Regione, bilancio: bocciate tutte le proposte della minoranza
Mercoledi 20 Marzo 2013 alle 22:52 | 0 commenti
La maggioranza ha ritrovato compattezza. Probabilmente la lunga sosta imposta da Ciambetti dopo l'approvazione dell'emendamento sulle "vongole" avrà fatto bene a Lega Nord e Pdl. Il fronte comune è stato ristabilito, le piccole discrepanze interne son state messe da parte per viaggiare uniti verso l'approvazione del bilancio e non lasciare troppo spazio alle proposte della minoranza.
Che oggi se l'è viste bocciare tutte: l'aumento di risorse per il trasporto pubblico invocato a gran voce dal vice-presidente del Pd, Stefano Fracasso; lo stanziamento di fondi maggiori per gli enti di formazione professionale, i 15 milioni di euro richiesti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Respinti al mittente (sempre il Pd) anche le richieste di finanziare il progetto definitivo per la variante alla statale 12 e per la contribuzione a quella del Pasubio in provincia di Vicenza. Stessa sorte per l'emendamento che voleva un acconto di 19 milioni per le opere complementari al Passante, così da evitare il tornello del casello Dolo-Mirano. Il Consiglio non ha mostrato crepe. Tant'è vero che l'unico emendamento passato è stato portato in aula dall'assessore all'ambiente Maurizio Conte, che ha ottenuto lo stanziamento di 100mila euro per favorire la stipula dei contratti-fiume, con lo scopo di migliorare la gestione dell'acqua. In quasi dieci ore di consiglio regionale (iniziato alle 10 di stamattina ed andato avanti ben oltre le 20 con appena due sospensioni) Lega Nord e Pdl non l'hanno fatta passare liscia ai partiti di minoranza. Ed intorno alle 19 l'assessore Ciambetti s'è presentato in aula per presentare informalmente ai partiti il maxiemendamento di sintesi: 14 milioni al fondo per l'emergenza sociale, 23 al sostegno alle imprese, 406 al trasporto regionale (non un euro in più di quanto già previsto nel bilancio di previsione), 12 milioni per l'agricoltura e 6 al fondo strategico per il turismo. Le minoranze hanno accolto senza troppe critiche il fondo per l'emergenza sociale e pure i capitoli legati ad agricoltura e turismo. Ma sul sostegno alle imprese e sul trasporto pubblico è molto probabile che continueranno a dar battaglia. Soprattutto il Pd, che vuol vederci chiaro sui 23 milioni per l'impresa e vorrebbe trasparenza sulla distribuzione e maggiori risorse, nell'opera di riparto, da destinare a consorzi fidi. Sul trasporto pubblico ferma la posizione del Pd ed in maniera particolare di Fracasso: 406 milioni non bastano e per garantire un minimo salto di qualità a servizi obsoleti ne occorrono almeno un'altra ventina.
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