Anche Vicenza racconta sé stessa attraverso Facebook
Sabato 6 Dicembre 2014 alle 21:00 | 0 commenti
 
				
		I social network sono terreni di scontro, ma anche d'incontro tra gli utenti. Se molto spesso le polemiche sono gratuite (c'è chi addirittura si diverte a creare profili fasulli per insultare o prendersi gioco di determinate categorie di persone), molto più spesso la gente riesce a utilizzare internet in maniera più utile e concreta, sia come elemento di aggregazione sociale che come strumento, mezzo, per raggiungere un obiettivo.
Ogni città ha la sua storia e le sue vicende da raccontare, i suoi gruppi con le persone che ne fanno parte.
Anche  Vicenza, attraverso Facebook, racconta sé stessa. Facendo una breve  ricerca, quindi, è possibile notare che, proprio come la città è  suddivisa in quartieri o in gruppi di persone che si riuniscono con un  interesse in comune, allo stesso modo è suddivisa la realtà virtuale del  vicentino.
Ci sono, ad esempio, Quelli che...hanno prestato servizio  presso L'Aeroporto Militare di Vicenza, gruppo chiuso di utenti che si  riuniscono per parlare di un'esperienza comune, rincontrare vecchi  colleghi con cui si erano persi i contatti e, perché no, criticare la  gestione del suddetto aeroporto, che a detta di chi ci ha lavorato "era  destinato a diventare Aeroporto delle Venezie ancor prima della scelta  veronese. L'immobilità politica e la presenza dei militari  dell'aeronautica (di fatto ancor'oggi si tratta di aeroporto militare ad  uso civile) hanno rallentato il progetto, finendo poi per scegliere il  Catullo di Villafranca. La costruzione a fine anni '80 di alcune ville  nel comune di Vicenza e di un intero quartiere nel confinante comune di  Caldogno, hanno limitato notevolmente la possibilità di espansione dello  scalo (...)".
C'è il gruppo dei Vicenza Runners, in cui sportivi  professionisti o amatoriali parlano e condividono notizie del loro sport  preferito, la corsa. Si scambiano informazioni utili a migliorare le  proprie prestazioni, o a tenere in forma il proprio fisico, ma si  seguono anche in "diretta" (attraverso foto e commenti di chi è lì  personalmente) eventi fuori città cui partecipano anche atleti vicentini  che fanno parte del gruppo. È il caso, ad esempio, della maratona di  Firenze che si è tenuta lo scorso 30 novembre.
C'è anche il gruppo  dell'ENPA Vicenza che grazie ai suoi 4.088 iscritti riesce, come mai era  stato possibile prima dei social network, a dare visibilità ai  moltissimi animali in difficoltà che sono accuditi all'interno del  canile comunale o tenuti in stallo presso famiglie di volontari. Se,  infatti, in precedenza la realtà dei canili e degli animali abbandonati  era quasi del tutto invisibile alla maggior parte delle persone, adesso è  quasi impossibile non ricevere nella propria bacheca la condivisione  stato di Facebook in cui si parla di un preciso cane o gatto (ma anche  conigli, maiali, cavalli, ecc ...) che ha bisogno di una adozione o di  un aiuto per poter pagare un intervento chirurgico. Ogni animale che ha  subito un sopruso, quindi, diventa una storia da raccontare e non più  solo un numero seriale, sperando che quella storia raggiunga un lieto  fine. Grazie al gruppo pubblico, l'ENPA Vicenza riesce a promuovere su  larga scala eventi di beneficenza, che siano esse cene o mercatini, con  cui racimolano i fondi per comprare cibo e medicinali.
Esistono anche  gruppi (pubblici o chiusi) dalle tematiche più "leggere", come ad  esempio il famoso Sei di Vicenza se... (ogni città che si rispetti ne  possiede uno su Facebook!), dove molti cittadini di Vicenza condividono  un ricordo della città, una foto di quartiere vecchia di molti anni,  fanno una battuta sui classici modi di dire dialettali o esternano una  critica all'amministrazione comunale. In questi giorni, ad esempio, sono  molte le foto pubblicate dell'illuminazione natalizia per il 2014,  affiancate da commenti entusiasti e da qualche battuta sulle "luci rosse" dello scorso anno.
Si potrebbe andare avanti ancora  molto, parlando dei gruppi più svariati (Giochi Di Ruolo - Vicenza,  Essere mamme a Vicenza, persino Bici rubate Vicenza, un modo per cercare  di identificare e riappropriarsi del maltolto condividendo foto e  descrizioni), ma ciò potrebbe risultare tedioso e per questo si  delegherà il lettore ad attivarsi lui stesso, mettendo in moto la sua  curiosità e cercando personalmente il gruppo che più gli si addice o  gl'interessa.
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