Archivio per tag: Banca Popolare di Vicenza
	
	
			
							
					Categorie: Politica, Fatti				
			
			
			
							
				 La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma  che doveva rivolgere, da quanto  si legge nello statuto originario, tutta la sua  attenzione ai Musei civici  di Vicenza (anzi Museo Civico al singolare, ndr). Quindi, in qualche misura, svolgeva una attività pubblica. Poi  tenendo,  giustamente, conto degli  accadimenti  della ormai scomparsa Banca Popolare di Vicenza  che hanno influito non poco sulla stessa Fondazione,  non si può non riconoscere che in buona misura  questa Fondazione diviene un  elemento  importante  della storia di Vicenza degli ultimi   20 anni (nella foto da sx Diamanti, Grossato e Valmarana i tre ultimi membri desiganti dalla BPVi insieme agli altri 4 scelti da Zonin, ndr).			
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			La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma  che doveva rivolgere, da quanto  si legge nello statuto originario, tutta la sua  attenzione ai Musei civici  di Vicenza (anzi Museo Civico al singolare, ndr). Quindi, in qualche misura, svolgeva una attività pubblica. Poi  tenendo,  giustamente, conto degli  accadimenti  della ormai scomparsa Banca Popolare di Vicenza  che hanno influito non poco sulla stessa Fondazione,  non si può non riconoscere che in buona misura  questa Fondazione diviene un  elemento  importante  della storia di Vicenza degli ultimi   20 anni (nella foto da sx Diamanti, Grossato e Valmarana i tre ultimi membri desiganti dalla BPVi insieme agli altri 4 scelti da Zonin, ndr).			
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		Il prossimo cda della Fondazione Roi non sarà espressione delle volontà del marchese Roi. Nuovo statuto lo riscriva la regione con un magistrato o il sindaco di Vicenza titolare del beneficiario unico della Roi: il Museo civico
Venerdi 22 Giugno 2018 alle 21:21 La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma  che doveva rivolgere, da quanto  si legge nello statuto originario, tutta la sua  attenzione ai Musei civici  di Vicenza (anzi Museo Civico al singolare, ndr). Quindi, in qualche misura, svolgeva una attività pubblica. Poi  tenendo,  giustamente, conto degli  accadimenti  della ormai scomparsa Banca Popolare di Vicenza  che hanno influito non poco sulla stessa Fondazione,  non si può non riconoscere che in buona misura  questa Fondazione diviene un  elemento  importante  della storia di Vicenza degli ultimi   20 anni (nella foto da sx Diamanti, Grossato e Valmarana i tre ultimi membri desiganti dalla BPVi insieme agli altri 4 scelti da Zonin, ndr).			
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			La Fondazione Roi è certamente una istituzione privata, ma  che doveva rivolgere, da quanto  si legge nello statuto originario, tutta la sua  attenzione ai Musei civici  di Vicenza (anzi Museo Civico al singolare, ndr). Quindi, in qualche misura, svolgeva una attività pubblica. Poi  tenendo,  giustamente, conto degli  accadimenti  della ormai scomparsa Banca Popolare di Vicenza  che hanno influito non poco sulla stessa Fondazione,  non si può non riconoscere che in buona misura  questa Fondazione diviene un  elemento  importante  della storia di Vicenza degli ultimi   20 anni (nella foto da sx Diamanti, Grossato e Valmarana i tre ultimi membri desiganti dalla BPVi insieme agli altri 4 scelti da Zonin, ndr).			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.			
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			Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.			
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		Biblioteca all’ex-tribunale di Vicenza: ecco la possibile bozza di progetto di Francesco Rucco per la nuova Bertoliana
Giovedi 7 Giugno 2018 alle 23:11 Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.			
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			Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.			
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					Categorie: Politica, Fatti				
			
			
			
