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Zaia: ricorso costituzionale contro i meccanismi di copertura del bonus da 80 euro

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Agosto 2014 alle 18:04 | 0 commenti

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Regione Veneto - Domani mattina – attraverso l’Avvocatura - la Regione Veneto depositerà alla Corte Costituzionale (come da delibera adottata il 28 luglio u.s.) il ricorso costituzionale attraverso il quale si intendono impugnare alcune disposizioni normative contenute nel decreto legge 66/2014, convertito con la legge 89/2014, il cosiddetto provvedimento con cui il Governo ha disposto il bonus mensile da 80 euro a favore di alcune categorie di contribuenti.

In particolare, il ricorso contesta l’impostazione che sta alla base di tutta una serie di previsioni normative in materia di riduzioni di spesa. Infatti, anziché distinguere le regioni virtuose da quelle con problematiche economico-finanziarie, il provvedimento comprime indebitamente l’autonomia di spesa regionale in tutta una serie di ambiti (acquisti di beni e servizi, incarichi e collaborazioni, canoni di locazione , ecc) utilizzando il concetto della spesa storica anziché ricorrere a parametri standard di spesa. Ciò penalizza ulteriormente gli enti – come il Veneto – che nel frattempo hanno razionalizzato fortemente la spesa con azioni contenitive e riduzione dei costi a partire dal 2010.

Di conseguenza, la Giunta, nel rispetto della normativa esistente e delle nuove ulteriori disposizioni introdotte dal cosiddetto decreto legge sulla pubblica amministrazione 90/2014, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nella legge di conversione, ha adottato oggi un provvedimento di aggiornamento delle direttive di contenimento della spesa già emanate a suo tempo.

“Nessuno contesta la libertà del Governo di prevedere sgravi o bonus a favore di chiunque – afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – ma sia chiaro che  deve trovare autonomamente le coperture senza gravare ulteriormente sulle Regioni virtuose, semmai facendo pagare di più i territori che hanno sprecato risorse pubbliche. Altrimenti significa dare i soldi ai cittadini con una mano e toglierglieli con l’altra. Sperando che non vengono a toccarci la sanità, la migliore d’Italia, con i conti in attivo. Perché allora ci arrabbiamo sul serio”.

Zaia infine dichiara: "Alla luce di qualche malevola e maldestra interpretazione e commento, come peraltro già ribadito, chiarisco quanto segue: la Regione del Veneto non presenterà un ricorso contro l’idea del bonus di 80 euro, sulla quale non accampiamo alcuna forma di competenza avendo il massimo rispetto dei cittadini cui il bonus stesso viene erogato, bensì ricorreremo contro le modalità di finanziamento che indicano come una delle fonti di copertura tagli i bilanci delle Regioni.

E’ chiaro a tutti che questa modalità significa dare soldi ai cittadini con una mano e con l’altra riprenderseli sotto forma di minori servizi, o peggio ancora, di ulteriori costi a carico dei cittadini stessi e delle famiglie. Tanto dovevo perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

 

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