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Arriveranno direttamente presso i domicili pubblici e privati dell’ex sindaco Enrico Hüllweck e del primo cittadino in carica Achille Variati, oltre che davanti alle due basi statunitensi della città di Vicenza, i resti e la cenere delle croci bruciate (clicca per la fotogallery) nella serata di mercoledì 7 agosto scorso a Bocchetta Paù.

Si è trattato di una manifestazione e “opera-azione” artistica e civile di Alberto Peruffo intitolata “The Burning Cemetery”, e realizzata con la collaborazione di Pax Christi e dei No Dal Molin in segno di disprezzo verso contro la guerra e la militarizzazione del suolo vicentino.

In quei territori dell’Altopiano di Asiago che hanno visto decine di migliaia di giovani sepolti tra le montagne in seguito ai terribili combattimenti della Prima Guerra Mondiale, 104 croci bianche sono state disposte una a fianco all’altra sul prato raffigurando i cimiteri militari e poi i partecipanti alla manifestazione hanno dato fuoco ad ognuna.  

“Ognuno dei quattro soggetti a cui verranno recapitate le cataste di croci bruciate si sporcherà fisicamente le mani di cenere, secondo la loro coscienza e capacità di gestire le conseguenze delle loro azioni” spiega Alberto Peruffo ideatore dell’iniziativa.