							
				 Non è da ora, dopo aver letto  quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa  le scelte, già ventilate   nel passato e ora  ritrovate  nell'articolo sopra citato. La mia visione   di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il  rispetto assoluto  della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero  basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.			
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			Non è da ora, dopo aver letto  quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa  le scelte, già ventilate   nel passato e ora  ritrovate  nell'articolo sopra citato. La mia visione   di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il  rispetto assoluto  della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero  basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.			
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		Diocesi di Vicenza e Fai sceglieranno futuri cda Fondazione Roi? I motivi di inopportunità per rispetto del marchese Roi a cui è dovuta azione responsabilità contro "ex amico" Zonin
Martedi 15 Maggio 2018 alle 15:31 Non è da ora, dopo aver letto  quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa  le scelte, già ventilate   nel passato e ora  ritrovate  nell'articolo sopra citato. La mia visione   di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il  rispetto assoluto  della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero  basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.			
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			Non è da ora, dopo aver letto  quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa  le scelte, già ventilate   nel passato e ora  ritrovate  nell'articolo sopra citato. La mia visione   di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il  rispetto assoluto  della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero  basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.			
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					Categorie: Teatro, Economia&Aziende				
			
			
			
							
				 Debutta sabato 5 maggio, alle ore 21.00 in auditorium comunale a Marano Vicentino, lo spettacolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin", "commedia civile su una tragedia incivile" del regista Andrea Mazzacavallo. Lo spettacolo - coprodotto dai Comuni di Marano, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio e con il supporto della Casa del Consumatore di Schio - vede in scena dei cittadini, "alcuni dei quali truffati, altri no", ha detto Andrea Mazzacavallo. "Non sono attori professionisti e alcuni di loro sono stati coinvolti direttamente dalla crisi della Banca Popolare di Vicenza...			
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			Debutta sabato 5 maggio, alle ore 21.00 in auditorium comunale a Marano Vicentino, lo spettacolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin", "commedia civile su una tragedia incivile" del regista Andrea Mazzacavallo. Lo spettacolo - coprodotto dai Comuni di Marano, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio e con il supporto della Casa del Consumatore di Schio - vede in scena dei cittadini, "alcuni dei quali truffati, altri no", ha detto Andrea Mazzacavallo. "Non sono attori professionisti e alcuni di loro sono stati coinvolti direttamente dalla crisi della Banca Popolare di Vicenza...			
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		Marano Vicentino, “La seduta spiritica, ovvero, dov’è Zonin”: debutta sabato 5 lo spettacolo di Andrea Mazzacavallo sulla vicenda della Banca Popolare di Vicenza
Giovedi 3 Maggio 2018 alle 14:34 Debutta sabato 5 maggio, alle ore 21.00 in auditorium comunale a Marano Vicentino, lo spettacolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin", "commedia civile su una tragedia incivile" del regista Andrea Mazzacavallo. Lo spettacolo - coprodotto dai Comuni di Marano, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio e con il supporto della Casa del Consumatore di Schio - vede in scena dei cittadini, "alcuni dei quali truffati, altri no", ha detto Andrea Mazzacavallo. "Non sono attori professionisti e alcuni di loro sono stati coinvolti direttamente dalla crisi della Banca Popolare di Vicenza...			
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			Debutta sabato 5 maggio, alle ore 21.00 in auditorium comunale a Marano Vicentino, lo spettacolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin", "commedia civile su una tragedia incivile" del regista Andrea Mazzacavallo. Lo spettacolo - coprodotto dai Comuni di Marano, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio e con il supporto della Casa del Consumatore di Schio - vede in scena dei cittadini, "alcuni dei quali truffati, altri no", ha detto Andrea Mazzacavallo. "Non sono attori professionisti e alcuni di loro sono stati coinvolti direttamente dalla crisi della Banca Popolare di Vicenza...			
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			Bankitalia e Consob con BPVi parti civili: un altro sfregio ai risparmiatori... con Intesa in dolce attesa
Domenica 22 Aprile 2018 alle 14:22
			
