Quotidiano | Categorie: Politica

Per le europee a nord ovest Toti "fa fuori" Scaiola, a nord est Lia Sartori "scalza" Berlato

Di Edoardo Andrein Giovedi 17 Aprile 2014 alle 21:11 | 0 commenti

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La lista dei candidati di Forza Italia alle europee di maggio è stata ufficializzata oggi giovedì 17 aprile 2014 da Silvio Berlusconi nella sede romana del partito e, dopo il "trambusto" scoppiato ieri per l’esclusione eccellente dell’eurodeputato vicentino uscente Sergio Berlato, che ha denunciato da tempo proprio il sistema degli appalti in Veneto che farebbe capo al duo Galan - Sartori e che è quindi passato a FdI AN, è arrivata la conferma, invece, della candidatura dell’altra vicentina Amalia Sartori, della Lia, nel collegio Nordest che vedrà come capolista una donna veneta, Elisabetta Gardini.

Insomma nel partito "riesumato" da Silvio Berlusconi per ricomporre i cocci del centro destra, che si scompone alla ricerca di altri leader dopo un ventennio di guida unica, e per tentare l'ennesima rimonta elettorale, questa volta però senza di lui in lista a causa della sua ben nota incandidabilità, vengono messi da parte leader con un serbatoio di voti  che per molte formazioni sarebbero irrinunciabili.

A nord ovest ad esempio Silvio Berlusconi «abbandona e pugnala alle spalle, senza il coraggio di dirlo in faccia» Claudio Scaiola, come ha dichiarato ieri a La Zanzara su Radio 24 proprio lui, uno dei fondatori della originaria Forza Italia, «assolto con formula piena da ogni accusa» in merito alla vicenda dell'appartamento fronte Colosseo acquistato con vantaggi economici a "sua insaputa",  ma con un pacco di voti tale da mettere a rischio in quel collegio se non l'elezione  almeno il primato del nuovo consigliere del vecchio leader, e perciò fatto fuori dal «giovane (55enne, ndr) e debuttante Giovanni Toti», che non conosco ma che «deve ancora imparare a fare politica». 

E a nord est è stato Sergio Berlato, chiamato addirittura pochi giorni fa a firmare l'accettazione della candidatura, a «pagare il conto» non solo per i suoi duri contrasti col mondo Galan-Sartori (per la faccenda tessere dei cacciatori da un lato e per le accuse di appaltopoli dall'altro), ma anche per la minaccia con la sua armata di "cacciatori votanti", e non certo fantomatici, alla leadership nelle urne proprio di Lia Sartori, anche lei eurodeputato di lungo corso.

Se Scaiola non sa a chi andranno i voti dei suoi tantissimi fedeli («leggerò i nomi in lista e poi deciderò», ha detto a Radio 24) e se Berlato li richiamerà in Fratelli d'Italia AN, Lia Sartori sceglie, ovviamente, la strada dell'affiancamento al presidentissimo.

“Ho visto ancora una volta un Silvio Berlusconi protagonista – racconta, infatti, l’onorevole Sartori dopo aver ascoltato le parole dell’ex premier - E sono sicura che lo sarà anche nel prossimo mese: la sua energia sarà slancio e allo stesso tempo supporto per la campagna elettorale che andremo ad affrontare”.

Un Berlusconi quindi ancora al centro della scena politica nonostante la condanna inflitta dalla giustizia italiana a svolgere un periodo di servizi sociali.

“Condivido fermamente i temi guida lanciati dal Presidente per le prossime Elezioni Europee - prosegue Sartori - Scorgo due filoni fondamentali: da un lato la chiara proposta di lavorare per un'Europa politica, partendo da una comune politica degli esteri e della difesa. Dall'altro l'esigenza di ripensare ad alcune scelte finora fatte per quanto riguarda la politica economica, non tanto agli strumenti finora determinati quanto piuttosto alla revisione delle loro modalità di applicazione”.

 


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