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Spv, il racconto dell'incontro a Veneto Strade tra M5S e Vernizzi

Di Edoardo Pepe Lunedi 14 Aprile 2014 alle 21:01 | 0 commenti

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«In data odierna una delegazione di Parlamentari composta dai Deputati D’Incà, Cozzolino, Brugnerotto e i Senatori Cappelletti e Girotto si è recata, assieme ad alcuni ricorrenti ed espropriati, presso la Sede di Veneto Strade, a Mestre, per chiarire con l’ing. Vernizzi  e l’ing. Fasiol, in un appuntamento già fissato la settimana scorsa al termine della visita in Procura a Venezia, i numerosi punti ancora oscuri sullo stato di avanzamento dei lavori dell’Autostrada Pedemontana Veneta»: è così che a firma dello Staff del Senatore M5S Enrico Cappelletti si dà conto della visita di una Delegazione Parlamentare M5S ed espropriati al Commissario Straordinario Pedemontana Veneta Ing.Vernizzi, Veneto Strade.

Secondo la delegazione oggi si sarebbe «finalmente materializzato il vertice di Veneto Strade, cosi’ inaccessibile altrimenti, facendo sfoggio di grande apertura sia verso la Delegazione parlamentare che verso gli espropriati e verso la stampa». 

I Parlamentari hanno consegnato la richiesta di accesso agli atti tra cui in particoalare:

- l’elenco dettagliato delle opere temporaneamente sospese

- la copia delle “relazioni generali”di ciascun progetto esecutivo

- la polizza della garanzia fideiussoria rilasciata dalla S.I.S

- due valutazioni di impatto ambientale mancanti

- gli elaborati veri e propri della Superstrada, per poter verificare gli espropri

La richiesta nasce dal «preciso obiettivo di far luce su un progetto esecutivo» che al Movimento 5 Stelle risulta parziale ed incompleto.

Dopo i due dinieghi già ricevuti per due precedenti richieste di accesso agli atti dallo stesso Commissario che aveva motivato il rifiuto con una sentenza del TAR e del Consiglio di Stato «assolutamente prive di ogni fondamento, in quanto riferite a casistiche diverse», i Parlamentari hanno chiesto ed avrebbero ottenuto di «mettere “nero su bianco” la consegna dei documenti che avverrà , a firma del Commissario, il 14 Maggio prossimo».

Dopo aver evidenziato come quello odierno sia «un passo decisivo nel percorso di avvicinamento alla trasparenza su un progetto di finanza da 2 miliardi di euro» i parlamentari M5S dichiarano di aver «strappato» un’altra importante promessa come «quella dell’inserimento nel sito di Veneto Strade di un numero verde per gli espropriati i quali, spesso, vengono sopraffatti dall’arrivo dei picchettaggi dei terreni, senza possibilità di confrontare le tavole degli  elaborati con l’effettivo esproprio».

La nota pentastellata concude riaffermando «con forza che il progetto SPV rappresenta una violazione del bene comune ed una devastazione del territorio. La legalità e la trasparenza sono stritolati dallo stretto intreccio tra  imprese e finanza»e ribadendo «la posizione del M5S contro la costruzione di questa opera, sulla quale attendiamo il giudizio della Corte Costituzionale che si pronuncerà, tra fine maggio e luglio 2014, sulla legittimità del Commissario e di conseguenza, su tutti i suoi decreti».


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