							
					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Pubblicato alle 16.29, aggiornato alle 18.51. I Comuni di Marano Vicentino, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio presenteranno in anteprima alla stampa giovedì 19 aprile la produzione teatrale dal titolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin". Si tratta di uno spettacolo satirico di impegno civile, diretto dal regista Andrea Mazzacavallo, che riguarda le vicende della Banca Popolare di Vicenza e le conseguenze che queste hanno avuto nel tessuto sociale."La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin" vuole essere un modo per focalizzare l'attenzione del pubblico su una problematica sensibile, attraverso un'opera teatrale popolare e condivisa con il territorio. 			
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			Pubblicato alle 16.29, aggiornato alle 18.51. I Comuni di Marano Vicentino, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio presenteranno in anteprima alla stampa giovedì 19 aprile la produzione teatrale dal titolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin". Si tratta di uno spettacolo satirico di impegno civile, diretto dal regista Andrea Mazzacavallo, che riguarda le vicende della Banca Popolare di Vicenza e le conseguenze che queste hanno avuto nel tessuto sociale."La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin" vuole essere un modo per focalizzare l'attenzione del pubblico su una problematica sensibile, attraverso un'opera teatrale popolare e condivisa con il territorio. 			
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		"La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin", coproduzione satirica su dramma risparmiatori BPVi di Marano Vicentino, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio
Lunedi 16 Aprile 2018 alle 18:51 Pubblicato alle 16.29, aggiornato alle 18.51. I Comuni di Marano Vicentino, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio presenteranno in anteprima alla stampa giovedì 19 aprile la produzione teatrale dal titolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin". Si tratta di uno spettacolo satirico di impegno civile, diretto dal regista Andrea Mazzacavallo, che riguarda le vicende della Banca Popolare di Vicenza e le conseguenze che queste hanno avuto nel tessuto sociale."La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin" vuole essere un modo per focalizzare l'attenzione del pubblico su una problematica sensibile, attraverso un'opera teatrale popolare e condivisa con il territorio. 			
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			Pubblicato alle 16.29, aggiornato alle 18.51. I Comuni di Marano Vicentino, Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio presenteranno in anteprima alla stampa giovedì 19 aprile la produzione teatrale dal titolo "La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin". Si tratta di uno spettacolo satirico di impegno civile, diretto dal regista Andrea Mazzacavallo, che riguarda le vicende della Banca Popolare di Vicenza e le conseguenze che queste hanno avuto nel tessuto sociale."La seduta spiritica, ovvero, dov'è Zonin" vuole essere un modo per focalizzare l'attenzione del pubblico su una problematica sensibile, attraverso un'opera teatrale popolare e condivisa con il territorio. 			
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Oggi il GdV, dopo l'ennesima sconfitta casalinga del fu Lanerossi, titola sul fallimento sportivo, dopo quello economico-finanziario ed etico (ahi, ahi Vicenza!), di una squadra che per i tifosi che ha meriterebbe ben altra città. Lo stesso curatore  fallimentare del Vicenza Calcio Nerio De Bortoli si lascia sfuggire o, meglio, urla che se potesse non rifarebbe questa esperienza. Perchè? Per colpa dei tifosi che ora contestano anche lui, "presidente" pro tempore tribunalizio del club?			
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			Oggi il GdV, dopo l'ennesima sconfitta casalinga del fu Lanerossi, titola sul fallimento sportivo, dopo quello economico-finanziario ed etico (ahi, ahi Vicenza!), di una squadra che per i tifosi che ha meriterebbe ben altra città. Lo stesso curatore  fallimentare del Vicenza Calcio Nerio De Bortoli si lascia sfuggire o, meglio, urla che se potesse non rifarebbe questa esperienza. Perchè? Per colpa dei tifosi che ora contestano anche lui, "presidente" pro tempore tribunalizio del club?			
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		Il fallimento del Vicenza Calcio e l'apoteosi ... dell'ipocrisia del "sistema Vicenza"
Domenica 1 Aprile 2018 alle 11:26 Oggi il GdV, dopo l'ennesima sconfitta casalinga del fu Lanerossi, titola sul fallimento sportivo, dopo quello economico-finanziario ed etico (ahi, ahi Vicenza!), di una squadra che per i tifosi che ha meriterebbe ben altra città. Lo stesso curatore  fallimentare del Vicenza Calcio Nerio De Bortoli si lascia sfuggire o, meglio, urla che se potesse non rifarebbe questa esperienza. Perchè? Per colpa dei tifosi che ora contestano anche lui, "presidente" pro tempore tribunalizio del club?			
