Zaia ringrazia e saluta Amos Luzzatto, prezioso testimone di cultura antirazzista
Lunedi 11 Marzo 2013 alle 12:01 | 0 commenti

Regione Veneto - "Alla vigilia dell'elezione del suo successore, voglio ringraziare di cuore il presidente uscente della Comunità ebraica di Venezia, Prof. Amos Luzzatto, per lo straordinario servizio reso in questi anni e per il grandissimo contributo intellettuale, morale ed umano che ha saputo dare alla crescita non solo delle nostre comunità veneziana e veneta, ma di tutto il Paese".
Lo sottolinea il presidente della Regione Luca Zaia alla vigilia dell'elezione del nuovo presidente della Comunità ebraica di Venezia. Il nuovo Consiglio della Comunità è stato eletto la scorsa settimana e deve ora scegliere il successore del Prof. Luzzatto, non più ricandidatosi per limiti di età . Luzzatto (85 anni) è stato per otto anni presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (1998-2006) e presidente della Comunità di Venezia dal 2010. Medico, intellettuale e apprezzato ebraista, Luzzatto ha sempre sostenuto il dialogo e si è sempre opposto sul piano culturale ai rigurgiti di ideologie razziste. "Colgo l'occasione - prosegue Zaia - per ricordare alcuni degli insegnamenti di Luzzatto. Il primo è che sul razzismo - purtroppo - non si può mai abbassare la guardia. Basta vedere la diffusione dei siti antisemiti su internet per rendersi conto della gravità di un problema ch va combattuto con il dialogo, la conoscenza reciproca e la difesa delle minoranze". "Direttamente connessa - secondo Zaia - è l'intuizione avuta da Luzzatto, quando ancora l'integrazione europea non era così avanzata come oggi, che, in Europa, siamo tutti minoranza. A maggior ragione nel mondo globalizzato rispettare le minoranze è indispensabile per poter chiedere "agli altri" il rispetto delle nostre tradizioni e della nostra identità ". "Fondamentale - conclude Zaia - è infine anche la sua sottolineatura dell'importanza, per tutti, della nascita dello Stato di Israele. Il Prof. Luzzatto si colloca quindi di diritto tra quanti hanno fatto grande la storia dell'ebraismo nel Veneto e nel mondo. Rilevare la sua eredità non sarà facile e mi auguro che il suo successore sappia seguirne l'esempio di apertura al dialogo e valorizzazione del contributo che l'ebraismo veneziano ha saputo dare nel tempo all'identità della città e di tutto il Veneto".
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