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Bicchiere mezzo pieno

Di Marco Polo Lunedi 23 Settembre 2013 alle 20:15 | 0 commenti

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Il giorno dopo la rabbia non è minimamente sbollita in casa giallorossa. Il rospo è troppo grosso e viscido. E soprattutto c’è una nauseante sensazione di aver un importante concorso di colpa nell’aver ceduto l’intera posta in palio al Cuneo. Gli errori sottoporta hanno condannato un ottimo Soccer Team. Ma anche la prossima squalifica di Furlan inquieta un poco lo staff tecnico in vista dello scontro casalingo contro il Forlì.

La miglior sintesi della partita in terra piemontese, terra che non porta bene alla formazione giallorossa, l’ha espressa direttamente Mario Petrone nel con il fuoco nel petto nel dopo gara: «Se continuiamo ad essere la squadra che ho visto in campo al Paschiero ma con maggior cinismo ci toglieremo delle belle soddisfazioni». Il secondo concetto fa il paio con il primo, il mister l’ha espresso per rincuorare i suoi attaccanti – più Pietribiasi che Berrettoni: «Il più grande rammarico, più dei gol sbagliati, rimane il non aver terminato la partita in 11 per l'espulsione di Furlan. Gli episodi ci hanno penalizzato».

 

Episodi contro. In effetti  non è stata una domenica fortunata quella di Cuneo. Petrone sottolinea come ad inizio ripresa il direttore di gara non abbia cacciato D’Alessandro, colpevole di un fallo da ammonizione (sarebbe stato il secondo) su Iocolano lanciato in contropiede. Le colpe dell’arbitro sono tuttavia relative perché se da una parte estrarre 11 cartellini gialli e un rosso in una partita non cattiva è sintomo di grave insicurezza, dall’altra gli erroracci ed una dannosa permalosità sono stati equamente divisi tra veneti e piemontesi.

 

Ulteriore crescita. Se c’era qualcosa che non era ancora riuscita alla formazione di Bassano del Grappa in questo campionato, questo qualcosa riguardava la capacità di fare un proficuo filtro in mezzo al campo, figlio più di una corretta occupazione degli spazi piuttosto che di una corsa che non è mai venuta meno. Beh, almeno per 60 minuti i giallorossi ha giocato e preso possesso del campo come una formazione di veterani. La posizione di Fanucchi tra le linee pareva essere il classico piede di porco capace di incunearsi tra le maglie nemiche. Ed invece gli accorgimenti di Petrone, uniti alla dedizione nel perseguirli da parte dei suoi ragazzi, si sono rivelati estremamente efficaci: «In effetti ci abbiamo lavorato parecchio – spiega Nicola Bizzotto – e siamo contenti di quanto stavamo facendo. In effetti poi l’ingresso di Corsetti ci ha un po’ spiazzati dando vivacità al loro reparto offensivo. Dispiace perché volevamo assolutamente fare punti, sul campo gli avremmo anche meritati ed invece siamo qui a leccarci le ferite».

Laconico Gian Maria Rossi: «Non è la prima volta che mi capita di perdere partite dominate sul piano delle occasioni. Se non si concretizza quanto creato queste situazioni possono diventare frequenti. Deve servirci di lezione per quello che è dipeso da noi ed è possibile migliorare».

 
In copertina Pietribiasi insegue Fanucchi. Foto di Claudia Casarotto 


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