Cultura
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Categorie: Fatti, Cultura
Ospitiamo il decimo articolo de La Voce Del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Abbiamo bisogno di "utopia". Omaggio a san Tommaso Moro nel V centenario della pubblicazione dell' Utopia di San Tommaso Moro, Lovanio, Thierry Martens 1516. Italo Francesco Baldo.
Nello stesso anno, 1515, in cui Erasmo da Rotterdam inizia a comporre l'Educazione del prìncipe cristiano, di cui abbiamo già parlato, uno dei suoi più grandi amici, Tommaso Moro, giovane avvocato inglese, è ad Aversa per conto del suo governo per trattare una questione commerciale relativa ai fiamminghi che operano a Londra e qui inizia a scrivere la sua opera più nota, Utopia. Continua a leggere
La Voce del Sileno, Italo Francesco Baldo, abbiamo bisogno di "Utopia"

Abbiamo bisogno di "utopia". Omaggio a san Tommaso Moro nel V centenario della pubblicazione dell' Utopia di San Tommaso Moro, Lovanio, Thierry Martens 1516. Italo Francesco Baldo.
Nello stesso anno, 1515, in cui Erasmo da Rotterdam inizia a comporre l'Educazione del prìncipe cristiano, di cui abbiamo già parlato, uno dei suoi più grandi amici, Tommaso Moro, giovane avvocato inglese, è ad Aversa per conto del suo governo per trattare una questione commerciale relativa ai fiamminghi che operano a Londra e qui inizia a scrivere la sua opera più nota, Utopia. Continua a leggere
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Ospitiamo il nono articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Malattia e malattie dell'Europa: indicazioni terapeutiche di Italo Francesco Baldo
Spesso si parla di un'Europa malata, ma la diagnosi non è unitaria; molti si sono avvicendati al suo capezzale da secoli e diverse sono le malattie individuate, ognuna è stata precisata e si è anche talora anche prescritta una terapia. Erasmo da Rotterdam per primo individuò la causa del malessere dell'Europa Nelle sue opere, particolarmente nel Lamento della pace e Guerra ai Turchi (Roma, Salerno 2004), egli precisa la causa di tanto soffrire: deriva dalla mancanza di unità tra i cristiani, incapaci tutti per avidità di essere un corpo solidale e pacifico. Anzi come certi, affetti da sifilide, è l'esempio erasmiano, se ne vantano e di fronte al male, anziché chiamare il medico, non se ne curano. Fu la riforma di Lutero, che, partita da giusta preoccupazione morale, ruppe l'unità della cristianità e consentì l'avanzata turca. Continua a leggere
La Voce del Sileno, Italo Francesco Baldo, malattia e malattie dell’Europa: indicazioni terapeutiche

Malattia e malattie dell'Europa: indicazioni terapeutiche di Italo Francesco Baldo
Spesso si parla di un'Europa malata, ma la diagnosi non è unitaria; molti si sono avvicendati al suo capezzale da secoli e diverse sono le malattie individuate, ognuna è stata precisata e si è anche talora anche prescritta una terapia. Erasmo da Rotterdam per primo individuò la causa del malessere dell'Europa Nelle sue opere, particolarmente nel Lamento della pace e Guerra ai Turchi (Roma, Salerno 2004), egli precisa la causa di tanto soffrire: deriva dalla mancanza di unità tra i cristiani, incapaci tutti per avidità di essere un corpo solidale e pacifico. Anzi come certi, affetti da sifilide, è l'esempio erasmiano, se ne vantano e di fronte al male, anziché chiamare il medico, non se ne curano. Fu la riforma di Lutero, che, partita da giusta preoccupazione morale, ruppe l'unità della cristianità e consentì l'avanzata turca. Continua a leggere
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Ospitiamo l'ottavo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
L'impressionismo dal Plein Air alle avanguardie del '900 di Elsa Dezuanni
La mostra Storie dell'impressionismo, allestita negli spazi del complesso museale di Santa Caterina a Treviso, non è una ormai inflazionata panoramica della pittura en plein air, bensì una rassegna dal taglio didattico che analizza con metodo gli antecedenti, il compiersi e l'eredità di un fenomeno artistico della seconda metà dell'Ottocento, cresciuto senza alcuna formulazione teorica ma solo attraverso la pratica pittorica, dal quale sono germinate idee per le avanguardie del primo Novecento. Ideata e curata da Marco Goldin - tornato nella città natia con un ventaglio di proposte - presenta centoquaranta opere, in prestito da musei europei e americani, suddivise in sei sezioni. Continua a leggere
La Voce del Sileno, Elsa Dezuanni, l'impressionismo dal Plein Air alle avanguardie del '900

