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È Semprepiù Impresa: Popolare di Vicenza e Confagricoltura Veneto a braccetto

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 12 Marzo 2013 alle 11:54 | 0 commenti

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Tempi grami per gli imprenditori, critiche per le banche e incertezze politiche sono il quadro di riferimento per l'accordo di collaborazione annunciato mentre scriviamo da Gianni Zonin e Giangiacomo Gallarati Scotti, i presidenti, rispettivamente, della Banca Popolare di Vicenza e di Confagricoltura Veneto, assistiti dai loro direttori generali Samuele Sorato e Sergio Bucci (a seguire video e nota ufficiale di dettaglio).

Se l'agricoltura, mondo in cui pure opera Zonin con le sue aziende vitivinicole, è un mondo tradizionalmente conservativo, hanno detto i presenti, la sua crescita oggi è ostacolata dalle limitazini e dalle lentezze nella concessione del credito.

Proprio su questo fronte cercherà di portare vantaggi l'accordo sottoscritto e che avrà come strumenti principali condizioni di particolare favore concesse agli agricoltori che utilizzino il conto Semprepiù Impresa Programma Agricoltori e accessi alle linee di finanziamento di Mondo Verde.

Confagricoltura Veneto, che raccoglie la metà degli imprenditori veneti del settore, e la Banca Popolare di Vicenza, uno dei primi dieci istituti di credito italiani ma che rimane fortemente legato al territorio, ha sottolineato Zonin particolarmente soddisfatto della stagione vinicola, grazie anche al boom del prosecco, hanno espresso più che l'augurio la volontà di sostenere finanziariamente gli imprenditori agricoli che soffrono anche loro di una contrazione di mercato.

Il presidente Zonin ha approfittato dell'occasione per ribadire le buone prospettive della BpVI che si fa forte, soprattutto, di una crescita del 12% della raccolta diretta che consente di sostituire gradualmente la raccolta sugli onerosi mercati finanziari, condizionati anche dal sistema di rating internazionale e dalle nebbie che avvilgono le prospettive di governabilità del Paese.

Maggiore raccolta diretta, insiste Sorato, con la  conseguente maggiore redditività  accompagnata dalla capitalizzazione attuale e dal rispetto delle indicazioni di Bankitalia, vuol dire maggiore possibilità di impieghi e in questa prospettiva banca e associazione datoriale si mostrano ottimisti dopo l'accordo appena presentato. 

Ottimismo, quello più volte mostrato da Zonin e Gallarati Scotti Bonaldi, che si scontra con l'incapacità degli ultimi governi di fare cose diverse dall'aumento delle tasse con la conseguente esplosione del voto grillino di protesta.

Prova a concretizzarlo in suggerimenti anti recessione il presidente di Confagricoltura Veneto, anche tenendo conto degli agricoltori che avessero votato M5S, mentre si astiene volutamente e istituzionalmente da considerazioni  politiche Zonin che un invito pro consumi, e pro domo sua, lo fa ai suoi correntisti o azionisti grillini: «bevete un bicchiere di buon vino, Zonin ovviamente».


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