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Agroalimentare veneto in Cina: imprenditori a lezione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Marzo 2014 alle 16:05 | 0 commenti

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Regione Veneto - Ha preso il via questa mattina, nella sede regionale di via Torino a Mestre (Ve), il corso di formazione per imprenditori delle aziende agroalimentari venete che desiderano esportare nel mercato cinese i propri prodotti. Si tratta dell’attuazione del programma di “preparazione alla Cina”, messo a punto dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Italia – Cina e con l’Università di Ca’ Foscari, per indirizzare sul promettente Paese orientale una quota di export agroalimentare più significativa di quella attuale.

“L’export agroalimentare veneto vale, dati 2012, circa 4 miliardi 821 milioni di euro – ha ricordato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – dei quali al momento solo una parte infinitesima, poco più di 25 milioni e mezzo, finisce in Cina, che invece sta diventando uno dei più grandi mercati di consumo del mondo”.

A questi primi corsi, due giornate di “full immersion”, partecipa una quindicina di realtà, selezionate in base agli obiettivi del progetto. Vengono approfondite più tematiche: dagli aspetti socio culturali ai rapporti interpersonali in Cina, dalla concezione dell’uomo, alla cultura del cibo, dalla vita urbana oggi, al brand naming, dagli aspetti tecnico-giuridici ed economico-aziendali (anzitutto il quadro normativo cinese), alle nuove forme di internazionalizzazione del mercato, dalle strategie di marketing alla promozione.

“Oggi sono presenti solo alcune delle aziende che verranno coinvolte in un maxi processo di apprendimento e strutturazione del sistema agroalimentare veneto – ha fatto presente Manzato – il cui programma è infatti strutturato in 4 aree d interesse: collaborazione scientifica, formazione e risorse umane, area commerciale e promozionale del territorio, alle quali aderiranno imprese e realtà imprenditoriali differenti. L’obiettivo di breve periodo – conclude l’assessore – è di creare un nocciolo duro di export, al quale possono aggregarsi altre realtà economiche del Veneto, in modo da avere qualità e volumi tali da ottenere un significativo riconoscimento economico, di immagine e di reddito per le nostre imprese”.


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