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Dopo Borgo Berga arriva il tunnel TAV sotto le ville venete. E l'ufficio UNESCO del MiBACT scrive a Variati e al Comune di Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 3 Gennaio 2015 alle 14:52 | 0 commenti

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«Tav, tunnel sotto le ville venete a Vicenza: il Ministero dei beni culturali mette in mora il comune di Vicenza per l'impatto dell'opera sul sito Unesco». Con questo sommario, un vero atto di accusa contro le rinnovate insensibilità delle amminsitrazioni di vario colore ma di costante tutela degli interessi immediati di pochi a svantaggio perenne della comunità, inizia una accorata nota di OUT, Osservatorio urbano/territoriale di Vicenza, che è un tavolo di discussione sui temi dell’urbanistica promosso dalle associazioni Civiltà del Verde, Italia Nostra (Sezione di Vicenza) e Legambiente Vicenza in collaborazione con comitati e singoli cittadini.

Dopo aver dato conto anche di reazioni incredule della stampa nazionale, una su tutte quella di La Repubblica, pubblichiamo integralmente il documento di OUT a cui aggiungiamo la nostra firma di condivisione, ora idealmente, in futuro supportando le battaglie che, ci auguriamo, ne nasceranno.

Per difendere la città da una doppia stazione senza senso, se non quello monetario di mega espropri in Fiera a favore dei soliti noti, la cui platea Varaiti ha democristianamente allargato, e da un tunnel devastante in un'area già compromessa come dimostrano anche gli atti risarcitori intrapresi dalla Corte dei conti per Borgo Berga nei confronti di molti dei consiglieri che ancora siedono in Sala Bernarda e a cui chiediamo un urgente segno di ripensamento anche a tutela di loro stessi, se non in difesa di quella città che per mandato elettorale dovrebbero rappresentare con coscienza non accecata da diktat dietro i quali, dopo i documenti qui in pubblicazione, non possono più nascondersi.

Il direttore

 

OUT Osservatorio urbano/territoriale di Vicenza 

L'ufficio UNESCO del MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali), scrive al Comune di Vicenza chiedendo informazioni sugli impatti che il progetto di attraversamento del territorio vicentino della ferrovia Alta Velocità / Alta Capacità può arrecare al sito UNESCO di Vicenza.

La lettera (che alleghiamo in forma integrale), firmata da direttore dell'Ufficio Unesco del MiBACT Gianni Bonazzi, arriva dopo che una missiva della prof. Francesca Leder, docente dell'Università di Ferrara e membro di OUT - osservatorio urbano territoriale Vicenza, aveva segnalato il 30 dicembre scorso all'UNESCO la forte preoccupazione destata dal progetto ferroviario promosso dal Comune di Vicenza, dalla Camera di Commercio e sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture.

Per la seconda volta in pochi mesi (agosto e dicembre) gli uffici centrali di Parigi dell'UNESCO e quelli del Ministero dei Beni Culturali sono stati interpellati e sollecitati perché si esprimessero sulla compatibilità di progetti della portata di quello relativo all'insediamento di Borgo Berga, ad un passo dalla Rotonda e dal centro storico di Vicenza (prima segnalazione), e del tracciato dell'Alta Velocità/Alta Capacità, con tutto il corredo di opere complementari (seconda segnalazione), fermamente volute da questa Amministrazione, così come affermato pubblicamente dal Sindaco di Vicenza Achille Variati e confermato dalle azioni messe in campo sinora.
Opere che considerano necessario la realizzazione di un tunnel carrabile che attraversa longitudinalmente Monte Berico, la collina che domina la città storica, per sbucare proprio sotto la Villa Valmarana ai Nani (universalmente nota per i suoi meravigliosi affreschi del Tiepolo) distruggendo così, in modo definitivo, quel brano di paesaggio culturale che comprende le ville palladiane e il loro intorno.
La cosa più deprecabile è l'assoluta indifferenza nei confronti degli impegni presi dal Comune di Vicenza attraverso la firma della convenzione internazionale per la conservazione del patrimonio culturale sottoscritta all'atto del riconoscimento (nel 1994 e nel 1996) e rinnovata anche negli ultimi mesi grazie ad una verifica dello stato di conservazione del patrimonio culturale palladiano.
I cittadini e le associazioni ambientaliste sono lasciati soli nell'impegno della tutela del bene mondiale: oggi come nei mesi scorsi tacciono le istituzioni culturali cittadine, prestigiose realtà come il CISA, il Centro Internazionale di Studi "Andrea Palladio", che ha il compito di difendere l'opera palladiana essendo questa la ragione stessa dell'esistenza del Centro.

Con questa lettera si è chiesto un intervento deciso da parte degli organi nazionali e internazionali competenti e una messa in mora del comportamento dell'Amministrazione comunale incapace di assumere appieno questa importante e delicata responsabilità di coordinare le azioni di tutela dell'intero complesso del patrimonio palladiano, bene culturale mondiale UNESCO.
La risposta è arrivata a breve giro di posta e questo per i cittadini e le associazioni riunite in OUT è un importante segnale culturale e politico con il quale l'Amministrazione comunale non può non fare i conti.
PER CONTATTARE OUT: scrivere a [email protected]

OUT Osservatorio urbano/territoriale di Vicenza è un tavolo di discussione sui temi dell'urbanistica promosso dalle associazioni Civiltà del Verde, Italia Nostra (Sezione di Vicenza) e Legambiente Vicenza in collaborazione con comitati e singoli cittadini.
Info: http://osservatoriourbanovi.wordpress.com/about
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