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Domenica allo stadio Mercante di Bassano del Grappa sarà di scena una delle corazzate del girone: l’Alessandria. Ma nessuno ha paura dei grigi, tantomeno il colosso della retroguardia Enrico Zanella. Il forte centrale scledense ha assaggiato la categoria per la prima volta nello scorso torneo (a 19 anni era compagno di squadra di Nichele e Tomei in D al Sandonà-Jesolo quando i coetanei Toninelli e Proietti militavano in C1) ma da allora ne ha fatta di strada. Prima le 13 presenze durante la gestione Rastelli ed ora una quasi titolarità ottenuta con pieno merito.

Zanella è un ragazzo particolarmente sveglio, i suoi non sono concetti banali, è un piacere starlo ad ascoltare. Con il suo fisico da corazziere ha tenuto a bada alcuni dei centravanti più pericolosi del torneo, domenica contro il Real Vicenza ha sovrastato l’attaccante biancorosso Strizzolo. Finora ha mostrato qualità come anticipo palla a terra e di testa, piede educato ma, forse, gli manca ancora la malizia e la cattiveria che Petrone chiede ai suoi difensori. Rimane il fatto che, a parte il blackout generale che ha coinvolto tutta la squadra al Menti ad inizio ripresa, Zanella ha evidenziato notevoli progressi rispetto a qualche mese fa: «In realtà non sto crescendo solo io – si schernisce big Zanella –  è tutto il gruppo che ha fatto dei miglioramenti notevoli dal primo giorno di ritiro ad oggi. L’anno scorso avevamo più qualità ed esperienza ma a livello di coesione di gruppo non c’è paragone. Nelle condizioni attuali è molto più facile esprimersi al meglio, progredire come singolo e come squadra. In ogni caso l’esperienza dello scorso torneo mi è servita tanto, ho captato tanti «segreti» dai giocatori più esperti come Bertoli e Basso. Quest’anno giocando di più e avendo la fiducia del mister ho la possibilità di concretizzare quell’esperienza e dimostrare le mie qualità. Errori, comunque, ne faccio anche ancora tanti…». Zanella ha parole dolci per i compagni di squadra: «Chi mi ha stupito di più? Iocolano direi di no, aveva solo bisogno di tempo e fiducia, non mi sorprende il suo rendimento. Forse un po’ Tommy (Maistrello ndr) perché per uno con il suo fisico non è facile fare così bene giocando poco. Eppure ha referto ci sono due gol e anche una traversa. Si vede che ha le potenzialità per fare bene, noi contiamo anche su di lui per arrivare tra le prime otto, un traguardo che sarebbe straordinario».

Via gli errori. Nella trasferta di Vicenza qualcosa non ha funzionato dopo il thé caldo. Troppi errori, troppe sbadataggini che non si erano riscontrate finora nel Soccer Team. Petrone, fin da subito, ha aizzato i suoi alla concentrazione massima indicando come esempio positivo la cattiveria espressa dai centrali vicentini Stefani e Mei: «Forse rendendoci conto che nel primo tempo avevamo dominato – continua il difensore – abbiamo pensato di poterla gestire facilmente, consentendoci il lusso di abbassare i ritmi. Ed invece siamo andati in grossa difficoltà. Deve servirci di lezione ed intanto lavoriamo sugli errori commessi perché non si ripetano».

Lotta senza esclusione di colpi. Il campionato di C2 più difficile della storia si sta rivelando estremamente equilibrato. Per farla franca la compagine giallorossa dovrà tirare al massimo fino a giugno. E i punti messi 

adesso nel granaio diventeranno ossigeno puro quando i giallorossi incapperanno nel classico periodo negativo: «Siamo stati messi in guardia fin dall’inizio sulle insidie di questo torneo. Ci giochiamo tutti tantissimo. Sappiamo che ogni domenica non possiamo permetterci di sprecare punti. Finora non abbiamo visto lo squadrone che domina ma ci sono una lunga serie di compagini competitive e tra queste ne vedo alcune come Alessandria e Mantova che non sono partite benissimo ma che alla lunga faranno emergere i reali valori. Vedi il Monza che sembra aver ingranato. Il Santarcangelo? Mi ricorda il Castiglione dello scorso anno, alla lunga qualcosa mollerà. Noi siamo lì, sappiamo di dover soffrire ma siamo consapevoli di avere delle qualità e ci crediamo fortissimamente». Il Soccer Team che marcia come un treno lanciato in casa, balbetta in trasferta a livello di risultati. Domenica si gioca in casa e l’avversario è uno di quelli tosti:  «Mi aspetto una gran partita da parte nostra. Per come lo conosco io il Bassano si esalta in questi appuntamenti, faremo una grande partita al cospetto di un grande avversario».