Berlato alle europee con FdI AN ma senza talk show: "denuncio il malaffare nonostante minacce e censura"
Mercoledi 23 Aprile 2014 alle 01:55 | 0 commenti
Dopo aver esordito con la sua rubrica informativa e di dibattito per le prossime amministrative con Antonio De Sanctis, che con "Adesso Arzignano" appoggia il candidato sindaco Pietro Magnabosco, VicenzaPiùTv, la prima tv streaming di Vicenza , attiva 24 ore su 24, voleva fare altrettanto per le europee intervistando per l'analoga rubrica l'eurodeputato Sergio Berlato che proverà a tornare in Europa con FdI AN dopo la sua estromissione dalla lista di Forza Italia.
Ne è nata, però, un'intervista lunga (che qui riportiamo in parte, riservando prima allo streaming quella completa che, poi, comunque, renderemo disponibile on demand) ma, soprattutto, intensa per la gravità dei fatti raccontati e delle accuse mosse e rinnovate al sistema di appalti, che secondo il collega Renzo Mazzaro farebbe riferimento al duo Galan-Sartori ma con coinvolgimenti e cointeressenze di tutte le aree politiche.
Nonostante l'attuazione della prima minaccia da lui subita con la sua cancellazione dalle candidature per Forza Italia dopo una telefonata di ben mezzora che Berlusconi avrebbe ricevuto da un interlocutore di alto livello e legato all'inchiesta sugli appalti illeciti denunciati dall'eurodeputato, Berlato ci ha detto, tra l'altro, «lotto da tempo contro il malaffare in Veneto; ho ricevuto minacce, tra cui quella appena concretizzatasi è solo la più piccola; ho subito una censura mediatica generale visto che il sistema di appalti che ho denuciato alla magistratura e alla Guardia di Finanza è trasversale a tutti i partiti. Ma, forte della mia coerenza e della mia fedina penale immacolata, ora vado avanti ancora più determinato nella mia lotta per la legalità . Gli amici ritrovati di FdI AN, nella cui quota sono stato rieletto per la terza volta nel Pdl 5 anni fa e da cui provengo, mi hanno tra l'altro assicurato interventi diretti nel caso in cui le indagini in corso e le accuse documentate in 460 pagine secretate in oltre un anno di lavoro e di primi arresti non producessero a breve risultati trasparenti per tutti. Sono sicuro che emergeranno le responsabilità dei corrotti e di chi era preposto a indagare e sanzionare gli illeciti ma, non facendolo, ha reso possibile con adeguate coperture il sistema che sto denuciando su sollecitazione di tanti imprenditori danneggiati. Lo sconquasso che nascerà a responsabilità accertate è oggi ancora inimmaginabile. Perchè se nel sud c'è la mafia della lupara, qui, dove i soldi in ballo sono molti di più, c'è quella in giacca e cravatta...».
Su una cosa concordiamo da tempo e in toto con Sergio Berlato e cioè, in attesa degli esiti delle indagini, sul fatto che sono molto preoccupanti i silenzi della stampa tutta e anche dei partiti di centrosinistra che in altre situazioni, anche ben meno gravi, si sono attivati con un'attenzione ben maggiore di quella che meriterebbero le accuse da lui mosse.
I perchè e le motivazioni anche di questa censura ce le ha raccontate l'eurodeputato con chiarezza così coraggiosa, lo diciamo noi che certo non possiamo essere tacciati di essere vicini alla sua area politica, che, in assenza di talk show che altri e altre hanno guadagnato per poco più di qualche gossip, gliene dedicheremo uno noi trasmettendo la sua intervista completa mercoledì in streaming su www.vicenzapiu.tv (vedi il palinsesto che definiremo in giornata e appena finito di montare senza tagli, se non tecnici,i circa 60 minuti registrati venrdì 18 aprile).
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