L'impressionismo dal Plein Air alle avanguardie del '900 di Elsa Dezuanni
La mostra Storie dell'impressionismo, allestita negli spazi del complesso museale di Santa Caterina a Treviso, non è una ormai inflazionata panoramica della pittura en plein air, bensì una rassegna dal taglio didattico che analizza con metodo gli antecedenti, il compiersi e l'eredità di un fenomeno artistico della seconda metà dell'Ottocento, cresciuto senza alcuna formulazione teorica ma solo attraverso la pratica pittorica, dal quale sono germinate idee per le avanguardie del primo Novecento. Ideata e curata da Marco Goldin - tornato nella città natia con un ventaglio di proposte - presenta centoquaranta opere, in prestito da musei europei e americani, suddivise in sei sezioni. Continua a leggere
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Il 13 gennaio del 1885 nasceva a Vicenza, da Angela Rubelli e Gedeone, Lauro Secondo Desiderato Bosio. Fu uno dei primi calciatori vicentini, giocando in 22 partite come centrocampista nell'allora ACiVi, l'Associazione del Calcio in Vicenza che sarebbe diventata Lanerossi Vicenza nel secondo dopoguerra. Fondato nel 1902, il Vicenza Calcio debuttò l'anno successivo in un torneo provinciale sfidando il Cordellina, il Baggio e lo Schio. Esordio incoraggiante, terminato con la vittoria del Vicenza che lo stesso anno partecipò alla Coppa Reyer San Marco di Venezia, una competizione biennale collegata all'esposizione d'arte. Sul campo da giuoco del Lido, la giovane squadra biancorossa, ma coi pantaloncini neri, si trovò di fronte i padroni di casa del Costantino Reyer e i temibili rossoneri del Milan.
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Lauro Bosio, giocatore del primo Vicenza Calcio

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Il "Gioiello di Vicenza" rimarrà esposto nella sala dei lunettoni dell'Ala Novecentesca di Palazzo Chiericati fino alla fine di febbraio. Il Museo diocesano, che ha gentilmente concesso il prestito lo scorso ottobre in occasione della riapertura del Chiericati rinnovato, ha deciso di prolungare la permanenza dell'opera, che doveva essere esposta fino a metà dicembre 2016, fino alla fine di febbraio anche grazie alla collaborazione esistente tra i due musei. "Ringrazio il Museo diocesano, nostro partner strutturale nel circuito dei musei cittadini, per questa importante collaborazione - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - oltre che per la sensibilità dimostrata con il prestito del prezioso Gioiello e soprattutto con il suo prolungamento".
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Gioiello di Vicenza, esposizione prolungata fino a fine febbraio

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Oggi, 12 gennaio, l'economista e filosofo francese Serge Latouche compie 77 anni. Egli ha legato il suo nome al concetto di decrescita felice con il quale propone di immaginare prima e di realizzare poi un'economia completamente diversa da quella consumistica basata sul profitto. La produzione di beni, secondo Latouche, non può continuare a crescere a discapito della natura e della salute delle persone, in primo luogo perché abitiamo un mondo finito, con risorse limitate che stanno già esaurendosi. La crescita continua non è possibile, secondo Latouche, perché non si misura con il dato di realtà .
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Decrescita e transizione, il felice primato del Vicentino

