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Guerra a Gaza, un corteo per la Palestina manifesterà per le vie di Vicenza

Di Edoardo Andrein Giovedi 24 Luglio 2014 alle 20:27 | 0 commenti

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Le bandiere palestinesi sfileranno per le vie di Vicenza domani, venerdì 25  luglio 2014. Una manifestazione promossa dal Consiglio islamico della provincia di Vicenza e dal coordinamento “Palestina nel cuore” per esprimere “il diritto all'esistenza e alla resistenza del popolo palestinese, contro i bombardamenti e l'invasione di Gaza da parte dell'esercito israeliano”.

Il corteo partirà dalla stazione ferroviaria per poi percorrere viale Roma, viale Milano, viale Mazzini e terminare al Mercato Nuovo.

“È una manifestazione aperta tutti quelli che sono contrari alle oppressioni dei popoli", spiegano gli organizzatori. Per quanto riguarda il coordinamento “Palestina nel cuore” aderiscono: Usb, Coordinamento stranieri, Rete Iside, Sportello migranti, Rifondazione comunista,  Pdci, Sinistra anticapitalista, Ross@, Pcl, Pdac.
Di seguito pubblichiamo l'appello diffuso in vista della manifestazione:

Noi esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo palestinese, e chiamiamo tutti ad agire, in modo che l'ondata di condanna dell'assalto criminale israeliano contro il popolo palestinese si rafforzi.

A Gaza in pochi giorni sono state distrutte migliaia di case e assassinate intere famiglie. Vengono colpite moschee, ospedali, mezzi di soccorso, giornalisti. E’ stata ordinata l’evacuazione di ospedali e di almeno centomila persone, che non sanno dove andare a ripararsi, perché non esiste un posto in cui ripararsi. Mancano elettricità ed acqua. 1.750.000 Palestinesi, che Israele ha già rese profughi con la presa della loro terra dal’ 48 ad oggi, sono rinchiusi da un assedio che dura da 8 anni.
Quante vite ancora devono essere date perché il mondo agisca e tutto ciò finisca?

Chiediamo:

• la cessazione immediata degli attacchi aerei in corso contro il popolo palestinese, di eventuali operazioni di terra e il ritiro dell'esercito di occupazione israeliano,

• la liberazione di tutti i prigionieri politici dalle carceri israeliane,

• la demolizione dell’inaccettabile muro di separazione e la rimozione di ogni forma di esclusione e / o segregazione del popolo palestinese in Cisgiordania e Striscia di Gaza,

• la rimozione dei coloni che vivono in luoghi non in conformità con i confini del 1967,

• per assicurarsi che tutti i profughi palestinesi sulla base delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite tornino in Palestina,

• la cancellazione di tutti i giochi militari e tutti gli accordi di cooperazione militare con Israele,

• uno Stato palestinese indipendente, in conformità con i confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale.
• Embargo militare su Israele e sanzioni ai paesi, in primis Stati Uniti ed Europa, che garantiscono ad Israele le forniture militari con cui commette i suoi crimini di guerra.
• Processare per crimini di guerra Israele e chiamarlo a renderne conto. 
• Intensificare il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni  contro Israele.

E’ certo che senza mobilitazioni popolari Israele continuerà con i massacri, l’occupazione militare e l’apartheid in Palestina. Per questo, riteniamo responsabili gli USA e l’Europa, compreso il Governo Italiano, che ne detiene la Presidenza, per l’impunità che continuano a garantire a questo stato canaglia. 

 


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