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A31 Valdastico Nord, giornalisti e politici vicentini

Di Citizen Writers Venerdi 2 Maggio 2014 alle 11:43 | 0 commenti

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Riceviamo da Irma Lovato e pubblichiamo - Appare sempre più evidente che a Il Giornale di Vicenza e alle sue giornaliste/i sta particolarmente a cuore la realizzazione dell' Autostrada A31 Valdastico Nord. Si suggerisce loro di leggersi il libro della grande giornalista Tina Merlin (foto) "Sulla pelle viva", che tratta con accuratezza e precisione ciò che è stato il 'prima' della catastrofe del Vajont.

Perchè tutte le storia hanno un "prima" che le precede. Per chi ha osato avvicinarsi a questa vicenda, le similitudini sono così tante da non lasciare spazio a dubbi: se questo tratto autostradale si realizzerà, in futuro qualcuno avrà talmente tanto materiale da poter scrivere un libro alquanto interessante su questa vicenda.

Si sa già, comunque, che la classe politica, come del resto anche 50 anni fa, non ne uscirà con la giacca pulita. Ne tantomeno le giornaliste/i di molte testate: in passato il Gazzettino aveva dovuto ammettere le proprie responsabilità di scarsa informazione e ne aveva chiesto scusa. Sarà interessante sapere cosa diranno a loro discolpa.

La storia dell' A31 cresce e nasce, almeno negli ultimi anni, in seno al partito della Lega, quelli tanto per essere chiari del "paroni in casa nostra"! Strano che proprio loro siano improvvisamente diventati sordi verso quella voglia di sapere e verso le dimostranze dei loro concittadini che, da Piovene Rocchette fino Lastebasse hanno cercato di farsi ascoltare. Eppure non si può dire che non fossero loro elettori e non si può non confermare il cambio di tendenza emerso nelle ultime elezioni.

Eppoi che dire dei molti progetti presenti nei Comuni ma ognuno diverso dall' altro? E del cambio di tracciato fatto qualche giorno prima della scadenza utile per presentare le osservazioni? E del commissario della Provincia Schneck allora anche presidente della Società Autostrade (i conflitti di interesse in casa propria non si notano mai), che alla presentazione del progetto ad Arsiero,nel maggio 2012 non ha dato la parola ai cittadini presenti: però il giorno dopo il GdV sostiene che c'è stato un dibattito?

Sicuramente un errore di stampa. 

E della Frana Marogna: che in passato appariva come molto pericolosa e che successivamente è addirittura 'scomparsa dalle mappe dei progetti?

Che dire delle relazioni del Prof. Zampieri dell' Università di Padova e delle sue accurate relazioni? Chissà in quali cassetti sono andate a finire: di certo non fanno parte della documentazione di chi intende costruire A31.

E' vero che in Valdastico non si costruisce una diga, però si va a scavare e a costruire in un sito fragile e la Valle è molto stretta.
Ma forse a loro non interessa costruirla ma solo ottenere il rinnovo della concessione, così intanto incassano i soldi, di tutti noi...eppoi si vedrà. Saltando a piè pari le Norme Europee che prevedono per le autostrade non più un rinnovo automatico ma una gara d' appalto.

Ma hanno anche detto che era l' Europa che voleva (sempre il GdV e sempre a lettere cubitali) questa A31: bugia presto smascherata grazie ad una interrogazione fatta al Parlamento Europeo.
E la legge obiettivo? Quella che calpesta la volontà e la dignità dei propri cittadini...Viene da chiedersi "Ma quali cittadini?". Sicuramente quelli di Trento, perchè dei cittadini contrari appartenenti al territorio Veneto quasi nessuno li cita, come non esistessero. Invece è giusto ricordare la colletta fatta da molte persone: han raccolto 9000 euro per pagarsi un' avvocato e per presentare un' esposto alla Corte dei Conti.

E che dire della violenza psicologica fatta dalla stampa? Molto ci sarebbe da dire: veramente molto! Opera inutile l'A31, immagine di una politica cieca e arrogante che lancia ultimatum come fossero caramelle e intanto nascondono il loro essere indagati: vedi Lupi.

La sottrazione di suolo coltivabile, la cementificazione a suon di fantastiche inaugurazioni: sempre ben pubblicizzate: come le alluvioni del resto! Peccato che Schneck e Zaia non riescano a comprendere come questi due fatti siano tra loro interdipendenti e intersecati.

Anche la politica del territorio ha molto lasciato a desiderare: sembravano aver paura di agire. Va dato merito al M5S di Thiene che hanno presentato al Consiglio Comunale le loro perplessità e i forti dubbi: ma il sindaco Casarotto ha chiesto all' oste (Schneck) se il vino che vendeva era buono...e questo gli ha fatto sentire la coscienza apposto.

Manco il PD si è dimostrato attento a questa brutta e triste vicenda: a volte il non voler guardare indica il non voler sapere. Ed è vergognoso che, nella ricorrenza della tragedia del Vajont, abbiano appeso nella loro sede di partito in zona dei Carmini di Vicenza la foto di Tina Merlin con scritto "La nostra Tina lo aveva detto". Si, è vero lei lo aveva detto però aveva avuto il coraggio e la volontà di scavare dentro la storia di quel presente; non si era fermata neanche quando ha subito un processo... Lei desiderava capire, sapere eppoi scrivere per far conoscere. Lei era tra la gente e dentro la storia. I vari rappresentanto del PD a riguardo dell' A31, sono stati lontani dalla gente e fuori dalla storia.

E la storia dell' A31 Valdastico Nord verrà scritta. E non ci saranno sconti per nessuno.


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