Bocciato il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale
Mercoledi 29 Gennaio 2014 alle 17:00 | 0 commenti
Maria Cristina Caretta, Associazione Cacciatori Veneti CONFAVI - L’Associazione Cacciatori Veneti-Confavi e l’Associazione Enalcaccia P.T. plaudono alla decisione del Consiglio regionale del Veneto di bocciare il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, adottato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore leghista Daniele Stival in data 12 agosto 2013 con DGR n. 1518 e di prorogare la validità del vigente Piano faunistico Venatorio per almeno due anni.
Anche nel corso della grande manifestazione di Vicenza del 25 gennaio u.s., alla quale hanno partecipato oltre 2.500 cacciatori, è stata ribadita la ferma contrarietà da parte del mondo venatorio veneto alla proposta avanzata dalla Giunta regionale i cui contenuti, se approvati dal Consiglio regionale, avrebbero comportato la decimazione di quella parte coraggiosa rimanente di cacciatori che ancora continuano ad esercitare l’attività venatoria nella nostra regione nonostante le ripetute nefandezze di cui si è macchiata la Giunta regionale del Veneto negli ultimi quattro anni.
I cacciatori del Veneto sono stanchi di subire le conseguenze dell’evidente ed imbarazzante impreparazione di chi ha causato ripetute sospensione del calendario venatorio regionale, di chi li ha privati del diritto di applicare il regime di deroga ( contrariamente a quanto invece esplicitamente consentito dalle normative comunitarie, nazionali e regionali vigenti ), di chi, dopo l’approvazione di ben tre leggi e tre delibere di Giunta, non è ancora riuscito a risolvere il problema degli appostamenti ad uso venatorio, problema che mette i cacciatori in pericolo di essere denunciati per abuso edilizio ed abuso paesaggistico, reati per i quali sono previste sanzioni penali che vanno dai 30.000 ai 103.000 euro.
Ci mancava solo che venisse approvata quella indecente proposta di PFVR adottata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Stival spalleggiato dai dirigenti del CRAVN per dare il colpo di grazia ai cacciatori del Veneto.
A questo punto ci chiediamo come faranno i dirigenti venatori che compongono il CRAVN (organismo dall’acronimo impronunciabile, presieduto da quel leghista Flavio Tosi che ha voluto Stival all’assessorato regionale alla caccia), a giustificare ancora l’operato di questa Giunta regionale che, nei quattro anni dal proprio insediamento, ha combinato più danni della grandine.
Speriamo che questo anno che manca al termine della legislatura regionale passi in fretta, nella speranza che chi sostituirà questi amministratori regionali saprà trovare adeguata soluzione a tutti quei problemi tutt’ora irrisolti.
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