Archivio per tag: GDV
Categorie: Fatti, Economia&Aziende
I vicentini "attaccano" il GdV per i numeri sul corteo Free vax ma non per le fake news sulla fu BPVi: contenti loro...
Domenica 23 Luglio 2017 alle 12:49Un altro record a Vicenza: la trasparenza su chi compra spazi pubblicitari sui media locali con loghi comunali...
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 18:18
Anche i più ingenui oggi percepiscono il rapporto tra finanziamenti pubblicitari, pubblici o privati che siano, ai media e il loro atteggiamento verso le notizie che, più o meno scomode, riguardano i committenti privati o verso le "sponsorizzazioni", comode ai politici amici dei committenti o a loro volta acquirebti di spazi pubblicitari utilizzando le casse pubblche. Un rapporto sempre più ambiguo, in linguaggio politically correct, o incestuoso, alla Travaglini, il mix tra Jacopo Bulgarini d'Elci e Marco Travaglio a cui, l'abbiamo scoperto oggi sul GdV, punterebbe, presuntuosamente?, il braccio destro di Achille Variati che, anche lui, alle paroline dolci di Jacopo, dai "co...oni" writer ai "c...zo" dei commenti a Moretti che fa l'indiana fino all'epiteto "criminali" attribuito a chi denuncia Borgo Berga e al "rutto liberatorio" con cui ha d'Elci salutato l'elezione di Trump, aggiunge ora le frasi amorevoli verso i centro africani abituati a fare la pipì sugli alberi dopo aver esordito in passato con un più timido quaquaraqua inflitto a chi cambiava idea non rispettando gli accordi sotto banco, e non certo trasparenti, fatti con lui.
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"Visioni" diverse di Vicenza e del Vicentino: il quotidiano confindustriale vende pubblicità per una aspirante miss, il CorVeneto parla di migliaia di famiglie impoverite dalla BPVi
Domenica 29 Maggio 2016 alle 12:11
Chi non lo fa per mestiere, ad esempio i giornalisti stessi e i "produttori" di rassegne stampa, e legge, se lo legge, ogni giorno il "suo quotidiano" preferito per informarsi su feste, sagre, furti, tipicamente, di immigrati e profughi o di morti ammazzati e, over the top, di defunti con tanto di necrologi, non si rende conto di una contrasto evidente sulla carta stampata locale. Da una parte c'è l'attenzione che, ad esempio, dedica alle vicende e alle conseguenze dello scandalo della Banca Popolare di Vicenza il Corriere del Veneto, che, pure, per il 49% appartiene a un gruppo di imprenditori veneti tra cui Gianni Zonin. Dall'altra incombe sulla città e in provincia la coltre di silenzio e di omissioni che il quotidiano locale che fa capo a Confindustria Vicenza, la cui guida dall'indagato, per fatti di banca, Giuseppe Zigliotto è passata nelle mani del suo fido Luciano Vescovi, ha steso sul caso BPVi, che ha ridotto in povertà , prima, i suoi 118.000 e passa azionisti di cui circa il 40% di queste parti e, poi, in una prospettiva già in atto, tutto il territorio.
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Stampa Triveneta a Expo. Che "non è saltato, non è a Rho e non è una fiera"
Martedi 25 Agosto 2015 alle 16:14
Oggi visita all'Expo 2015 riservata alla stampa del Triveneto (ci siamo noi col GdV, Il Gazzettino, L'Arena di Verona, La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Padova e Telenuovo) per gustare (e non potrebbe essere diversamente visto il tema dell'Esposizione universale) alcuni spunti emozionali e sensoriali di un evento che, dopo aver "squalificato" l'Italia nel mondo per i purtroppo soliti scandali, in cui la vicentina Maltauro l'ha fatta da padrona, l'ha poi rilanciata nell'immaginario collettivo di milioni di visitatori che stanno apprezzando la specialità degli italiani: recuperare in zona Cesarini e vincere nei recuperi.Â
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A31 Valdastico Nord, giornalisti e politici vicentini
Venerdi 2 Maggio 2014 alle 11:43
Riceviamo da Irma Lovato e pubblichiamo - Appare sempre più evidente che a Il Giornale di Vicenza e alle sue giornaliste/i sta particolarmente a cuore la realizzazione dell' Autostrada A31 Valdastico Nord. Si suggerisce loro di leggersi il libro della grande giornalista Tina Merlin (foto) "Sulla pelle viva", che tratta con accuratezza e precisione ciò che è stato il 'prima' della catastrofe del Vajont.
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Zigliotto: campi al posto del Cis. E Rizzotto: ma dove eravate?
Mercoledi 12 Giugno 2013 alle 14:50
«Il Cis di Montebello è rimasto fermo per vent'anni ed è stato abbandonato a sé stesso... oggi si pensa anche alla possibilità di trasformarla in area commerciale. Credo che a questo punto si debba avere anche il coraggio di decidere di riportare quel territorio al suo uso originario, cioè a essere un terreno ad uso agricolo. Su questo la parte politica deve fare la sua parte».
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