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			Oggi il GdV, dopo l'ennesima sconfitta casalinga del fu Lanerossi, titola sul fallimento sportivo, dopo quello economico-finanziario ed etico (ahi, ahi Vicenza!), di una squadra che per i tifosi che ha meriterebbe ben altra città. Lo stesso curatore  fallimentare del Vicenza Calcio Nerio De Bortoli si lascia sfuggire o, meglio, urla che se potesse non rifarebbe questa esperienza. Perchè? Per colpa dei tifosi che ora contestano anche lui, "presidente" pro tempore tribunalizio del club?			
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			Il "socio tipo" BPVi chiede come i candidati alle politiche proveranno a far rimborsare il maltolto: rispondono Coviello, Canale, Rosini e Dandrea
Martedi 27 Febbraio 2018 alle 20:24
Nell'incontro di ieri organizzato a Schio dalla Casa del Consumatore e di cui vi abbiamo riferito pubblicando anche il video integrale della parte con le domande uffficiali di Elena Bertorelli alla fine uno dei presenti ha fatto una domanda riassuntiva sui rimborsi attesi dai soci BPVi ai quattro relatori:Â Giovanni Coviello, Coordinatore cittadino del Psi di Vicenza e Candidato al Senato Veneto 2 (Vicenza, Padova e Verona), i due candidati alla Camera Luca Canale per M5SÂ e Luca Rosini per 10 Volte Meglio oltre a Massimiliano Dandrea, non candidato larResponsabile della Consulta "Tutela del risparmio" della Lega.
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Continuo a non capire perché non si riesce a fare trasparenza sulla gestione passata della Fondazione Roi e sul ruolo vicentino del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Può sembrare una questione marginale rispetto ad altri problemi della città. Ma proprio per questo, per la semplicità tecnica delle vicende citate, non si comprende perché non si reagisca con chiarezza agli errori del passato e non si volti pagina. Leggo l’articolo del direttore Giovanni Coviello e, sobbalzando sulla sedia, apprendo che il prof. Villa ha mentito a tutti (visto che lo ha detto anche alla stampa) quando ha pubblicamente sostenuto di aver chiesto alla Università di Bergamo, dalla quale dipende, l’autorizzazione ad assumere gli incarichi vicentini. Per tale fatto ha anche subito un provvedimento di “censuraâ€.			
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			Continuo a non capire perché non si riesce a fare trasparenza sulla gestione passata della Fondazione Roi e sul ruolo vicentino del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Può sembrare una questione marginale rispetto ad altri problemi della città. Ma proprio per questo, per la semplicità tecnica delle vicende citate, non si comprende perché non si reagisca con chiarezza agli errori del passato e non si volti pagina. Leggo l’articolo del direttore Giovanni Coviello e, sobbalzando sulla sedia, apprendo che il prof. Villa ha mentito a tutti (visto che lo ha detto anche alla stampa) quando ha pubblicamente sostenuto di aver chiesto alla Università di Bergamo, dalla quale dipende, l’autorizzazione ad assumere gli incarichi vicentini. Per tale fatto ha anche subito un provvedimento di “censuraâ€.			
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		Anche dopo la "censura" comminata a Giovanni Villa non si riesce a fare trasparenza sulla gestione della Fondazione Roi: perchè?
Mercoledi 17 Gennaio 2018 alle 18:15 Continuo a non capire perché non si riesce a fare trasparenza sulla gestione passata della Fondazione Roi e sul ruolo vicentino del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Può sembrare una questione marginale rispetto ad altri problemi della città. Ma proprio per questo, per la semplicità tecnica delle vicende citate, non si comprende perché non si reagisca con chiarezza agli errori del passato e non si volti pagina. Leggo l’articolo del direttore Giovanni Coviello e, sobbalzando sulla sedia, apprendo che il prof. Villa ha mentito a tutti (visto che lo ha detto anche alla stampa) quando ha pubblicamente sostenuto di aver chiesto alla Università di Bergamo, dalla quale dipende, l’autorizzazione ad assumere gli incarichi vicentini. Per tale fatto ha anche subito un provvedimento di “censuraâ€.			
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			Continuo a non capire perché non si riesce a fare trasparenza sulla gestione passata della Fondazione Roi e sul ruolo vicentino del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Può sembrare una questione marginale rispetto ad altri problemi della città. Ma proprio per questo, per la semplicità tecnica delle vicende citate, non si comprende perché non si reagisca con chiarezza agli errori del passato e non si volti pagina. Leggo l’articolo del direttore Giovanni Coviello e, sobbalzando sulla sedia, apprendo che il prof. Villa ha mentito a tutti (visto che lo ha detto anche alla stampa) quando ha pubblicamente sostenuto di aver chiesto alla Università di Bergamo, dalla quale dipende, l’autorizzazione ad assumere gli incarichi vicentini. Per tale fatto ha anche subito un provvedimento di “censuraâ€.			
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					Categorie: Politica, Fatti				
			
