Durante il ricordo di oggi della vita e dell'azione del valdagnese Quirino Traforti, morto il 13 luglio 2014 e nato il 20 dicembre del 1928, Giovanni Caneva, curatore col "compagno" Giorgio Langella di "Quirino Traforti. Il partigiano dei lavoratori", il quinto volume della collana Vicenza Papers di VicenzaPiù, ha ricordato un episodio (Quirino, partigiano vero, a guerra finita si rifiutò, per iniziare a ricostruire la pace e il Paese, di fucilare fascisti veri lasciando il compito a finti antifascisti di comodo) che dovrebbe essere di lezione non solo a chi, come Claudio Cicero, gioca con stupidi gesti che hanno causato morti e tragedie al nostro Paese e al mondo (come la mano alzata sia pure non con... "angolazione fascista", si vede ma non basta per nulla a giustificarlo), ma soprattutto agli antifascisti di maniera e a giorni alterni.
Fondazione Roi. Interrogazione dei consiglieri comunali Giovanni Rolando, primo firmatario e componente IV Commissione Cultura, Colombara Raffaele capogruppo lista "Quartieri al Centro" e presidente commissione di garanzia e controllo, il capogruppo PD Otello Dalla Rosa, la vicepresidente del consiglio Cristina Balbi Pd, il capogruppo lista "Coalizione civica", Alessandra Marobin Pd e Alessandro Marchetti Pd.Continua a leggere
Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.
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"Vicenza è una città piena di risorse culturali. Risorse strutturali: dalle opere del Palladio ai suoi giardini, passando per musei, chiese, aule studio. E risorse fisiche: i tanti insegnanti in pensione che, dopo una vita passata nelle aule a far crescere le giovani generazioni, possono continuare a dare il loro contributo per far crescere la nostra città . La nostra proposta è di mettere assieme queste risorse per un ulteriore salto di qualità dell'offerta culturale a Vicenza". Con queste parole il candidato sindaco Otello Dalla Rosa presenta con la nota che pubblichiamo la sua idea di dare vita alla figura del volontario culturale.
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"Le proposte di Francesco Rucco sulla cultura? Sembra che in questi anni gli esponenti del centrodestra siano vissuti su Marte.". Sandro Pupillo, già capogruppo della lista Variati Sindaco e capolista della lista civica "Da adesso in poi", commenta così nella nota che pubblichiamo le idee illustrate dal candidato sindaco di centrodestra. "Su 3 temi chiave Rucco sostanzialmente rilancia in modo confuso tre idee della nostra coalizione. Dice che Vicenza deve investire sui festival ma è ciò che in questi anni si è già fatto, (da "Illustri" al "Biblico", solo per fare due esempi), dando sostegno a progetti nati dal mondo cittadino della cultura.
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Finalmente un gruppo politico, Da adesso in poi - Civici per Vicenza, aderente da sempre, nonostante qualche problemino di assessorato per un suo esponente, alla linea di Achille Variati, e del suo successore in pectore Otello Dalla Rosa ha chiaramente dichiarato la propria continuità con l'amministrazione del sindaco attuale e anzi lo loda e ne intende, aumentandola, allargare la prospettiva soprattutto in ambito culturale, dice. In questa direzione ecco il suggerimento/proposta al candidato delle sinistre.
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"Per un passato unico e visionario, incarnato in un patrimonio storico artistico eccezionale, patrimonio Unesco; per l'importante opera di sviluppo di un'economia della cultura, in corso in questi anni; per quella vocazione all'innovazione e alla internazionalizzazione che caratterizza da sempre il panorama delle imprese". Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa ha sintetizzato così le motivazioni che sono alla base della sua proposta di candidare Vicenza come Capitale italiana della cultura 2022.
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