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Bacino antialluvione di Caldogno, il Tar rigetta sospensiva lavori

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 14:29 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’esecuzione dei lavori di realizzazione del bacino di laminazione lungo il torrente Timonchio-Bacchiglione nel Comune di Caldogno, in provincia di Vicenza, presentata in seguito all’aggiudicazione del relativo appalto.

Nel darne notizia l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte esprime la propria soddisfazione per l’esito. “La realizzazione dei lavori da parte del Consorzio Stabile Idra Building Scarl, che ha vinto la gara d’appalto, potrà così andare avanti senza più rischi di interruzione sul piano procedurale”, sottolinea l’assessore.

“Per questo intervento – aggiunge Conte - abbiamo agito quanto più celermente possibile per arrivare all’assegnazione dell’appalto, nonostante le tante pastoie di carattere burocratico. E’ infatti una delle opere più attese per la riduzione del rischio idrogeologico nell’area metropolitana di Vicenza e in provincia di Padova, pesantemente colpite dall’alluvione del 2010”.

L’importo complessivo dell’appalto è di oltre 25 milioni di euro e l’obiettivo dell’intervento è quello di ridurre le portate di massima del Timonchio, aumentando il grado di sicurezza idraulica per il territorio. Il volume massimo invasabile previsto dal progetto del bacino è di 3,8 milioni di mc.; per una superficie di 105 ettari. L’opera dovrebbe essere completata entro due anni.

“Questo intervento andrà ad aggiungersi a tutti quelli che in questi ultimi tre anni – conclude Conte – siamo riusciti a realizzare in materia di difesa idraulica, che resta  una delle priorità della Regione”.

L’anno scorso anche il Tribunale Superiore delle acque pubbliche, decidendo in merito ad un’altra richiesta di sospensiva presentata da alcuni proprietari di aree interessate dalla realizzazione del bacino di laminazione di Caldogno, l’aveva respinta ritenendo che la difesa idraulica e la tutela dell’incolumità pubblica siano un interesse prevalente rispetto a quello della proprietà privata.


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