Utente: annapaolaclara

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Ultimi commenti di annapaolaclara

Inviato Martedi 24 Dicembre 2013 alle 08:51

da una parte la sentenza del Tar che sembra dar ragione ai sindaci che piangono miseria e che decidono per questo di togliere servizi essenziali ai cittadini (e la frequenza del centro educativo occupazionale diurno è dalla legge riconosciuto come L.E.A. livello essenziale di assistenza..). dall'altra la lettera aperta che il sindaco del mio comune, Bressanvido, poco più di 3000 persone invia alla cittadinanza esultando perché, in questo difficile periodo di ristrettezze economiche, il comune d Bressanvido ha ottenuto a fondo perduto e in un'unica soluzione dalla Regione Veneto la cifra di 525.000 euro che uniti all'impegno di Latterie Vicentine di realizzare per lo stesso obiettivo lavori per un ammontare di altri 460.000 euro permetterà di partire "con la riqualificazione dell'area municipale che da troppi anni attende un intervento di rinnovamento."
giusto così! la piazza deve essere riqualificata! la persona disabile evidentemente no, rappresentando per la società solo un costo, e sempre maggiore, se non altro perchè vive sempre più a lungo ed un costo sempre a fondo perduto che non sa manco offrire un buon ritorno di immagine!
chissà, magari si potrebbe anche concordare su questa posizione...bisognerebbe solo che si avesse il coraggio di dire chiaramente alle persone disabili e alle loro famiglie come la si pensa davvero, senza riempirsi la bocca di parole quali integrazione-inclusione-rispetto della dignità-progetto personalizzato-valorizzazione della persona- promozione delle sue potenzialità e tutto il conseguente ricco repertorio di parole che, svuotate ogni giorno di più di significato, risuonano per i cittadini disabili e le loro famiglie , solo una presa in giro.
Anna Putti,
madre e curatrice di Federico Putti

Inviato Sabato 24 Agosto 2013 alle 09:30

ciò che fa più male è davvero il silenzio generale, soprattutto dell'attuale centinaio di famiglie direttamente interessate al provvedimento oltre che di quelle che prima a o poi lo saranno: così invece di un coro assordante si sente solo "una voce che grida nel deserto"
sarà che forse non c'è ancora molta dimestichezza con i giornali on line? magari tali famiglie staranno inondando di proteste la redazione de Il Giornale di Vicenza!
speriamo allora che Il giornale di Vicenza riservi loro un trattamento diverso da quello riservato alla mia di protesa inoltrata il 29 luglio, rispedita il 19 agosto e mai pubblicata... e che magari si decida a dare un po' di spazio alla vicenda.
anna putti
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:39

Ringraziamo della solidarietà espressaci dal dott.Vanni Poli e dal vostro giornale che ci ha ospitati.
rimaniamo decisamente perplessi, per non dire arrabbiati per il perdurante e colpevole silenzio dei sindaci dell'ulss 6 (sulla cui conoscenza del resto del mondo della disabilità e dei suoi problemi e sulla conseguente competenza ad affrontarli, siamo fortemente dubbiosi),oltre che per il silenzio delle persone e delle famiglie direttamente interessate.
nell'augurarci che tale silenzio non sia frutto di paure/timori per eventuali ricatti, ci permettiamo di ricordare a tutti, diretti interessati, cittadini responsabili, organi di informazione, responsabili della "cosa pubblica" che la colpa di tante ingiustizie non è solo di chi le compie ma anche di chi omette di tentare di contrastarle se non altro con la denuncia, permettendo, così facendo, che si compiano nel silenzio generale.
Il "me ne lavo le mani" di Pilato o il più recente "me ne frego" dovrebbero insegnare qualcosa!
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:36

Ringraziamo della solidarietà espressaci dal dott.Vanni Poli e dal vostro giornale che ci ha ospitati.
rimaniamo decisamente perplessi, per non dire arrabbiati per il perdurante e colpevole silenzio dei sindaci dell'ulss 6 (sulla cui conoscenza del resto del mondo della disabilità e dei suoi problemi e sulla conseguente competenza ad affrontarli, siamo fortemente dubbiosi),oltre che per il silenzio delle persone e delle famiglie direttamente interessate.
nell'augurarci che tale silenzio non sia frutto di paure/timori per eventuali ricatti, ci permettiamo di ricordare a tutti, diretti interessati, cittadini responsabili, organi di informazione, responsabili della "cosa pubblica" che la colpa di tante ingiustizie non è solo di chi le compie ma anche di chi omette di tentare di contrastarle se non altro con la denuncia, permettendo, così facendo, che si compiano nel silenzio generale.
Il "me ne lavo le mani" di Pilato o il più recente "me ne frego" dovrebbero insegnare qualcosa!
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:35

Ringraziamo della solidarietà espressaci dal dott.Vanni Poli e dal vostro giornale che ci ha ospitati.
rimaniamo decisamente perplessi, per non dire arrabbiati per il perdurante e colpevole silenzio dei sindaci dell'ulss 6 (sulla cui conoscenza del resto del mondo della disabilità e dei suoi problemi e sulla conseguente competenza ad affrontarli, siamo fortemente dubbiosi),oltre che per il silenzio delle persone e delle famiglie direttamente interessate.
nell'augurarci che tale silenzio non sia frutto di paure/timori per eventuali ricatti, ci permettiamo di ricordare a tutti, diretti interessati, cittadini responsabili, organi di informazione, responsabili della "cosa pubblica" che la colpa di tante ingiustizie non è solo di chi le compie ma anche di chi omette di tentare di contrastarle se non altro con la denuncia, permettendo, così facendo, che si compiano nel silenzio generale.
Il "me ne lavo le mani" di Pilato o il più recente "me ne frego" dovrebbero insegnare qualcosa!
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:27

Ringraziamo della solidarietà espressaci dal dott.Vanni Poli e dal vostro giornale che ci ha ospitati.
rimaniamo decisamente perplessi, per non dire arrabbiati per il perdurante e colpevole silenzio dei sindaci dell'ulss 6 (sulla cui conoscenza del resto del mondo della disabilità e dei suoi problemi e sulla conseguente competenza ad affrontarli, siamo fortemente dubbiosi),oltre che per il silenzio delle persone e delle famiglie direttamente interessate.
nell'augurarci che tale silenzio non sia frutto di paure/timori per eventuali ricatti, ci permettiamo di ricordare a tutti, diretti interessati, cittadini responsabili, organi di informazione, responsabili della "cosa pubblica" che la colpa di tante ingiustizie non è solo di chi le compie ma anche di chi omette di tentare di contrastarle se non altro con la denuncia, permettendo, così facendo, che si compiano nel silenzio generale.
Il "me ne lavo le mani" di Pilato o il più recente "me ne frego" dovrebbero insegnare qualcosa!


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