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Ucci ucci, sento odore di Galan...ucci. Ora il segugio Berlato caccia la preda lungo i fiumi

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 8 Giugno 2013 alle 16:24 | 0 commenti

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Dopo le sue denunce «presso varie procure, tra cui quella vicentina» per verificare «l'eventuale esistenza di un sistema di malaffare nella gestione degli appalti veneti con gangli traversali ai partiti che potrebbero coinvolgere anche il Pdl» e dopo i primi riscontri delle inchieste sul filone Baita Mantovani, l'eurodeputato nonché coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, Sergio Berlato, preannuncia nella conferenza appena terminata un nuovo faldone di documenti che porterà agli inquirenti (a seguire il video completo).

Questo nuovo filone di "dubbi/accuse" si riferisce ai «lavori assegnati col ricorrente sistema della somma 'urgenza nel settore idraulico e che sarebbero accompagnati anche da fatture emesse senza chela certezza che i lavori siano stati effettuati soprattutto a Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia .. Con referenti il Genio civile e le altre autorità pubbliche competenti al riguardo così sottraendo lavoro a chi rischia di dover chiudere e facendo confluire fondi pubblici, mal spesi o dissipati, verso le solite aziende.».

Questo, faldone come il precedente, nasce da documentazione portata a Sergio Berlato  da imprenditori veneti che «osservano come per loro scarseggino gli appalti, tutti deviati verso i soliti noti», per tanti, tra cui il collega Renzo Mazzaro, autore del libro inchiesta «I padroni del Veneto» e attivamente presente alla conferenza stampa, facenti riferimento alla cosiddetta galassia Galan Sartori, mai citata esplicitamente da Berlato, anche se i suoi larghi sorrisi che accompagnavano le ripetute "provocazioni", oltre che di chi umilmente vi scrive, anche e soprattutto di Mazzaro, apparivano più che un cortese "sviamento" delle personalizzazioni come una ammiccante conferma.

«Il sistema, se confermato, sarebbe trasversale - osserva Berlato - anche perché chi eventualmente divide torte illecite lo fa assegnandone fette all'altra parte per vincolarla a una colpevole e omertosa complicità. Ma il compito mio e del coordinamento provinciale è denunciare le asserite anomalie lasciando ai magistrati il compito di verificare e sperando che i nostri esponenti di vertice risultino al di fuori di ogni sospetto, questo per la credibilità del partito e a tutela di chi vi si impegna onestamente...».

Chiara la provocazione di Berlato, fatta, bisogna dirlo, con una coraggiosa battaglia.

Ad annuire e ad appoggiarla moltissimi dirigenti locali provinciali del Pdl oggi presenti, tra cui l'ex sindaco Enrico Hüllweck, che ha rimpianto i tempi della politica fatta per ideali e non per interessi, e l'ing. Giovanni Mazzotta, ex militare, ex dirigente Fincantieri, tra i fondatori di Forza Italia e ora titolare di uno studio di ingegneria.

Una prova aneddoto delle denunce? «Se si scoprisse - dice Berlato- che un camion ha fatto decine di viaggi per trasporto materiali, fatturati e pagati, e quel camion è fermo da tempo in una rimessa perché non funzionante, cosa vi chiedereste?».

La risposta ai magistrati. 

 

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, Giancarlo Galan, appalti, Renzo Mazzaro

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