Utente: Mao
Ultimi commenti di Mao
Inviato Lunedi 4 Agosto 2014 alle 07:42
Caro Langella hai perso,un'occasione: invece di dichiararti "basito" avresti fatto meglio ad avere la decenza di dirti pentito !
In: Basta Europa
Inviato Mercoledi 23 Luglio 2014 alle 08:21
Ecco, bravo, non dire altro.
Anzi, sarebbe meglio non dicessi niente del tutto.
Anzi, sarebbe meglio non dicessi niente del tutto.
Inviato Sabato 24 Agosto 2013 alle 23:39
Ma certo, lo comprendo e sono d'accordo...ed è anche il senso della mia.
Inviato Sabato 24 Agosto 2013 alle 16:14
Sono desolato, caro direttore, di non poter condividere il tuo articolo?o, per la,precisione, il suo titolo: non è vero che l?Italia non è cambiata !
Ricordo che, all?epoca dello scritto del Pasolini, gli autori delle pubbliche malefatte - se venivano sorpresi con le mani nel sacco - se ne vergognavano (o, quantomeno, fingevano di farlo) e, di norma, i loro amici politici li esautoravano, quando potevano, o quantomeno li invitavano a mettersi in disparte; per non parlare poi della opinione pubblica che era allora compatta nell?indignarsi e giubilarli.
Oggi le cose sono diverse: c?è ancora chi si dimette e vi sono ancora fazioni politiche che, quando non li estromettono, quantomeno ?oscurano? i loro ?disonesti pizzicati?.
Ma quanto piede ha preso l?arrogante abitudine di difendere sino allo stremo certi comportamenti disonesti e/o immorali, così come un cosiddetto ?garantismo? che non solo li accetta ma anche pare preferirli nell?assicurare loro importanti pubblici incarichi.
E quanta parte di opinione pubblica si è fatta da costoro abbindolare nel voler considerare dei perseguitati, se non addirittura degli eroi, quei disonesti che incappano in problemi con la giustizia: proprio come denunciava il Pasolini/Cassandra parlando di "?responsabilità della degradazione antropologica degli Italiani? "
Sì, l'Italia è cambiata: in peggio
Ricordo che, all?epoca dello scritto del Pasolini, gli autori delle pubbliche malefatte - se venivano sorpresi con le mani nel sacco - se ne vergognavano (o, quantomeno, fingevano di farlo) e, di norma, i loro amici politici li esautoravano, quando potevano, o quantomeno li invitavano a mettersi in disparte; per non parlare poi della opinione pubblica che era allora compatta nell?indignarsi e giubilarli.
Oggi le cose sono diverse: c?è ancora chi si dimette e vi sono ancora fazioni politiche che, quando non li estromettono, quantomeno ?oscurano? i loro ?disonesti pizzicati?.
Ma quanto piede ha preso l?arrogante abitudine di difendere sino allo stremo certi comportamenti disonesti e/o immorali, così come un cosiddetto ?garantismo? che non solo li accetta ma anche pare preferirli nell?assicurare loro importanti pubblici incarichi.
E quanta parte di opinione pubblica si è fatta da costoro abbindolare nel voler considerare dei perseguitati, se non addirittura degli eroi, quei disonesti che incappano in problemi con la giustizia: proprio come denunciava il Pasolini/Cassandra parlando di "?responsabilità della degradazione antropologica degli Italiani? "
Sì, l'Italia è cambiata: in peggio
Mi spiace, Coviello: ironia di bassa lega ed uno scivolone in cattivo giornalismo!