Categorie: Politica
Martedi 25 Aprile 2017 alle 12:59
Tra le possibilità offerte dal
web ce n'è una che terrorizza il potere: la durevolezza della memoria. Seguono le paure causate esclusivamente dai social: l'immediatezza della confutazione e la percezione di non essere più soli. La religione contemporanea del politically correct è posta a difesa dalle paure più in voga tra i mistificatori di regime, e non solo. Nel passato si additavano "gli scostumati e gli screanzati" che osavano efficacemente contraddire nel merito le balle del potere, le "rivoluzioni però non sono un pranzo di gala", altrimenti non solo rivoluzioni. Intanto con stillicidio quotidiano, nella religione del politicamente corretto sono confluiti i culti dell'emancipazione femminile, della filosofia gender, della filosofia dell'accoglienza.
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Categorie: Politica, Religioni, Storia
Lunedi 24 Aprile 2017 alle 10:10
Premessa per il direttore: Visto che non sono buona né con il Papa, né con l'Anpi... veda lei se pubblicare, io chiedo sempre ospitalità , lei me la dà , altri tagliano o mi impongono tagli, ma poi se uno non pubblica non mi arrabbio.
Ricorre il 24 aprile Yom HaShoah (×™×•× ×”×©×•××” yom ha-sho'Äh), conosciuta anche come Giornata del Ricordo della Shoà e cade il ventisettesimo giorno di Nissan. In origine si pensava di celebrarla il 15 del mese (calendario ebraico lunisolare), data che fu subito scartata perché coincideva con il primo giorno di Pesach (Pasqua ebraica) e si scelse il 27 di Nissan, in cui ricorre anche l'anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia (19 aprile 1943, che è il centonovesimo giorno del calendario gregoriano). Fu una scelta ragionata con il pragmatismo ebraico, cade otto giorni prima di Yom Ha'atzmaut'ut, ovvero la festa dell'indipendenza di Israele e la legge fu firmata da David Ben Gurion e Yitzhak Ben Zvi, allora rispettivamente Primo Ministro e Presidente di Israele (qui la photo gallery).
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Categorie: Diritti umani
Lunedi 17 Aprile 2017 alle 21:10
Si spendono senza ritegno le parole che seguono l'uccisione di una donna da parte del marito o del compagno, parole che ruotano troppo spesso attorno al possibile o intuibile movente perchè il trovarlo appare essere ai più un giustificativo al tremendo gesto. E allora si va a scavare nella vita di coppia, attraverso le parole dei vicini, degli amici e dei parenti; come se la mente umana potesse essere facilmente scrutabile e comprensibile attraverso il quotidiano incrociarsi. Ed hanno un sapore amaro le possibili cause perchè impediscono alla nostra coscienza di riflettere, di saltare l'ostacolo dell'apparenza e del ritorno, il più presto possibile, al quieto vivere. Fa male e al contempo mette paura e angoscia porsi seriamente di fronte ai vari casi di
femminicidio.
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Categorie: La Voce del Sileno
Domenica 2 Aprile 2017 alle 11:30
L'appellativo di "
intellettuale" è ancor oggi in grande auge. Infatti, è quasi un titolo onorifico con il quale vengono definiti filosofi, politologi, sociologi, letterati, scrittori e perfino scienziati che si occupano della natura nei suoi molteplici aspetti. Il termine è molto è diffuso, ma in realtà non è molto antico, La sua nascita è certa e precisa, risale all'
Affaire Dreyfus che coinvolse in polemiche senza fine molti esponenti della cultura francese. Il 14 gennaio 1898 sul giornale
L'Aurore, che aveva pubblicato il giorno prima il celebre testo di
Emile Zola J'accuse compare un
Manifesto degli intellettuali. E' l'atto di nascita del nome e soprattutto fin da allora ne viene definita la funzione.
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Categorie: Politica, Fatti
Giovedi 23 Marzo 2017 alle 08:40
Li chiamano "
lupi solitari" eppure lavorano in equipe, su un kit d'istruzioni composto di sessantaquattro pagine (nella foto la copertina, ndr), facilmente reperibile in internet (
leggi nota di un quotidiano inglese, ndr), in lingua inglese e di facile traduzione, aggiornato e firmato dal regime del terrore, l'
Isis, in cui si spiega ai lupi solitari e a piccole cellule terroristiche come mantenere l'anonimato mentre si organizzano gli attentanti. Non è un best seller di prima edizione, ma un plagio, una revisione e un riaggiornamento del manuale scritto da
Al-Qaeda, del quale ora l'Isis si appropria anche dei diritti d'autore oltre che del ben più doloroso diritto alla vita di chi la pensa diversamente da loro. Dovessi dare un titolo a questo manuale sarebbe "
Grande e perpetua beffa all'intelligence", sottotitolo "
pane quotidiano dei terroristi islamici".