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Stamane è apparsa su Il Fatto Quotidiano un'intervista di Stefano Feltri a Giuseppe Laterza, presidente dell'omonima casa editrice. I Laterza, editori ubiqui (Roma-Bari) da generazioni, contribuiscono dall'inizio del Novecento a diffondere e tradurre libri, talvolta scomodi, spesso stimolanti, quasi sempre ben fatti. Furono gli interlocutori preferiti da Benedetto Croce, capaci di gabbare la censura fascista pubblicando John Milton, Aldo Capitini e tanti altri. Oggi, nel mezzo di una grave crisi economica, politica e sociale, Giuseppe Laterza "sembra fuori fase", scrive Feltri, perché ritiene che "la cultura ci renda cittadini migliori": è convinto che i libri, mettendo in moto le idee, alimentino il "dubbio metodico" di cui è fatta la cultura, esercitando il quale "si prendono anche meno cantonate".Â
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Giuseppe Laterza e la "rivoluzione pacifica della cultura"

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L'11 gennaio 1944, nel poligono di tiro di forte San Procolo a Verona, furono fucilati alla schiena Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi. Il 25 luglio dell'anno precedente, insieme ad altri 14 membri del Gran Consiglio del Fascismo, avevano votato l'ordine del giorno Grandi che sfiduciò Benito Mussolini da capo del governo. Mussolini fu quindi arrestato dopo aver rassegnato le dimissioni a re Vittorio Emanuele III che aprì al governo Badoglio, terminato 45 giorni dopo con l'ambivalente messaggio radio dell'8 settembre che divulgava l'armistizio con gli Alleati firmato a Cassibile cinque giorni prima. Le truppe tedesche occuparono il territorio italiano da nord, mentre Mussolini venne liberato dal Gran Sasso dove era stato imprigionato.
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Lord Kelso in riva all'Adige

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Ospitiamo il settimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
"Quando Giacomo Zanella iniziò a poetare?" di Italo Francesco Baldo
Certamente i poeti iniziano a comporre giovanissimi, nell'età adolescenziale, ma quasi tutti abbandonano il difficile campo della poesia e ne serbano però il ricordo, magari in chiusi quaderni o diari, che talora sfogliati fanno intravedere un animo sensibile, capace di cogliere sentimenti, situazioni. Ma, presi alla vita o da altri interessi nei fogli chiusi o buttati la vena poetica sparisce. Alcuni invece continuano, ma non sempre sono poeti, scrivono qualcosa che vien detto poesia, spesso dai soli autori, ma talora nasce un vero poeta e nel corso tutta la sua vita lo attesta. Continua a leggere
La Voce del Sileno, Italo Francesco Baldo: "quando il vicentino Giacomo Zanella iniziò a poetare?"

"Quando Giacomo Zanella iniziò a poetare?" di Italo Francesco Baldo
Certamente i poeti iniziano a comporre giovanissimi, nell'età adolescenziale, ma quasi tutti abbandonano il difficile campo della poesia e ne serbano però il ricordo, magari in chiusi quaderni o diari, che talora sfogliati fanno intravedere un animo sensibile, capace di cogliere sentimenti, situazioni. Ma, presi alla vita o da altri interessi nei fogli chiusi o buttati la vena poetica sparisce. Alcuni invece continuano, ma non sempre sono poeti, scrivono qualcosa che vien detto poesia, spesso dai soli autori, ma talora nasce un vero poeta e nel corso tutta la sua vita lo attesta. Continua a leggere
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Ultimissimi giorni, se non ore, per non perdersi una delle più intriganti mostre di questa stagione. Il riferimento è a "I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d'avanguardia" che chiuderà eccezionalmente i battenti domenica sera, 15 gennaio a Palazzo Roverella, naturalmente a Rovigo. Nessuna ulteriore possibilità di proroga, causa l'indisponibilità di taluni musei prestatori a concedere più a lungo le loro importanti opere. La mostra, con quella contigua in Palazzo Roncale dedicata ai "Capolavori della Fondazione", supererà abbondantemente i 35.000 mila visitatori. Per l'esattezza, alla scorsa domenica 8 gennaio, i biglietti staccati per "I Nabis" erano 32.290, cui vanno aggiunti i 4.269 ingressi della mostra parallela in Palazzo Roncale. Così come avvenuto nella prima settimana dell'anno, l'avvicinarsi della chiusura si dimostra un sicuro attrattore. All'inizio d'anno l'incremento è stato di quasi il 100% rispetto alle medie settimanali precedenti, percentuale che sta impennandosi ulteriormente in questi ultimi giorni di visita.
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Rovigo, ultimi giorni per ammirare "I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d'avanguardia"
