo "quello è una cosa, noi siamo un’altra" mi fa un grandissimo favore perché alla luce di quello che probabilmente succederà tra pochi giorni (nelle indagini in corso, ndr), quanta più distinzione ci sarà tra la mia comunità umana e quel gruppo lì tanto meglio sarà... Quindi lui anziché farmi un dispetto mi fa un grande favore. Poi ci misureremo con il gruppo dei nominati che si contrappone al gruppo degli eletti. C’è una filosofia e un modo di fare politica completamente diversi che si confrontano e vedremo chi riuscirà a dimostrare cosa rappresenta perché sia ai congressi che alle elezioni con le preferenze ...»
Lo interrompiamo a questo punto chiedendogli se questo parlare di elezioni significa che la partita interna a Forza Italia lo rivedrebbe candidato al di là dei rumors amplificati dalle dichiarazioni di Secco e Zanettin 
«Sì, la notizia è che è stato Berlusconi a palazzo Grazioli la settimana scorsa a dire che tutti gli uscenti sono ricandidati, lui addirittura dice riconfermati»
Una volta candidati si gioca con le preferenze ...
«Sia ai congressi che alle competizioni con le preferenze uno dimostra quanto vale»
I congressi sono dopo le elezioni europee e in tal caso una verifica già sarebbe avvenuta nel frattempo
«Esatto, la verifica l’abbiamo con le preferenze alle europee, quindi già io ho vinto il confronto precedente 29000 a 18000 ma confido che il divario sarà ancora più marcato. Anche negli ultimi due incontri tra ... "intimi" che abbiamo fatto a Vicenza abbiamo visto alcune migliaia di persone che sono venute e quindi non mi spaventa il confronto, anzi. E ringrazio di cuore il genero di Coppi che sottolinea la differenza con me e i miei sostenitori e poi lui e i suoi li aspettiamo al varco là dove la democrazia permette a chiunque di dimostrare cosa vale e cosa rappresenta»
Con un parco voti che non avrebbe eguali nel centrodestra in questa zona...
«Esatto»
Ed ecco la stoccata annunciata e ripetuta tutte le volte che può dall'accusatore della corruzione negli appalti, quella di tutti, certo, ma speciamente quella della galassia Galan-Sartori ...
«Dipende poi anche da cosa succederà, dalle notizie che arriveranno dalla procura di Venezia...»
Finita quì? No
«Mi ha appena chiamato Ghedini che mi ha detto: "guarda, il presidente Berlusconi è stato chiaro ed inequivocabile quando ha detto che tutti gli uscenti saranno riconfermati e confermo la volontà del presidente". Questo con un chiaro riferimento alle esternazioni del genero di Coppi».
Insomma Berlusconi avrebbe solo "nominato" Zanettin, ma Berlato sarebbe il suo "eletto". Col consenso di almeno 29.000 elettori...
«In politica tutto è possibile, però diciamo che queste sono le premesse»: ecco la chiusura, politica o scaramantica fate voi, di Sergio Berlato che si è allenato da copywriter con la "vergine di Pove" prima di puntare all'Oscar col "genero di Coppi". L'avvocato, non l'avversario di Bartali.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network