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Categorie: Religioni
Domenica 12 Marzo 2017 alle 23:36
Caro Direttore, ti ringrazio per avermi girato l'invito di don Giuseppe dal Ferro e per avermi chiesto di andare ad assistere all'evento (
al Teatro San Marco dalle ore 15.30 alle 18, si è svolto il Convegno delle religioni, ndr) per conto del giornale. No, grazie, oggi, domenica, è
Purim e ho referito passare la Giornata a chiacchierare con i miei amici, visto che in questo periodo non posso fare gli spostamenti che facevo negli anni passati. Ma ti pare? Un convegno di religioni che esclude l'ebraismo... Certo i prelati avranno la risposta pronta "
Abbiamo invitato ma ci hanno detto che è Purim" ed io rispondo "
Ma se un Rabbino vi invita durante una Festa Cristiana voi ci andate?". Preciso che l'invito va inoltrato per tempo a una Personalità e mai in una ricorrenza festiva.
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Categorie: Politica, Storia
Venerdi 3 Marzo 2017 alle 22:07
Gentile Direttore, in una lettera di circa un mese fa, ripercorrendo questi ultimi 10 anni che hanno visto accadimenti per certi versi surreali, in particolare la gestione della questione "
Dal Molin" da parte dell'Amministrazione, concludevo con una vena amara: Vicenza è profondamente cambiata, chissà come sarà in futuro. Voglio comparteciparla di una vicenda personale, sotto forma di lettera che volevo indirizzare in particolare ad un amico ma pensandoci potrebbe valere anche per altri amici con i quali, a modo mio, ho marciato nelle numerose manifestazioni contro il progetto della
nuova base Usa. Per una maggiore comprensione della missiva, che di seguito scrivo e che vi chiedo di pubblicare (e di seguito la pubblichiamo, ndr), chiarisco la mia posizione rispetto alla questione. Inizialmente ero certamente proccupato nella previsone dell'accorpamento della 173°, successivamente vedendo lo smantellamento della pista di volo e da altri indizi si poteva capire che era in corso una revisione dei programmi militari in
Africom, per asempio, ma anche con il
Coespu,
Gendarmeria Europea e
Coe...
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Categorie: Diritti umani, Fatti
Martedi 28 Febbraio 2017 alle 08:59
Non fa nemmeno più discutere
il recente caso di suicidio assistito di DJ Fabo, esso altro non è che l'apice di una visione del mondo e della vita si dice. In realtà non è che l'evidenziazione di una visione solo singolare del mondo e della vita."
Io penso così" e coloro che mi attorniano, singoli anch'essi, non possono far altro che accettare quello che io considero valido per me, ciò che esprimo. Lo Stato non può che ratificare le mie decisioni, qualsiasi esse siano e soprattutto nessuno può a nessun titolo intervenire: io sono io e tutto è quello che io dico essere. Le mie azioni sono mie, chi condivide con me quanto io ritengo di pensare ed agire, può solo, se io non posso agire, agire per me. Il suicido, l'eutanasia o come si voglia chiamare il fine vita è una mia scelta. La scelta non ha nessun connotato perché ciò che io scelgo è sempre equivalente a qualsiasi altra possibile scelta.
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Categorie: Politica, Fatti
Domenica 12 Febbraio 2017 alle 11:13
L'ultima lettera di Michele (trentenne, grafico, stanco di respirare aria fritta e alimentarsi di falsesperanze) da quando è stata pubblicata dal
Messaggero Veneto (la riportiamo in fondo*, ndr) ha guadagnato attenzioni, riflessioni, discussioni e inevitabili dubbi, retropensieri, sospetti. Tuttavia il "caso" si è imposto con una forza paradigmatica in grado di eccedere i confini locali e per di più capace di cristallizzare un contesto. La "meglio gioventù" spalle al muro, inghiottita dal baratro. Un dramma familiare, e non solo: la corrispondenza si moltiplica nei social. E la "notizia" originale tracima ben oltre il giornalismo ai tempi di Internet. Soprattutto perché, di fatto, squaderna la stessa lacrima degli irreversibili tramonti a Nord Est. Comunque, questo è il suicidio del quadrante che - fra Vicenza e Trieste, Venezia e Trento, Treviso e Udine - si era immaginato "regione europea", "modello di sviluppo 3.0" o perfino "variabile indipendente" da Roma Ladrona, precipitando invece dentro la Grande Crisi che ha desertificato - insieme ai capannoni all'ombra di ogni campanile - anche l'ideologia dell'intrapresa formato individuale.
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Categorie: Politica
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 09:50
Per fortuna che non è "assessore alla cultura", ci sarebbe da ridire e molto sulla mancanza di stile dell'Assessore Vicesindaco di Vicenza
Jacopo Bulgarini d'Elci. Sappiamo che ha frequentato la "piccola Atene" di Vicenza, quel Liceo classico che ha avuto Santi e poeti come direttori e ha plasmato la classe dirigente della città berica, sappiamo che è stato studente della Facoltà di Filosofia della prestigiosa Università di Padova, sappiamo che si è dilettato di pubblicare qualche articolo che lasciava intravvedere almeno qualche capacità critica, sappiamo che la "ploitica" con i suoi annessi e connessi è la sua vera attività lavorativa dal 2008, sappiamo che è stato "prodotto" come vicesindaco di Vicenza ma non ha partecipato alle elezioni democratiche, ma imposto da chi,
Achille Variati, fin dai suoi primi vagiti ha fatto della politica il suo mestiere e reddito e ha cavalcato l'onda del "No Dal Molin" come chiave per la sua elezione.
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