			
			
							
				 Ma  c'è bisogno del prof. Villa a Vicenza? I Musei vicentini non possono  proprio farne a meno? Le domande sorgono spontanee poiché da quando  Giovanni Carlo Federico Villa è sbarcato a Vicenza, attorno al Museo, e  più in generale alle iniziative della Cultura, avvengono episodi che  fanno sorgere dei dubbi sulle scelte dell'Amministrazione comunale e in  particolare dell'uscente vicesindaco e assessore alla cultura Jacopo  Bulgarini d'Elci. Vediamo sinteticamente di ricordarne qualcuno. La prima questione è la natura fumosa ed equivoca del suo incarico a Vicenza.			
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			Ma  c'è bisogno del prof. Villa a Vicenza? I Musei vicentini non possono  proprio farne a meno? Le domande sorgono spontanee poiché da quando  Giovanni Carlo Federico Villa è sbarcato a Vicenza, attorno al Museo, e  più in generale alle iniziative della Cultura, avvengono episodi che  fanno sorgere dei dubbi sulle scelte dell'Amministrazione comunale e in  particolare dell'uscente vicesindaco e assessore alla cultura Jacopo  Bulgarini d'Elci. Vediamo sinteticamente di ricordarne qualcuno. La prima questione è la natura fumosa ed equivoca del suo incarico a Vicenza.			
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I musei vicentini e la Fondazione Roi non possono proprio fare a meno del prof. Giovanni Villa?
Giovedi 14 Dicembre 2017 alle 16:11 Ma  c'è bisogno del prof. Villa a Vicenza? I Musei vicentini non possono  proprio farne a meno? Le domande sorgono spontanee poiché da quando  Giovanni Carlo Federico Villa è sbarcato a Vicenza, attorno al Museo, e  più in generale alle iniziative della Cultura, avvengono episodi che  fanno sorgere dei dubbi sulle scelte dell'Amministrazione comunale e in  particolare dell'uscente vicesindaco e assessore alla cultura Jacopo  Bulgarini d'Elci. Vediamo sinteticamente di ricordarne qualcuno. La prima questione è la natura fumosa ed equivoca del suo incarico a Vicenza.			
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			Ma  c'è bisogno del prof. Villa a Vicenza? I Musei vicentini non possono  proprio farne a meno? Le domande sorgono spontanee poiché da quando  Giovanni Carlo Federico Villa è sbarcato a Vicenza, attorno al Museo, e  più in generale alle iniziative della Cultura, avvengono episodi che  fanno sorgere dei dubbi sulle scelte dell'Amministrazione comunale e in  particolare dell'uscente vicesindaco e assessore alla cultura Jacopo  Bulgarini d'Elci. Vediamo sinteticamente di ricordarne qualcuno. La prima questione è la natura fumosa ed equivoca del suo incarico a Vicenza.			
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