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Domenica ecologica, la gioia di Dalla Pozza e la stilettata dell'Aduc: "un bluff, salute dei cittadini a rischio anche per Valbruna"

Di Edoardo Andrein Lunedi 17 Marzo 2014 alle 18:00 | 1 commenti

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La domenica ecologica senza le auto di domenica 17 marzo ha regalato a Vicenza una giornata di sole e clima primaverile con diverse iniziative che hanno attratto in centro storico un afflusso consistente di persone: tariffe speciali o ingresso gratuito nei musei, “bici taxi” a campo Marzo, marcatura e manutenzioni sulle biciclette, le iniziative per i bambini a parco Querini, giardini Salvi e piazza dei Signori e, infine, i nove mila partecipanti alla StraVicenza.

Una grande festa per la città, come ricorsa soddisfatto l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza:

“Ieri è stata una giornata radiosa per la nostra città, grazie al beltempo che ha consentito lo svolgimento dei tutte le attività previste e alle circa 30 mila persone provenienti dalla città ma anche dalle zone limitrofe che hanno compreso il senso di eventi come questo che hanno come obiettivo la promozione della mobilità sostenibile. Ringrazio - continua l’assessore - i numerosi volontari che hanno consentito lo svolgimento di tutte le iniziative e i colleghi della giunta che hanno partecipato. Indispensabile è stato il supporto dello sponsor principale, Aim, che ha messo a disposizione gli autobus e i parcheggi scambiatori gratuitamente e tutti gli altri sponsor che hanno avuto spazi a disposizione durante la manifestazione. Grande interesse ha destato anche l'auto elettrica della concessionaria BMW Autogemelli per prove su strada.”

E in conclusione Dalla Pozza dà l’appuntamento alla prossima giornata senz’auto:

“Ci auguriamo ora di poter organizzare anche la prossima giornata ecologica prevista per il 21 settembre, se i bilancio ce lo permetterà”.

Tutto bene insomma? Non proprio, come ricorda Maria Grazia Lucchiari, delegata Aduc Veneto, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori:

“Il Comune di Vicenza ha chiuso al traffico delle auto una parte della città per via del grave inquinamento da polveri sottili. Negli ultimi sei giorni i cancerogeni nell’aria hanno superato i limiti sanitari raggiungendo il picco massimo sabato e domenica rispettivamente con 121 e 113 microgrammi per metro cubo d’aria. A 50 microgrammi la legge fissa il limite sanitario”.

Lucchiari punta il dito anche sulla scelta di organizzazione in città la StraVicenza e l’Ultrabericus con migliaia di partecipanti che hanno svolto attività fisica per le vie della città:

“Esattamente i due giorni in cui più di 10mila sportivi si sono dati appuntamento per due marce con percorso nel centro cittadino, c'era certamente un’aria pessima per fare attività sportiva, così dicono i medici, per il fatto che un corpo sotto sforzo deve assorbire più aria, che a Vicenza è satura di cancerogeni. Una delle conseguenze dell'inquinamento è anche lo scompenso cardiaco e il suo aggravamento. Pertanto il beneficio dello sport si trasforma in danno sanitario, un danno che ogni sindaco ha l’obbligo per legge di prevenire e tutelare”.

Quindi l’esponente veneta dell’Aduc rivolge un duro attacco alle scelte degli amministratori di programmare le domeniche ecologiche:

“Si sa che, da queste parti, sindaci e assessori all’ambiente quando l’aria è più inquinata si inventano le domeniche ecologiche e danno via libera alle marce podistiche con migliaia di persone che, convinte di stare bene, invece, vanno incontro a rischi molto gravi per la loro salute. Le domeniche ecologiche sono giornate irresistibili per chi amministra le nostre città, perché dietro un presunto ruolo educativo, ipocrita e paternalistico, si copre ciò che in realtà è l’essenza dell’educazione ovvero il rispetto della legge”.

Infine Lucchinari rivolge una precisa accusa direttamente al primo cittadino Achille Variati e all’assessore Antonio Dalla Pozza ricordando che:

“Dal 2005 il sindaco e assessore all’ambiente non hanno ancora predisposto il Piano di Azione per il risanamento dell’aria assoggettato alla valutazione ambientale strategica, un piano che deve considerare tutte le fonti di inquinamento dei Comuni dell’area attorno a Vicenza e non solo il traffico veicolare. Un obbligo preciso della Comunità europea e della legge nazionale. Tanto che i provvedimenti in materia presi dall’amministrazione se sono adottati in assenza della valutazione ambientale strategica sono annullabili per violazione di legge. Se, come afferma uno studio del Comune, la maggior parte dell’inquinamento che grava sulla città, un 55%, deriva dall’attività pesante delle acciaierie Valbruna, si comprende che la domenica ecologica per sindaco e assessore all’ambiente ha altre finalità, molto lontane dalla pianificazione strategica del risanamento dell’aria”.


Commenti

Inviato Mercoledi 19 Marzo 2014 alle 23:00

Continuo a pensare che sia demenziale organizzare "giornate ecologiche" e invitare i cittadini a compiere sforzi fisici (ai quali magari non sono allenati) proprio quando invece dovrebbero starsene al chiuso in casa, se non proprio emigrare altrove in cerca di aria più pulita. L'Aduc ha perfettamente ragione. MI chiedo come mai nessuno ha pensato di denunciare i sindaci delle città che da decenni sfornai il numero max di giorni consentito (35 a all'anno) da decenni. L'assessore Dalla Pozza si arrabbierà ancora una volta, ma ricordo che fu proprio il sindaco Variati a consigliare ai suoi cittadini di starsene chiusi in casa e di chiudere bene le porte nei giorni di massimo inquinamento.
Vincenzo Cordiano, presidente della sezione di Vicenza dei Medici per l'Ambiente- ISDE Italia
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