Cgil, Cisl, Uil: la riorganizzazione dei servizi socio sanitari territoriali deve proseguire
Lunedi 30 Giugno 2014 alle 14:29 | 0 commenti
Cgil, Cisl, Uil Vicenza - Cgil Cisl Uil della Provincia di Vicenza esprimono forte preoccupazione per le notizie circolate in merito a presunte criticità sulle forme di gestione di alcune aggregazioni di Medici di Medicina Generale del territorio vicentino e alla possibilità che si verifichi un blocco delle attività delle medicine di gruppo integrate, in particolare, nell’Ulss n. 6 e 4.
Senza entrare nel merito delle contestazioni formulate dalla Direzione Provinciale del Lavoro è necessario ribadire che il processo di aggregazione non deve essere fermato perché è fondamentale per assicurare, ai cittadini,  più servizi nel territorio.
Una maggiore apertura degli ambulatori, l’integrazione con altri servizi sanitari, specialistici, sociali e domiciliari fa risparmiare tempo e risorse alla collettività .
Le contestazioni appaiono come una conseguenza di ritardi da parte della Regione Veneto e del Ministero della Salute, nel definire regole chiare, trasparenti ed uniformi per tutto il territorio regionale e nazionale.
A livello nazionale chiediamo, con forza, di rinnovare in tempi rapidi la convenzione con i medici di medicina generale secondo i dettami del decreto Balduzzi (costituzione obbligatoria delle aggregazioni dei medici di medicina generale ed integrazione con i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali).
Con procedura d’urgenza, sollecitiamo invece la Regione Veneto a definire il modello di contratto da sottoscrivere tra Ulss e i singoli medici di medicina generale.
Meno ospedale e più territorio è uno slogan affascinante che riempie molte pagine del nuovo piano socio sanitario regionale: ora è il momento di dare concretezza a queste affermazioni!
Anche perché, rimaniamo convinti, che bisogna ampliare e non cancellare le esperienze positive e consolidate negli ultimi anni come quelle realizzate a Vicenza, Sovizzo, Arcugnano, Zugliano, Arsiero e in altri Comuni.
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