La mostra-evento organizzata da Linea d'Ombra, ovverossia da Marco Goldin, che per alcuni, non pochi mesi, impegna la Basilica Palladiana, ha già dato dimostrazione di essere una grande attrattiva per tantissime persone che giungono in gran parte da altre province e di sicuro, anche se non ho alcun dato in merito, per turisti curiosi e appassionati che giungono da Paesi stranieri. Gian Antonio Stella, che oltre ad essere un noto giornalista del Corriere della Sera è anche un vicentino la cui famiglia è originaria dagli altopiani, dedica un articolo alle grandi mostre pubblicato dal CorSera il 18 ottobre scorso.
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Siamo nel dicembre, il giorno 17, del 2015 quando il sito del Comune di Vicenza riporta il testo della conferenza stampa che il vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci e Giovanni Carlo Federico Villa hanno tenuto per illustrare il programma di mostre ed altro ancora per gli anni tra il 2016 e il 2020. Inizia, il testo, con "Vicenza, museo diffuso, capitale dell'arte e della bellezza. Questo è l'obiettivo al quale aspira l'assessorato alla crescita proponendo un programma di mostre tra il 2016 e il 2020" Un programma corposo, direi molto ambizioso, che però, già oggi, settembre del 2017, in parte si è sfaldato e in parte è radicalmente cambiato.
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" Sono molto soddisfatto di questo allestimento che potrà costituire un modello per il futuro. Immergerci negli spazi che disegna, prima ancora dell'arrivo delle opere straordinarie che catalizzeranno l'attenzione di tutti, ci fa percepire in modo netto come si sia riusciti a mantenere ben leggibile l'architettura del salone della Basilica, sede espositiva della città di Vicenza, contemperando perfettamente le esigenze di sicurezza, di climatizzazione e narrative di un mostra di questo livello con l'ambiente che la ospita". Queste le parole riservate dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci all'allestimento completato da Linea d'ombra nel salone della Basilica palladiana per la mostra "Van Gogh: tra il grano e il cielo" che, curata da Marco Goldin, aprirà al pubblico dal 7 ottobre.
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Anche la Sovrintendenza alle Belle Arti conferma di non considerare la Basilica Palladiana un "museo" ma un monumento la cui integrità artistica e culturale va tutelata e preservata anche in termini di fruibilità estetica e visiva quando, per decisioni diverse, diventa, come l'ha definito ieri il sindaco Achille Variati, un "prezioso contenitore" per una mostra temporanea, come quella di Van Gogh. Ma, se i cda della Roi a guida Gianni Zonin hanno elargito fondi solo in minima parte al "museo civico", come il marchese Giuseppe Roi definisce nello statuto, e al singolare, palazzo Chiericati come destinario delle attività della Fondazione a lui intitolata, non è da meno nel suo comportamento, diciamo, discutibile, il nuovo cda a trazione Andrea Valmarana e a guida Ilvo Diamanti.
Possiamo dire che siamo alla vigilia dell'apertura della nuova mostra in Basilica Palladiana organizzata da Linea d'Ombra, ovverossia da Marco Goldin. Una mostra annunciata con titoli che oserei definire esplosivi quali "Partenza in ottobre. Oltre 120 i capolavori esposti- Sarà a Vicenza la più grande mostra su Van Gogh mai realizzata in Italia" (27 Aprile 2017. Touring Club Italiano). Pagine intere ci hanno accompagnato per mesi, su Il Giornale di Vicenza, dentro le immagini e le descrizioni goldiniane del futuro evento. Una mostra che, all'annuncio, preteso dal sindaco e accettato molto malvolentieri dal vicesindaco, convinto come era che solo per il fatto che aveva avuto l'opportunità di osservare, si fa per dire, il lavoro di un esperto, si era convinto di esserlo diventato egli stesso. Ma per mettere in piedi rassegne del genere ci vuole ben altro che un pur volonteroso garzone di bottega, d'arte si intende.
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Pubblichiamo l'interrogazione al Sindaco di Vicenza, al Presidente del Consiglio Comunale e all'Assessore competente l'interrogazione di Francesco Rucco, Capogruppo di Idea Vicenza, sulle contestazioni della Sovrintendenza alle Belle Arti agli allestimenti della Basilica Palladiana per la prossima mostra di opere di Vincent Van Gogh curata da Linea d'Ombra. In questi giorni abbiamo appreso la notizia della verifica da parte della Soprintendenza al cantiere per il nuovo allestimento in Basilica Palladiana in vista della mostra su Van Gogh. Il Vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci ha dichiarato che trattasi di dinamica ordinaria dei rapporti con richiesta di alcuni chiarimenti sugli interventi fatti per l’allestimento.
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E dà i con questo Marco Goldin eletto dai nostri amministratori a salvatore della patria. Con le sue mostre, ancora lui per la quarta volta di seguito, come se non ci fossero gli Sgarbi, i Daverio, i Caroli per stare ai più "popolari" fra i tanti e ben più famosi, il mercante d'arte non me ne voglia, del direttore e socio unico della società che gestisce l'economia della cultura. Ma detto questo a proposito delle insistite repliche goldiniane, va soggiunto che una mostra, quella annunciata, diffusamente propagandata, non va caricata di significati (amministrativo-politici, economici, elettoralistici) estranei alla sua ragion d'essere.
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Pubblicato alle 21.40 del 18 aprile, aggiornato alle 9.10 del 19. Il 7 aprile scorso abbiamo pubblicato una serie di domande inviate il 2 all'Università di Bergamo "sul prof. Giovanni Carlo Federico Villa, dal 2013 operante al Chiericati per conto dell'Università degli Studi di Bergamo, che per questo aveva firmato una convenzione retribuita con 40.000 euro dal Comune di Vicenza, e poi in proprio, dal 2015 come direttore tecnico pagato 30.000 euro dalla Fondazione Roi e, ora, direttore onorario e volontario con diritto, stabilito dallo Statuto della Roi per il direttore, di sedere nel Cda della Fondazione stessa". Le stesse domande le avevamo fatte anche al professore che mai ha risposto mentre l'Università di Bergamo, dopo aver chiesto qualche giorno per le opportune verifiche lo ha fatto prontamente il 10 aprile a firma del Direttore generale dr. Marco Rucci.
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