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Vicenza Pride, Vittorelli e Sel: Vicenza da oggi non è più la stessa

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 16 Giugno 2013 alle 00:33 | 1 commenti

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Davide Vittorelli, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia Libertà  -  Il Vicenza-Pride non è stato, come qualcuno ha sostenuto in queste settimane, un corteo colorato ed a tratti provocatorio, una parata chiassosa di esibizionisti, una processione a tutto volume "contro" qualcuno (famiglia tradizionale, matrimonio cattolico/civile e quant'altro).

È stato, viceversa, una manifestazione fortemente "a favore".
A favore dell'uguaglianza tra tutti i cittadini, a favore delle famiglie tutte, a favore della libertà di ognuno di amare, di realizzarsi affettivamente come singoli e come coppie, a favore della libertà di essere sé stessi e di veder riconosciuto il proprio amore dallo Stato.
Noi di Sinistra Ecologia Libertà c'eravamo ed abbiamo visto migliaia di persone, giovani e meno giovani, etero e non, riempire le strade affinché il nostro Paese non permetta più che esistano cittadini e famiglie di serie A ed altri di serie B.
Oggi la piazza gridava uguaglianza e chiedeva diritti, pieni, completi, universali.
Il successo di oggi, è bene chiarirlo, non è improvvisato o casuale.
Gli organizzatori ed i volontari che hanno progettato ed attuato tutto questo si sono impegnati per mesi, lavorando duramente, organizzando eventi, serate, presentazioni di libri, convegni, spettacoli, mostre, seminari più o meno partecipati.
In una città sonnacchiosa come Vicenza, hanno dovuto tessere relazioni con privati ed aziende, confrontarsi con l'Amministrazione e con le forze politiche, hanno dovuto raccogliere fondi e trovare sponsor.
I promotori, partendo dal nulla, hanno sfidato la storica "moderazione" della cittadina berica, la paciosità della routine vicentina e la naturale diffidenza verso ciò che si ignora, ma alla fine hanno ottenuto un enorme successo.
Sinistra Ecologia Libertà ringrazia gli organizzatori ed i volontari per oggi, ma soprattutto per i precedenti mesi di impegno e sacrificio, per non essersi arresi anche quando si sentivano soli, per non aver desistito dal combattere una battaglia giusta di civiltà e libertà.
Le migliaia di persone che oggi hanno manifestato testimoniano che il cambiamento è a portata di mano e le reazioni positive dei residenti dimostrano che la semina formativa e culturale degli ultimi mesi ha prodotto buoni frutti.
E non dobbiamo preoccuparci se qualche piccola contestazione c'è stata.
Il dissenso è il sale della democrazia.
Ci teniamo però a specificare che quello che i vari Parolin e Pittarello non capiscono, o non sono in grado di comprendere, è che nessuno oggi voleva limitare o diminuire i diritti delle famiglie tradizionali.
Anzi, nelle vie di Vicenza (mai così colorate e vive), si chiedeva di rafforzare quelle stesse tutele e garanzie, ed estenderle anche alle famiglie "non tradizionali" che oggi non possono usufruirne perché non riconosciute legalmente.
Ora che i riflettori si spengono ed a campo Marzio si smantellano palco e gazebo, di una cosa siamo sicuri: Vicenza da oggi non è più la stessa.


Commenti

Georgofilo
Inviato Domenica 16 Giugno 2013 alle 22:52

A me sembra esattamente uguale. Forse l'estensore non l'aveva osservata bene prima...
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